Vaccino Reithera, al Moscati iniziata la sperimentazione sull’uomo

PRIME SOMMINISTRAZIONI AD AVELLINO PER I 50 VOLONTARI SELEZIONATI. Dal pomeriggio di oggi in ambiente protetto e alla presenza di personale sanitario con specifiche competenze sono state effettuate le prime somministrazioni delle dosi e del placebo

Al Moscati di Avellino via alla sperimentazione sull'uomo del vaccino Reithera. Oggi 24 marzo le prime somministrazioni

È iniziata al Moscati di Avellino la sperimentazione sull’uomo del vaccino ReiThera. Da oggi 50 volontari «sono stati arruolati per la fase decisiva della sperimentazione in corso presso il San Giuseppe Moscati. L’Azienda Ospedaliera di Avellino «è stata individuata tra i 27 centri clinici (26 in Italia e uno in Germania) chiamati a partecipare alla seconda fase dello studio», si ricorda in una nota.

CENTINAIA LE RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE GIUNTE DA TUTTA ITALIA. L’Azienda Ospedaliera annuncia la fase più importante dello studio con una certa soddisfazione. «Sono state centinaia le richieste di adesione pervenute nei giorni scorsi da tutta Italia all’infettivologo Sebastiano Leone, referente per la sperimentazione, il quale, dopo aver verificato il possesso dei requisiti di inclusione, ha convocato per questo pomeriggio i primi 9 volontari e per sabato prossimo tutti gli altri soggetti idonei, alcuni dei quali residenti nell’Avellinese».

PRIME SOMMINISTRAZIONI NEL POMERIGGIO DI OGGI, 24 MARZO. Le dosi di vaccino e di placebo per il test del Reithera sono state consegnate questa mattina. «Dalle ore 15 di oggi, in ambiente protetto e alla presenza di personale sanitario con specifiche competenze, si stanno effettuando, in coordinamento con la Farmacia ospedaliera, le prime somministrazioni», spiega la Direzione Generale del Moscati.

Vaccino Reithera, al Moscati iniziata la sperimentazione sull’uomo

IL TEST IN CORSO. La fase dello studio che vede coinvolta l’Azienda Moscati è di tipo randomizzato controllato: i partecipanti vengono assegnati in modo casuale a diversi gruppi, di cui uno solo sperimentale che riceve il trattamento, mentre gli altri sono di controllo/confronto. Nello specifico, i soggetti arruolati hanno la possibilità di circa il 66% di ricevere la dose di vaccino. Su tre volontari, infatti, uno riceverà due dosi di vaccino (a distanza di 21 giorni), un altro una dose di vaccino e una di placebo e il terzo due dosi di placebo. L’assegnazione ai diversi gruppi è centralizzata e stratificata secondo criteri predefiniti e né i volontari né gli sperimentatori sapranno il gruppo di assegnazione (studio cosiddetto “a doppio cieco”). I risultati registrati da ciascuna struttura saranno successivamente raccolti ed elaborati a livello centrale: l’obiettivo è produrre quanto prima il primo vaccino anti-Covid made in Italy.

Al Moscati di Avellino via alla sperimentazione sull’uomo del vaccino Reithera. Oggi 24 marzo le prime somministrazioni

IL VACCINO ITALIANO DI REITHERA. Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna che si basano su una tecnologia a mRNA, il Reithera si basa su una piattaforma vaccinale che fa uso di un “virus vettore” (Adenovirus di gorilla modificato), che contiene l’informazione genetica per produrre la proteina spike del SARS-CoV-2, il collegamento che il coronavirus usa per infettare le cellule. Nella Fase 1 della sperimentazione, partita ad agosto 2020 e terminata lo scorso gennaio, sono stati raccolti i dati preliminari sulla sicurezza e l’immunogenicità del vaccino sull’uomo. A novembre sono stati resi noti i primi risultati di efficacia, che hanno dimostrato non solo che il vaccino è stato ben tollerato, ma che è stato immunogenico, ovvero l’organismo in cui è stato inoculato ha prodotto sia anticorpi che linfociti T.


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