La programmazione degli investimenti relativi al Next Generation nel Mezzogiorno con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) costituisce l’ultima possibilità per dare un futuro a giovani e donne nel Meridione d’Italia. Lo sostiene il segretario provinciale del sindacato Fismic-Confsal attraverso una breve nota, riportata di seguito. Zaolino interviene a proposito dell’iniziativa “SUD – progetti per ripartire”, promossa dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Ecco il testo.
Mezzogiorno e Next Generation Eu, Fismic: ultimo treno per i giovani e e le donne
di Giuseppe Zaolino | Fismic Confsal

Dopo anni di chiacchiere e promesse mancate la questione meridionale torna di grande attualità e diventa parte integrante dell’agenda politica del governo Draghi. La serietà e lo spessore internazionale dell’uomo che ha salvato l’euro riaccende la speranza per l’esercito di disoccupati concentrati nel sud. Cinquantenni espulsi dalla crisi economica, giovani e donne in cerca di lavoro, sono pronti alle nuove sfide che il Covid ha ingigantito e aspettano l’occasione di una nuova crescita economica attraverso investimenti pubblici e privati capaci di generare centinaia di migliaia di posti di lavoro. Noi della Fismic/Confsal ci stiamo interrogando in questi giorni su questi temi e come l’Irpinia deve attrezzarsi per non farsi trovare impreparata e senza progetti. Nel confronto con i delegati delle grandi aziende sono emerse delle idee frutto delle esigenze primarie e dei problemi quotidiani. Servono asili nido interaziendali dove poter lasciare in sicurezza i propri piccoli,. In Irpinia il bisogno minimo è di 10 strutture tra Pianodardine, Valle Ufita e la zona del cratere. Nell’avviamento dei disoccupati nei nuovi posti di lavoro bisogna prevedere un Over-50 per ogni cinque giovani,riservando gli sgravi fiscali e contributivi solo per chi investe al sud. Per i partiti politici è l’ultima occasione per recuperare la credibilità. Basta con le interrogazioni parlamentari inconcludenti. Lavoratori e cittadini hanno imparato a loro spese a leggere nelle ambiguità. In attesa di grandi progetti e delle grandi opere, conclude Zaolino iniziamo a dare risposte ai bisogni primari. Le nostre proposte arrivano direttamente dalla prima linea e dal mondo reale, iniziamo da qui e dimostriamo di aver capito la lezione.
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