Mezzogiorno – Centro Nord, Draghi: convergenza ferma da decenni

VERSO 'NEXT GENERATION EU'. Intervento del Presidente del Consiglio all'iniziativa "SUD - progetti per ripartire", che oggi concluderà i suoi lavori con la seconda giornata di confronto aperto

È ferma da decenni la convergenza Mezzogiorno – Centro Nord. In particolare dal 2008 gli investimenti pubblici sono stati ridotti sensibilmente. Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo all’iniziativa “SUD – Progetti per ripartire”, promossa dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna in vista della elaborazione definitiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dell’Accordo di Partenariato 2021-27. “Tra il 2008 e il 2018, la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno si è più che dimezzata ed è passata da 21 a poco più di 10 miliardi”, ha precisato il Premier. Draghi ha concluso il suo intervento assumendo l’impegno di voler invertire la tendenza. “Vogliamo fermare l’allargamento del divario e dirigere questi fondi in particolare verso le donne e i giovani”, ha detto, sottolineando il ruolo delle classi dirigenti locali e dei cittadini. Di seguito l’intervento scritto e in video. Oggi si conclude la due giorni di confronto voluta per ascoltare i suggerimenti e i progetti di esperti, rettori, rappresentanti di istituzioni, imprese, parti sociali, associazioni. I lavori, anche oggi mercoledì 24 marzo, si svolgeranno e saranno accessibili in videoconferenza, trasmessa sul sito del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.


Dimezzati dal 2008 gli investimenti al Sud. Con Next Generation EU si cambia

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi all’iniziativa “SUD – progetti per ripartire”

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi all’iniziativa “SUD – progetti per ripartire”

Il programma “Next Generation EU” prevede per l’Italia 191,5 miliardi da spendere entro il 2026.  Rafforzare la coesione territoriale in Europa e favorire la transizione digitale ed ecologica sono alcuni tra i suoi obiettivi. Ciò significa far ripartire il processo di convergenza tra Mezzogiorno e centro-Nord che è fermo da decenni. Anzi, dagli inizi degli anni ’70 a oggi è grandemente peggiorato. Il prodotto per persona nel Sud è passato dal 65% del Centro Nord al 55%. Negli ultimi anni, c’è stato un forte calo negli investimenti pubblici, che ha colpito il Sud ovviamente insieme al resto del Paese. Tra il 2008 e il 2018, la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno si è infatti più che dimezzata ed è passata da 21 a poco più di 10 miliardi. Per la prima volta da tempo, abbiamo l’occasione di aumentare la spesa in infrastrutture fisiche e digitali, nelle fonti di energia sostenibili. Le risorse di Next Generation EU si aggiungono ad ulteriori programmi europei e ai fondi per la coesione, che mettono a disposizione altri 96 miliardi per il Sud nei prossimi anni. Ma abbiamo imparato che tante risorse non portano necessariamente alla ripartenza del Mezzogiorno. Ci sono due problemi: uno nell’utilizzo dei fondi europei, l’altro nella capacità di completamento delle opere pubbliche. A fronte di 47,3 miliardi di euro programmati nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione dal 2014 al 2020, alla fine dello scorso anno erano stati spesi poco più di 3 miliardi, il 6,7%. Nel 2017, in Italia erano state avviate ma non completate 647 opere pubbliche.  In oltre due terzi dei casi, non si era nemmeno arrivati alla metà. Il 70% di queste opere non completate era localizzato al Sud, per un valore di 2 miliardi. Divenire capaci di spendere questi fondi, e di farlo bene, è obiettivo primario di questo governo. Vogliamo fermare l’allargamento del divario e dirigere questi fondi in particolare verso le donne e i giovani. Il nostro, il vostro successo in questo compito può essere anche un passo verso il recupero della fiducia nella legalità e nelle istituzioni, siano esse la scuola, la sanità o la giustizia. In questa sfida un ruolo cruciale è anche vostro, classi dirigenti. Ma un vero rilancio richiede la partecipazione attiva di tutti i cittadini.  Vi ringrazio per il vostro contributo e vi auguro buon lavoro. Grazie



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