I Dirigenti Scolastici fuori regione proclamano lo stato di agitazione

Il 24 marzo alle 10.30 sulla pagina facebook "Mobilità straordinaria dirigenti scolastici" la conferenza stampa di una delegazione di circa mille dirigenti. Chiedono, risposte al Governo

I Dirigenti Scolastici fuori regione proclamano lo stato di agitazione. Nella giornata di domani 24 marzo una rappresentanza dei circa 1250 Dirigenti Scolastici fuori regione, vincitori dell’ultimo concorso bandito nel 2017, terrà una conferenza stampa online, per proclamare lo “stato di agitazione”. La nota inviata a tutte le testate giornalistiche annuncia la “Giornata Della Mobilità dei Dirigenti fuori Regione”, prevista per martedì 30 marzo 2021 dalle 10:30 alle 17:30. L’obiettivo di questi “dirigenti invisibili” come loro stessi si sono definiti, è di far sentire la loro voce al Governo, per catalizzare l’attenzione sulla propria “ingiusta condizione”. Di seguito la nota.


Giornata Della Mobilità dei Dirigenti fuori Regione

Il documento dei Dirigenti Scolastici fuori regione

Scuola

I Dirigenti Scolastici vincitori del concorso sono stati distribuiti in tutta Italia attraverso un algoritmo che non ha tenuto conto di importanti variabili, non specificate nel bando e subentrate a selezione ormai ultimata, e che ne hanno stravolto le regole. A cominciare dai “posti zero” della Campania che, rendendo non esprimibile questa regione, ha creato un’onda anomala dei Dirigenti in essa residenti, i quali, loro malgrado, con una sorta di effetto domino, occupando i posti di altre regioni, hanno costretto altri Dirigenti Scolastici ad andare fuori regione a loro volta. A questa prima distorsione della procedura del concorso, si aggiunge l’abominio che la prima immissione in ruolo, dal 1° settembre 2019, ha portato i primi della graduatoria ad andare fuori regione, a volte anche a oltre 1000 km di distanza, mentre l’anno seguente, a causa dello scorrimento della graduatoria nazionale, i DS in posizione successiva sono riusciti ad avere sedi molto più agevoli e vicine, ed altrettanto avverrà per la terza annualità che vedrà la “coda” della graduatoria entrare nella propria regione, anche in Campania, ribaltando, di fatto, la graduatoria di merito. Altra anomalia da considerare è legata ai beneficiari della Legge 104/92: non solo non è stata considerata al momento dell’attribuzione della sede per chi non ha avuto la regione di residenza, nemmeno con la Legge 104/92 personale, ma inoltre in fase di richiesta di mutamento di incarico per mobilità interregionale, la possibilità di rientro è stata soggetta alla grande discrezionalità dei Direttori Generali di ogni Ufficio Scolastico Regionale che hanno deciso in modo autonomo se concederla o meno. Occorre tener presente che tutti i DS fuori regione si sono messi a disposizione dello Stato, con alto senso del dovere, lavorando in prima linea con grande professionalità e in un difficilissimo contesto, 7 giorni su 7, h24, nel pieno dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, lontano da casa, dalle famiglie e in territori completamente diversi dal proprio, spesso nell’impossibilità di rientrare a casa perché in zona rossa o per la conseguente soppressione di treni e aerei. A tutto questo si aggiunge la stortura che ha visto la maggior parte dei DS scegliere tra carriera e famiglia, poiché non vi era la possibilità di aspettare il turno nella propria regione: o si accettava o si era depennati, cosa non prevista per i concorsi precedenti che davano invece l’opportunità di poter aspettare una sede più congeniale nella propria regione. Tutto ciò premesso, in sede di Conferenza Stampa saranno dettagliate tutte le iniziative che saranno intraprese per perseguire i seguenti obiettivi: Prevedere una mobilità straordinaria per i Dirigenti Scolastici fuori regione entrati con concorso del 2017, rispettando l’anno di immissione in ruolo, in considerazione delle storture connesse nella gestione di un concorso nazionale amministrato con criteri su base regionale; Valutare il servizio fuori regione come straordinario a causa dell’emergenza pandemica sia per il surplus di lavoro che per il carico emozionale, burnout, tale da consentire il rientro anticipato dei DS fuori regione, derogando al vincolo triennale, in ordine all’immissione in ruolo; Innalzare al 100% il tasso della mobilità interregionale; istituire una graduatoria regionale per pianificare un piano di rientro dei dirigenti fuori regione.


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