Scompenso cardiaco, seminario di Biogem sui progressi di Cambridge

«OLTRE LE 2 CULTURE - 2021». Relazionerà Mara Stellato, ricercatrice presso la casa farmaceutica AstraZeneca. Appuntamento il 2 marzo dalle ore 12 sulla piattaforma GoToMeeting. Il link

Una ricerca sull’inibizione di un fattore di trascrizione associato alla regolazione dell’autofagia, chiamato Fosl2, come strategia di protezione dallo scompenso cardiaco, sarà alla base del secondo seminario dedicato da Biogem ai suoi ex alunni. Ne parlerà Mara Stellato, ricercatrice presso la casa farmaceutica AstraZeneca, a Cambridge, già laureata in Scienze e Tecnologie Genetiche nel centro di ricerca irpino e dottorata all’ospedale di Zurigo. «Nel cuore del problema: ruolo dei fibroblasti nella fibrosi cardiaca» è il titolo della sua relazione. L’appuntamento è per il 2 marzo prossimo, a partire dalle ore 12. Per partecipare occorre connettersi alla piattaforma GoToMeeting, al link https://global.gotomeeting.com/join/305249373.

Su una parete del Centro Biogem alcuni degli scienziati di livello internazionale ospitati dal Meeting Le2Culture ad Ariano Irpino

DA CAMBRIDGE PASSI AVANTI CONTRO LO SCOMPENSO CARDIACO. Il convegno verterà, in generale, sullo scompenso cardiaco, ovvero l’incapacità del cuore di contrarsi (sistole) e/o di rilasciarsi (diastole) in maniera adeguata a fornire ossigeno ai tessuti e agli organi. L’attenzione sarà posta, in particolare, sulla fibrosi del miocardio, una condizione patologica caratterizzata dalla presenza di tessuto cicatriziale, che rende la muscolatura più rigida e meno contrattile. Di qui la necessità di approfondire il ruolo dei fibroblasti, la cui iperattivazione è all’origine di questo squilibrio, determinato dalla produzione di un eccesso di fibre di collagene.
Gli studi di Mara Stellato, nell’ambito della ricerca all’Università di Zurigo, mostrano, in particolare, che l’attivazione dei fibroblasti cardiaci è causata in parte da autofagocitosi o autofagia, un meccanismo di rimozione selettiva di componenti citoplasmatici danneggiati, che ne permette la degradazione e il riciclo. Bloccando il marcatore Fosl-2, il processo dell’autofagia si riduce, così come l’attivazione dei fibroblasti, proteggendo il miocardio dalla formazione di tessuto cicatriziale. Seguendo questa strada potrebbe quindi ridursi il rischio di scompenso cardiaco, una patologia che attualmente affligge circa 23 milioni di persone nel mondo.

Biogem di Ariano Irpino, il Biogeo. Uno scorcio dell’ampio centro di ricerca con campus universitario e museo

IL PROGRAMMA. L’iniziativa rientra nell’ambito del ciclo di seminari «Oltre Le due culture – 2021», programma di diffusione della cultura scientifica di Biogem. Il seminario, dopo i saluti del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, sarà introdotto dal professore Giuseppe Pacileo, direttore dell’Unità Scompenso cardiaco e cardiologia riabilitativa presso l’Ospedale Monaldi di Napoli, e si avvarrà anche della testimonianza di un paziente. A fare gli onori di casa, il professore Geppino Falco, responsabile del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo a Biogem.

LO SCOMPENSO CARDIACO. Circa 23 milioni di persone nel mondo sono affette da scompenso cardiaco ovvero l’incapacità del cuore di contrarsi (sistole) e/o di rilasciarsi (diastole) in maniera adeguata a fornire ossigeno ai tessuti e agli organi vitali. Una delle cause principali dello scompenso cardiaco è la fibrosi del miocardio. La fibrosi cardiaca è una condizione patologica caratterizzata dalla presenza di tessuto cicatriziale a livello del miocardio, che rende la muscolatura più rigida e meno contrattile. Questo squilibro è dovuto all’iperattività di cellule del tessuto connettivo, chiamate fibroblasti, che producono un eccesso di fibre di collagene. I nostri risultati mostrano che l’iperattivazione dei fibroblasti cardiaci è causata in parte da autofagocitosi o autofagia. L’autofagia è un meccanismo di rimozione selettiva di componenti citoplasmatici danneggiati che ne permette la degradazione e il riciclo. Bloccando un fattore di trascrizione chiamato Fosl-2, il processo dell’autofagia si reduce così come l’attivazione dei fibroblasti, proteggendo il miocardio dalla formazione di tessuto cicatriziale e riducendo così il rischio di scompenso cardiaco.

MARA STELLATO. IL PROFILO. Mara Stellato, laureata in Scienze e Tecnologie Genetiche presso Biogem, ha conseguito il suo PhD in Biomedicina nell’ambito della Cardiologia Molecolare presso la Scuola di Dottorato dell’ospedale di Zurigo (Svizzera). Attualmente ricercatrice presso il Dipartimento di Malattie Respiratorie, Infiammatorie e Autoimmuni dell’AstraZeneca a Cambridge (Inghilterra).


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