«Liberare i vaccini dai brevetti», Pedicini (5s): garantire l’accesso

L'intervento dell'eurodeputato: «Assicurare le tecnologie sanitarie COVID-19 a prezzi contenuti ovunque e in particolare nei Paesi in via di sviluppo»

«Bisogna liberare i vaccini dai brevetti e dalla proprietà intellettuale in tempi rapidi, garantendo così l’accesso alle tecnologie sanitarie COVID-19 a prezzi contenuti ovunque e in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Questo è il messaggio che ribadiremo oggi nel corso dell’audizione al Parlamento europeo alla presenza degli amministratori delegati delle aziende coinvolte nella produzione del siero anticovid». A dirlo in una nota l’eurodeputato Piernicola Pedicini.

Il portavoce e eurodeputato M5S Piernicola Pedicini

Con l’obiettivo di liberare i vaccini dai brevetti «recentemente abbiamo firmato una lettera di Medici Senza Frontiere in cui, insieme ad altri 113 deputati europei, chiediamo alla Commissione e agli Stati membri di rivedere la loro opposizione alla deroga TRIPS, l’accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale, affinché si renda libera e accessibile a tutti i Paesi la licenza di produzione del siero. Richiesta indirizzata all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) cui spetta la decisione», prosegue l’eurodeputato. «Nonostante gli sforzi e le dichiarazioni della Commissione europea e di diversi capi di stato a sostegno del trattamento dei prodotti medici COVID-19 come beni pubblici globali, al momento nulla è stato fatto. In questo contesto, l’aperta opposizione dell’UE alla deroga TRIPS è sbagliata non solo sul piano umanitario dal momento che danneggia i Paesi più poveri, ma anche sul piano economico e sanitario, poiché rischia di esacerbare il divario Nord-Sud e di compromettere il raggiungimento dell’immunità di gregge su scala globale». Oggi, conclude, «i membri del Consiglio europeo faranno il punto sulla situazione epidemiologica, discutendo anche di come intensificare la solidarietà internazionale e la futura cooperazione globale in ambito sanitario. Quindi faccio appello a Draghi affinché appoggi fermamente la deroga ai diritti di proprietà intellettuale su farmaci, test diagnostici e vaccini utili per la risposta alla COVID-19. Il nuovo governo italiano dovrebbe sostenere questa battaglia di equità anche nell’ambito del G20 di cui quest’anno detiene la presidenza».


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