Piattaforma logistica dell’Ufita, Asi: restano 20 giorni o salta tutto

IL DELEGATO REGIONALE NEL CONSORZIO PEPPINO DI IORIO AVVERTE PROVINCIA E COMUNI. Ultima chiamata per l'accordo di programma con la Regione. Le proposte dell'Asi di Avellino da candidare al Recovery Fund in 4 punti. Richiamo alla classe dirigente sull'unità e richiesta di una cabina di regia per coordinare la progettazione

Restano 20 giorni per candidare a finanziamento il progetto della Piattaforma logistica dell’Ufita. Peppino Di Iorio, delegato regionale del Consorzio industriale della provincia di Avellino, ricorda la scadenza del bando della Commissione Europea e il Ministero per le Infrastrutture, stabilita per il 19 febbraio in prima istanza, con la possibilità di rientrare nella seconda data del 30 giugno. “Entro la primavera, il progetto relativo alla piattaforma logistica dovrà essere candidato o salta tutto. La finestra temporale utile per avviare il procedimento è stretta e impone di agire in meno di tre settimane da adesso”.

Peppino Di Iorio, componente del Direttivo Asi Avellino

RECOVERY PLAN, IL DOCUMENTO DELL’ASI: QUATTRO GRANDI PROGETTI PER ZES E LOGISTICA, ACQUA, MODA A SOLOFRA E TURISMO. Nel frattempo, l’Asi di Avellino ha pronte quattro linee di intervento da candidare al Recovery Plan. Quattro grandi progetti da realizzare entro la scadenza temporale del 2026, con un cronoprogramma puntuale e una cabina di regia provinciale, che porti a termine la missione. I capitoli riguardano: acqua, acquedotti e depurazione; aree industriali, ZES, e piattaforma logistica; polo conciario di Solofra – svolta Green e “la bellezza della moda”; le comunità, la storia, i prodotti, il turismo dell’Irpinia. Peppino Di Iorio ammonisce le istituzioni locali, “assopite nel dormiveglia”, invitandole a cooperare per dare concretezza al rilancio industriale della provincia di Avellino. E si sofferma sui diversi capitoli, proponendo l’apertura di una stagione di collaborazione istituzionale per dare un futuro industriale all’Irpinia anche dopo la pandemia.

LA PIATTAFORMA LOGISTICA DELL’UFITA CONNESSA ALLA LINEA FERROVIARIA NAPOLI BARI, DI IORIO: ENTRO GIUGNO CI GIOCHIAMO TUTTO. La Piattaforma logistica dell’Ufita è un’opera strategica, che ora può uscire del novero delle “grandi idee” discusse da anni in provincia ma mai concretizzate. Di Iorio ne sottolinea le potenzialità se collegata all’Alta Capacità ferroviaria Napoli- Bari mediante lo scalo programmato tra Grottaminarda, Ariano Irpino e Flumeri. “Negli schemi di Rfi il sistema delle piattaforme logistiche viene riportato soltanto al centro- nord. Abbiamo l’occasione di inserire anche il Mezzogiorno d’Italia. Il 19 febbraio scade un importante bando del Ministero per le Infrastrutture e Commissione Europea” segnala Di Iorio.” Ormai sfumata la prima opportunità, è necessario guardare alla seconda chance, offerta da una nuova scadenza fissata al 30 giugno 2021″. Per questo, “bisogna siglare un accordo di programma fra soggetti pubblici e privati che si candidano per la progettazione. Mi riferisco all’Asi, Confindustria, Comuni e giunta regionale della Campania, che dovranno sottoscrivere un accordo proponendo un progetto al Mit e alla Commissione Europea”, spiega.

Piattaforma logistica Valle Ufita. Il polo del freddo nella visualizzazione grafica dell’area industriale di Flumeri

“Il punto di partenza del nostro documento delle proposte è chiaro e netto: c’è bisogno di unità. Amministrazioni comunali, Provincia e parlamentari di Napoli e Roma devono unirsi per realizzare almeno una proposta, altrimenti l’Irpinia sarà derubricata dalla partita” continua Di Iorio. “C’è bisogno di un luogo in cui 10 intelligenze inizino a ragionare sulle priorità e sulle possibilità concrete. Senza un’azione pragmatica di bandiera, queste settimane saranno pura convegnistica” continua.

“RESTANO 20 GIORNI PER METTERE INTORNO AL TAVOLO UN PARTENARIATO ISTITUZIONALE”. Le porte dell’Asi “sono spalancate per i comuni protagonisti della sfida”, sottolinea Di Iorio. “Non c’è tempo da perdere. Ariano Irpino, Flumeri, Melito, Frigento, Grottaminarda, insieme all’Unione degli Industriali e ad una rappresentanza regionale devono incontrarsi entro 20 giorni per definire i termini dell’accordo”, ripete con preoccupazione: “Diversamente la Piattaforma logistica dell’Ufita non si realizzerà mai”. La scadenza del 30 giugno implica una serie di adempimenti a cui doversi attenere. Stando a quanto argomentato da Di Iorio, la definizione dell’accordo di programma consentirà ad Asi, Confindustria e Regione Campania di indire un bando nazionale per illustrare il progetto e aprire una manifestazione di interesse per le imprese. “L’Irpinia riveste un ruolo strategico fondamentale, per la posizione geografica e per le opere in cantiere. Questa operazione trascinerà il decollo delle aree Zes, l’ammodernamento delle aree industriali e il lavoro per le giovani generazioni. Diversamente continueremo a fare l’analisi dello spopolamento e dell’abbandono” puntualizza.

Area industriale Valle Ufita

ZES, SERVONO I 600MILA METRI QUADRI NON UTILIZZATI DALLA IIA DI FLUMERI. E SCOMMETTE SU SOLOFRA E ALTA IRPINIA. In questo quadro, il Consorzio Asl guarda alle potenzialità industriali di una provincia che ora deve agire per cogliere in futuro risultati apprezzabili. L’Asi continua ad essere tirata in ballo a proposito delle Zes del Calaggio, Ufita e Pianodardine, quando si segnala che non ci sono siti industriali disponibili, premette Di Iorio, ma per vincere questa sfida il delegato regionale ricorda che va concluso l’accordo con Industria Italiana Autobus. “La IIA deve mettere a disposizione i 600mila metri quadri di superficie inutilizzati accanto al suo capannone: se continua a rifiutarsi la Valle Ufita rischia di perdere la classificazione di Zes”, avverte. “Bisogna anche sottolineare che non è stata individuata l’area per la piattaforma logistica, e anche su questo punto invito tutti gli amministratori dell’area ad aprire un confronto con coi e con l’Unione degli Industriali”. Su questi punti “chiederemo un incontro urgente ad IIA” annuncia Di Iorio. Gli altri due punti elencati dal documento dell’Asi di Avellino riguardano la svolta green di Solofra, con il rilancio industriale che coinvolge la produzione, l’ambiente, la depurazione e l’uso dei terreni; e un progetto di stampo culturale per la rivalutazione dei borghi. “Decisiva sarà l’azione del progetto pilota dell’Alta Irpinia. Le risorse del Recovery Fund dovranno traguardare il futuro dei borghi e il Progetto pilota è un contenitore di progetti in grado di offrire al territirio un percorso di valorizzazione culturale”.

L’ingresso alla sede operativa del Consorzio Asi Avellino

LA SFIDA SULLA DEPURAZIONE INDUSTRIALE. Il documento strategico elaborato dell’Asi non trascura l’asset idrico, centrale per gli equilibri ecologici e lo sviluppo economico e sociale dell’Irpinia. In cima alle priorità il rappresentante regionale dell’Asi di Avellino indica l’ammodernamento delle reti idriche, per tutelare la più grande ricchezza che esprime la provincia, e che oggi viene dispersa ben oltre il 54% da reti fatiscenti. “E’ fondamentale che tanto l’Ente Idrico Campano quanto l’Alto Calore mettano mano alla rivisitazione della progettazione; fondamentale sarà anche il ruolo della giunta regionale, in quanto l’opera risulta strategica per l’intero Mezzogiorno”. Accanto all’ammodernamento delle reti c’è il capitolo della depurazione civile ed industriale. Entro aprile saranno completati i lavori e l’Asidep avrà 12 impianti moderni da far lavorare a regime.


LEGGI ANCHE:

Le associazioni per il Next Generation Irpinia, forum del Centro Dorso

L’industria irpina non ha spazio per crescere, De Vizia: “Mancano lotti per nuovi investimenti”

Bianchi (Svimez): al Sud non bastano i fondi, deve saper spenderli

Governo di riforme e di Legislatura, Draghi conclude le consultazioni

La Campania è zona gialla fino al 14 febbraio. Dpcm, stop mobilità tra regioni fino al 15. Le regole

Positivi al coronavirus in Irpinia 24, con 5 a Morra e 4 a Montella. Morta 67enne di Avella. In Campania 1.274 casi

 

ARTICOLI CORRELATI