Cosa fare del Recovery Fund? Tavola rotonda virtuale del Maps

Il Movimento Attivo Politico e Sociale promuove per domenica 31 Gennaio dalle 17 in streaming sulla pagina facebook un confronto tra esperti, cittadini e rappresentanti di associazioni

Cosa fare del Recovery Fund? è la risposta a cui tenterà di dare una possibile risposta una tavola rotonda virtuale in programma domenica 31 gennaio. L’evento, è promosso dal Maps- Movimento Attivo Politico e Sociale di Cassano Irpino. Quello di domenica 31 Gennaio dalle 17 in streaming sulla pagina facebook del MAPS, è il primo di una serie di appuntamenti. «Alla fine dell’evento verrà redatto un documento che sarà presentato in un incontro successivo a diverse personalità istituzionali, per presentare il lavoro svolto e i contributi raccolti e integrarli con le relazioni già esistenti», si legge in una nota del Movimento, che con una nota spiega le ragioni della iniziativa.

«RIFLESSIONI INTORNO AD UNA OPPORTUNITÀ STORICA CHE COINVOLGE TUTTI». L’obiettivo della riprogrammazione dei fondi europei integrativi può consentire di passare «da un momento di crisi drammatica, come quello che stiamo vivendo da circa un anno, ad un futuro profondamente diverso e migliore», si legge. «È questo il senso, e l’obiettivo, di tutte le sigle e gli acronimi che negli ultimi mesi sono stati concepiti a livello europeo e nazionale. Recovery Fund, Recovery Plan, Next Generation EU e altre ancora. Per un totale di circa 209 miliardi di euro, solo per l’Italia. Una cifra immensa, la più alta in tutta l’Unione Europea, soprattutto grazie alla presenza del Mezzogiorno d’Italia e dei suoi numerosi problemi». Secondo il Maps, queste risorse sono «destinate a cambiare il volto dell’Unione Europea in maniera permanente» e «devono essere utilizzate per incidere profondamente, e risolvere definitivamente, le tante questioni che ci portiamo avanti da decenni». In questo senso, i promotori del confronto sottolineano la portata del momento. «Stiamo vivendo un momento storico, che è già entrato nei libri di scuola, per questo motivo pensiamo che non si possa lasciare a poche decine di persone il compito di decidere una cosa tanto importante al posto di tutti gli altri».

«PRIMA DI DECIDERE OCCORRE ASCOLTARE». Il Movimento chiede di coinvolgere le comunità nella decisione sull’impiego di questi ingenti fondi. «Pensiamo che sia fondamentale ascoltare la voce dei territori, le proposte, le idee, i progetti degli imprenditori, delle associazioni, degli attivisti, degli accademici, delle startup. Perchè ognuno di questi attori ha esigenze e difficoltà diverse, e ognuno di loro ha idee e suggerimenti su come spendere una parte di queste risorse. Per la Campania e per il Sud Italia, che dovrebbero essere i maggiori beneficiari». La tavola rotonda virtuale sarà moderata dal segretario di MAPS, Louis Stanco. Di seguito l’elenco dei partecipanti al primo appuntamento.

I RELATORI. I relatori saranno: Antonio Fondaco (Presidente MAPS), Matteo Rossi (Professore di Finanza Aziendale presso l’Università del Sannio), Francesca Capone (HTT – Centro Affilatura), Pio Canu (Esperto di economia circolare), Pierfrancesco Fiore (Professore associato presso l’Università degli studi di Salerno), Stefano Carluccio (Sud Innovation Hub), Francesco Fusco (Il Moera), Johanna Monti (Delegata dell’Università degli studi di Napoli l’Orientale per le Terza missione), Giulia Sonzogno (Dottoranda in Urban Studies & Regional Science presso il Gran Sasso Science Institute), Santina Martino e Arianna Zambrano (Còre Green Irpinia), Giulio Traietta (Generazione Lucana), Donato Giancarlo Cirillo (Giovani Energie Meridionali), Silvio Aiello (Medici uniti per la salute), Marcello Giannotti (Direttore Oasi WWF Lago di Conza), Roberto Flammia (Irpinia Film Commission).


Cosa fare del Recovery Fund? Tavola rotonda virtuale del Maps. La locandina

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