In Irpinia 4 morti sul lavoro nel 2020, Filca: nonostante il Covid

Il segretario Giovanni Lo Russo interviene dopo il decesso di un operaio a Torre Le Nocelle, mentre sono in corso gli accertamenti degli inquirenti. In precedenza altri casi ad Ariano Irpino, San Michele di Serino, Scampitella. La nota: «Occorre sensibilizzare la società civile sui temi della sicurezza per chi lavora»

In Irpinia 4 morti sul lavoro nel 2020, nonostante la pandemia abbia rallentato le attività produttive. La Filca Cisl interviene sul tema dopo la morte di un 63enne a Torre Le Nocelle. «Ariano Irpino, San Michele di Serino, Scampitella. E ora a Torre le Nocelle a perdere la vita un operaio edile di 63 anni precipitato da un capannone, intento a sopralluoghi per inizio lavori: il quarto operaio edile a perdere la vita dall’inizio del 2020», ricorda il segretario Giovanni Lo Russo in un comunicato con cui esprime le condoglianze alla famiglia della ennesima vittima.

Giovanni Lo Russo, Filca Cisl

«IL SINDACATO ATTENDE L’ESITO DELLE INDAGINI IN CORSO, MA IL DATO STATISTICO È EVIDENTE». Per il segretario della Filca, mentre si attendono le verifiche degli inquirenti circa le 4 morti sul lavoro in Irpinia, tuttavia sul piano generale occorre procedere con alcune considerazioni. «L’Irpinia segna con cadenza drammatica infortuni mortali nel mondo delle costruzioni. L’edilizia e l’agricoltura sono maggiormente i settori dove più alte sono le frequenze di infortuni e delle morti sul lavoro. Se le statistiche registrano, in rapporto ai tassi di lavoro, una flessione degli infortuni, sono costanti quasi quelli mortali. L’aspetto ancora più tragico è che anche con una contrazione di lavoro per Covid, il tasso relativo delle morti sul lavoro non diminuisce», scrive Lo Russo. «Saranno certo gli organi inquirenti a determinare responsabilità eventuali anche sulla regolarità di quel sopralluogo, ma un fatto rimane: un 63enne precipita da un capannone».

«LA BATTAGLIA PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO CONTINUA». Per Giovanni Lo Russo, intanto, occorre proseguire una battaglia per ottenere certezze a favore e a beneficio di famiglie e lavoratori. «Come la battaglia per la sicurezza nei luoghi di lavoro, e nella peculiarità del lavoro edile, sia ancora ardua e che vada condotta primariamente sulla formazione continua, sull’osservanza delle misure e dei dispositivi già previsti, dunque sulla repressione di comportamenti illeciti ma pure sulla prevenzione per condotte corrette e che vedono sempre impegnati le parti sociali, lo testimonia quest’ultima tragedia. Non più essere elusa la sicurezza o considerata accessoria se da questa dipende finanche la vita un lavoratore». Per la Filca Cisl «dovrà diventare vincolante l’osservanza di ogni dispositivo previsto in materia di sicurezza attiva e passiva e che la mansione svolta sia suffragata da formazione che istruisca ogni lavoratore sulle condotte e sui rischi connessi. Questo obiettivo passa pure per un’informazione che dovrà diventare cultura, cultura della sicurezza ma primariamente cultura del lavoro».


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