Comune di Pratola Serra, SI e Cgil: raccogliere il segnale d’allarme

LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER «INGERENZE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA». Il Coordinatore provinciale di Sinistra Italiana e il Segretario della Cgil di Avellino intervengono sulla decisione assunta dal Consiglio dei Ministri: «Per la prima volta colpito nel cuore il sistema produttivo della nostra provincia»

Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri e della Presidenza

Sinistra Italiana e Cgil intervengono esprimendo preoccupazione per il commissariamento del Comune di Pratola Serra deciso dal Governo. Lo fanno attraverso comunicati firmati rispettivamente dal Coordinatore Roberto Montefusco e dal Segretario Franco Fiordellisi.

Roberto Montefusco, Coordinatore provinciale di Sinistra Italiana

SINISTRA ITALIANA, MONTEFUSCO: VICENDA INQUIETANTE CHE IMPONE PAROLE DI CHIAREZZA. «Lo scioglimento da parte del Consiglio dei Ministri dell’Amministrazione comunale di Pratola Serra, per ‘forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata’ che comprometterebbero ‘il buon andamento dell’azione amministrativa’, rappresenta un segnale di allarme che non può essere ignorato», si legge in una nota diffusa da Roberto Montefusco. «Si tratta della prima volta che un Comune irpino non appartenente all’area del Vallo di Lauro viene coinvolto da un provvedimento simile, peraltro nel cuore del sistema produttivo della nostra provincia», osserva Montefusco. «La vicenda amministrativa del Comune di Pratola Serra è stata, per la verità, in questi anni oggetto di interrogazioni parlamentari e interventi di gruppi della minoranza che hanno segnalato opacità e motivi di allarme e preoccupazione», aggiunge il Coordinatore di SI. Ma «oggi siamo di fronte ad un atto perentorio da parte del Governo, di fronte al quale è necessario porsi alcune domande, anche in relazione alla prossimità politica di importanti dirigenti  di Forza Italia con gli esponenti dell’amministrazione appena sciolta, ospitati poi nelle liste di quel Partito». Per Montefusco occorre aprire una fase di riflessione. «Sarebbe bene che la politica, tutta, fosse in grado di dire parole di chiarezza quando in gioco ci sono i valori della trasparenza dell’azione amministrativa, della legalità, della lotta alla criminalità organizzata. Siamo di fronte all’ennesima conferma del fatto che in Irpinia non esistono zone franche da questo punto di vista, che troppo spesso l’azione di filtro da parte di taluni partiti e forze politiche risulta inesistente». Per queste ragioni, occorre lavorare in prospettiva, spiega: «È necessario che la comunità di Pratola Serra, al termine del periodo di commissariamento, possa tornare alla propria dialettica democratica in condizioni di piena agibilità, e avverta la vicinanza delle Istituzioni, della società irpina, delle forze politiche e sociali in un passaggio sicuramente complesso e doloroso della propria storia».

Franco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil di Avellino

CGIL, FRANCO FIORDELLISI: TRASPARENZA DEGLI ENTI LOCALI PATRIMONIO DA DIFENDERE. «L’Irpinia non è felix: lo abbiamo detto e ribadito in più di un’occasione. E in particolare durante l’estate scorsa con le vicende del clan Partenio e le altre attività dell’antimafia che hanno riguardato la nostra provincia», così Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino. «Ribadiamo il concetto oggi a fronte della decisione del consiglio dei ministri di sciogliere il consiglio comunale di Pratola Serra: sono tempi duri, tempi delicatissimi. Anche durante il lockdown abbiamo continuato a sottolineare l’importanza di allargare la trasparenza e i momenti democratici all’interno dei civici consessi e pubblica amministrazione, chiedendo di fare delle consulte per la trasparenza e legalità ed anche per lo sviluppo così da gestire le risorse in maniera condivisa». Fiordellisi ricorda che «gli enti locali sono la prima linea dello Stato e devono dare l’esempio ai cittadini: ecco perché la legalità e trasparenza devono essere tutelate attraverso le consulte. Il condizionamento mafioso, è inutile negarlo, c’è nell’Irpinia Felix, ma soprattutto resiste una atavica gestione familistica di alcune strutture pubbliche all’interno di alcuni comuni e amministrazioni». A questo proposito, Fiordellisi cita «Banfield, il sociologo americano» che «negli anni 50 studiando il Mezzogiorno ha circoscritto il concetto di Familismo amorale con il quale ancora siamo costretti a fare i conti. Per questo, oltre alle consulte nei comuni, abbiamo chiesto alla Prefettura di attivare un Tavolo della legalità provinciale in cui esaminare ed affrontare queste criticità». Nel merito del caso irpino, «la situazione è delicata. Non possiamo e non dobbiamo permettere che l’illegalità nella pubblica amministrazione e negli ambiti lavorativi diventino la norma. Dobbiamo agire insieme. E farlo subito».


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