Casa di prostituzione collegata al web, denunciate ad Avellino 3 donne asiatiche

Indagine dei Carabinieri della locale Stazione iniziata dalla verifica di alcuni siti utilizzati come bacheca di annunci a sfondo sessuale. Indagate 3 straniere di 56, 51 e 63 anni

Operazione contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione da parte dei Carabinieri della Stazione di Avellino che hanno denunciato tre donne di origini asiatiche, mettendo fine alla attività di una casa di prostituzione collegata al web.

Carabinieri di Avellino in azione

E proprio da internet sono partiti gli accertamenti svolti dai Carabinieri, monitorando alcuni siti internet, spesso utilizzati come bacheche di annunci a sfondo sessuale. «Le donne dedite all’attività di meretricio pubblicizzavano le loro prestazioni ai potenziali clienti in cerca di ‘avventure’, con il numero da contattare per concordare gli appuntamenti durante i quali consumare rapporti sessuali a pagamento», spiegano i Carabinieri in una nota. Individuata l’abitazione dove veniva esercitata l’illecita attività pubblicizzata sul sito internet «con fotografie che non lasciavano alcun dubbio sulla finalità degli incontri», i militari hanno verificato «un continuo andirivieni di persone che si recavano nella casa in questione, trattenendosi per poco tempo, ossia giusto il tempo di consumare un veloce rapporto sessuale». Nello sviluppo delle indagini, i Carabinieri hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, «discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura delle prestazioni che vi si praticavano».

L’ACCESSO ALLA CASA DI PROSTITUZIONE COLLEGATA AL WEB. Ai Carabinieri non è restato altro da fare che accedere all’abitazione sotto osservazione. Qui hanno trovato «un’avvenente 56enne, sprovvista di permesso di soggiorno, che si prostituiva», si legge nella nota. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oggetti erotici e contraccettivi, nonché la somma di 250 euro, ritenuti probabile provento del meretricio.

INDAGATE 3 DONNE ASIATICHE. Le indagini hanno altresì consentito di far emergere gravi responsabilità anche a carico di una 51enne ed una 63enne, sue connazionali, tutte deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino poiché ritenute responsabili della violazione delle norme di cui alla Legge 75/1958 (meglio nota come “Legge Merlin”).  «Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino», si legge, infine, nel comunicato diffuso dall’Arma.

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