Asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive. Operai al lavoro dal primo ottobre

SELEZIONE DEL PERSONALE IN CORSO. L’azienda nata ad inizio 2020 dalla partnership di tre importanti gruppi industriali si occuperà di lavorare scatole cambio, scatole frizione e altri componenti in lega di alluminio per le maggiori case automobilistiche europee

È nato nel cuore dell’Irpinia un Asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive. Ma non si tratta di un annuncio a futura memoria. Dal primo di ottobre lo stabilimento sarà operativo. «La struttura è già avviata e siamo in una fase di rodaggio, in questi giorni si stanno svolgendo i colloqui per l’assunzione dell’organico e il primo ottobre lo stabilimento sarà a regime», ha detto Valerio Gruppioni,Presidente di Sira Industrie, uno dei tre partner di questa joint venture italo-tedesca con una partecipazione cinese.

Asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive. Nella foto: linee automatizzate stabilimento SAI – SCHLOTE AUTOMOTIVE ITALIA

A Sant’Angelo dei Lombardi l’industria dell’auto italiana ha lanciato ieri una sfida europea inedita in provincia di Avellino. L’asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive è stato tenuto a battesimo dal Presidente dell’Anfia, la Filiera nazionale del settore, Paolo Scudieri, che a pochi chilometri da Nusco sta accompagnando l’avvio di un programma di ricerca avanzata nella mobilità del futuro, Borgo 4.0. Non è stato un caso l’aver scelto proprio Sant’Angelo dei Lombardi e l’Abbazia del Goleto come sede per un annuncio che sta risuonando in queste ore nel Continente. La fabbrica SAI – SCHLOTE AUTOMOTIVE ITALIA, inizierà la sua produzione a otto settimane dal 23 novembre 2020, dal giorno in cui ricorrerà il quarantesimo tragico anniversario del terremoto. Quattro decenni dopo quella catastrofe naturale, Ciriaco De Mita ha dato il benvenuto da Sindaco di Nusco ad una iniziativa imprenditoriale che oggi ha luogo grazie ad una intuizione, quella di abbinare sviluppo e ricostruzione nel Cratere, che De Mita propiziò da parlamentare e dirigente del maggiore partito italiano. 

Asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive con la newco SAI, presentata a Sant’Angelo dei Lombardi il 2 settembre. Nella foto da sinistra: Paolo Scudieri (ANFIA), Ciriaco De Mita (Sindaco di Nusco), Valerio Grupponi (Gruppo SIRA), Luigi Mattina (BOHAI TRIMET)

IL NUOVO ASSE DELLAUTOMOTIVE PARTE DALL’IRPINIA E DAL MEZZOGIORNO:  NASCE LA NEWCO SAI. L’azienda è nata all’inizio del 2020 dalla partnership di tre importanti gruppi industriali: Schlote, gruppo leader nelle lavorazioni meccaniche di precisione e componenti per telai e trasmissioni di auto, con sede ad Harsum in Germania; BOHAI TRIMET, società tedesca del gruppo cinese BAIC, specializzata nella produzione di componenti per il comparto automotive; Sirpress, azienda italiana del gruppo Sira Industrie, leader nella produzione di stampi e getti pressofusi in alluminio per automotive: sono gli attori protagonisti di questa innovativa Newco. Si occuperà di lavorare scatole cambio, scatole frizione e altri componenti in lega di alluminio per le maggiori case automobilistiche europee. «Sulle auto dei cittadini di tutta Europa ci saranno componenti di alta qualità e precisione prodotti nel Sud Italia», ha spiegato Luigi Mattina CEO di BOHAI TRIMET, sintetizzando in poche parole la filosofia della nascita della Newco SAI -SCHLOTE AUTOMOTIVE ITALIA. «Si tratta di un’operazione importante fortemente voluta da Sire Industrie che grazie a partner importanti potrà rappresentare un volano per l’economia non solo territoriale ma nazionale», ha aggiunto Valerio Grupponi.

Asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive. La Newco SAI produrrà componenti per DAIMLER, RENAULT, BMW e FIAT. Nella foto: un operaio al lavoro con un componente motore auto in alluminio

«Abbiamo deciso di fare un investimento nel Sud Italia perché abbiamo i partner giusti sul posto, le aziende giuste», ha dichiarato Jürgen Schlote Presidente di Schlote. «La nostra azienda si occupa di lavorazioni meccaniche di componenti di precisione, parliamo di scatole cambio e scatole frizione», ha aggiunto. «È questo che noi vogliamo fare qui in Irpinia, componenti di alta qualità per il nostro cliente MAGNA partner di Bari che a sua volta consegnerà questi pezzi alle principali industrie automobilistiche come Daimler, Renault, Bmw, Fiat». Nel corso della presentazione sono stati forniti anche i numeri. La produzione che noi teniamo a sviluppare qui a Nusco «avrà una capacità produttiva annua di un milione di pezzi, per un investimento previsto di 52 milioni di euro in tecnologie. Insieme a Bohai Trimet e Sira Industrie creeremo in questo territorio 150 nuovi posti di lavoro», ha concluso Jürgen Schlote. Lo stabilimento produttivo di Nusco produrrà 500 mila pezzi per particolare. L’investimento previsto di 50 milioni di euro prevede tecnologia innovativa e visioni relative alla industria 4.0. In due anni darà 150 posti di lavoro a regime.

CIRIACO DE MITA: PER LA PRIMA VOLTA UNA INIZIATIVA SI PRESENTA CON FATTI GIÀ CONCRETI. Il Sindaco di Nusco ha rilevato con la soddisfazione di un ex ministro dell’Industria la concretezza dell’operazione industriale. «Siamo in presenza di fatti che sono accaduti o stanno per accadere. Per la prima volta un’iniziativa è accompagnata dalla descrizione di fatti, non da un desiderio. Da un programma o una promessa. Abbiamo una terra bellissima, una bella realtà che come tale non solo idee ma lavoro. E l’iniziativa presentata oggi ne è la conferma, la risposta», ha commentato Ciriaco De Mita.

Asse Germania-Italia a Nusco per l’automotive con la newco SAI, presentata a Sant’Angelo dei Lombardi il 2 settembre

LO STABILIMENTO E LA PRODUZIONE. Il progetto industriale della S.A.I. Schlote Automotive Italia aprirà i battenti il 1 ottobre nell’area industriale di Nusco al posto della ex Auto Avio, di fronte alla Sirpress. L’azienda nata dalla joint venture fra la Sirpress, Schlote e Bohai Trimet eseguirà lavorazioni meccaniche sui getti pressofusi realizzati da Sirpress che confluiranno negli stabilimenti Magna PT a Bari per essere sottoposti ad assemblaggio e distribuzione alle principali case automobilistiche. Il piano quinquennale presentato ieri mattina all’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi prevede un investimento da 52 milioni di euro, l’assunzione di 150 persone fra tecnici e operai formati con stage in Italia e in Germania, una estensione produttiva di 40mila metri quadrati di cui 14mila coperti, 5 linee produttive automatizzate e una attesa di fatturato di 70 milioni di euro. I tre imprenditori che hanno annunciato l’operazione, Jürgen Schlote Presidente di Schlote, Luigi Mattina CEO di BOHAI TRIMET e Valerio Gruppioni Presidente di Sira Industrie, hanno sottolineato la portata strategica dell’investimento. «Questa eccezionale convergenza di investimenti italiani e stranieri di importante, rilevante sul piano tecnologico per l’automotive europeo, concorre ad alimentare l’apertura di una nuova stagione industriale del Mezzogiorno». Il sindaco d Nusco Ciriaco De Mita, che 9 anni fa ha invitato l’imprenditore bolognese Gruppioni a rilevare la ex Almec, ha elogiato la visione imprenditoriale alla base di questo progetto: «Gli imprenditori hanno quello che manca alla politica: la capacità di guardare al futuro. Apprezzo molto chi realizza processi e non arriva per chiedere condizioni per poter aprire». Per De Mita oggi è la forza degli imprenditori a farsi carico di sorreggere un’Europa provata dalla crisi innescata dall’emergenza. La società civile deve prepararsi alla modernità, tuttavia: «Oggi si avverte la necessità di arricchire la comunità di un tipo di scuola diverso, ovvero una scuola professionale per consentire di lavorare», ha spiegato, indicando il modello tecnologico della fabbrica moderna come una responsabilità sociale.

Valerio Gruppioni, presidente SIRA INDUSTRIE

LA FILIERA. Nel corso dell’incontro, moderato dal direttore del Quotidiano del Sud Roberto Napoletano, hanno contribuito a delineare i contorni di questa sfida industriale anche: Maurizio Marchesini, Vicepresidente di Confindustria con delega alle filiere e alle medie imprese; Stefano Duccesi console italiano per la Repubblica tedesca; Paolo Scudieri presidente dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e titolare di Adler Group; Paolo Praticò per conto di Invitalia. Con la joint venture internazionale, il leader del Gruppo Sira Valerio Gruppioni porta a compimento l’ambizioso programma di creazione del polo della pressofusione annunciato già nel 2011, quando arrivò in Irpinia per rilevare la ex Almec dalla procedura fallimentare. «S.A.I. è l’anello finale del polo della pressofusione, pensato per mettere al centro non solo macchinari ad alta tecnologia ma anche uomini e risorse del territorio», ha spiegato Gruppioni. Si completa il ciclo della pressofusione «con investimenti e sacrifici: da ottobre avremo anche al Sud un polo che fornisce il Meridione, esporta in Germania e in altri Paesi perché ha voglia di crescere. Sira Industrie qui si sente protagonista di una crescita e dello sviluppo e lavora bene con le persone che vogliono fare impresa». Il tedesco Schlote ha ringraziato i presenti e quanti hanno permesso la realizzazione dell’evento, ma anche i partner commerciali e il cliente Magna Pt: «Questo è un giorno molto importante, possiamo presentare questo straordinario progetto da realizzare insieme. La Schlote holding si occupa di componenti di precisione, la nostra visione è quella di perseguire il successo grazie alle tecnologie innovative». Schlote ha 7 siti produttivi, in Germania, Cina e Repubblica Ceca. «Diamo lavoro a mille e 500 persone e abbiamo una quota di mercato mondiale del 12 per cento».

A Nusco nasce la Newco Sai, l’eccellenza dell’automotive europea in Irpinia. Il tavolo a Sant’Angelo dei Lombardi con la tedesca Schote, la sino tedesca Bohai Trimet e l’italiana Sirpress

«A NUSCO UN ESEMPIO INDUSTRIALE DI COESIONE EUROPEA». Luigi Mattina, Ceo di Bohai Trimet e committente principale delle produzioni, ha presentato il gruppo cinese da 155mila impiegati globali, come il terzo produttore mondiale di veicoli elettrici, impegnato anche nella pressofusione meccanica. “Abbiamo individuato un nuovo cliente a Bari e di qui nel 2019 è nato il progetto di investire a Nusco, dove abbiamo preso un capannone e accorciato i tempi, e dove produrremo dal 1 ottobre prossimo circa 3mila pezzi a settimana, per arrivare a produrre fino a 4000 pezzi al giorno quando sarà a regime” ha spiegato. Poi è toccato alla politica industriale. Per il diplomatico Duccese l’operazione Sai in Campania fa da apripista ad una collaborazione industriale fra Italia e Germania tesa a rafforzare le politiche di coesione europea; mentre il numero due di Confindustria Maurizio Marchesini si è espresso da subito sulla opportunità di “Valorizzare il territorio e riconoscere le potenzialità, per costruire qui un distretto innovativo. Il mondo dell’automotive era già in transizione prima del Covid e la crisi avrà breve durata: bisogna pensare ad una nuova forma di globalizzazione basata sulla riduzione delle filiere. Bisogna scommettere dunque non solo sugli incentivi ma anche sul sostegno a una transizione tecnologica. La crisi ha dimostrato resistenza e capacità di cambiare, noi cercheremo di trasformare le filiere in partnership senza confini”. Critica rispetto all’operato del Governo, Confindustria chiede di uscire dalla fase emergenziale e pensare allo sviluppo: “La linea di credito europea è un prestito e avrà senso se mette in moto economia. Le infrastrutture sono necessarie al Sud e chiederemo una drastica riduzione della burocrazia; le imprese devono tornare protagoniste, e chiederemo un rilancio della transizione 4.0 perché questo è l’unico modo di produrre. Al Mezzogiorno serve una programmazione almeno quinquennale”.

Paolo Scudieri, presidente dell’Adler Group e dell’Anfia (la associazione che riunisce la filiera automobilistica nazionale)

PAOLO SCUDIERI, UOMO DELL’ANNO PER L’AUTOMOTIVE. Il Presidente dell’ANFIA, la Filiera automobilistica italiana, da anni sostiene che il futuro competitivo dell’auto richiede innovazione e ricerca proiettati verso il futuro. Se ad agosto è stato registrato un miglioramento per il comparto dell’automotive, che segna l’uscita dalla crisi determinata dall’emergenza sanitaria, l’orizzonte impone scelte coraggiose. «L’automotive è vivo e può migliorare la società civile, genera ricchezza e distribuisce sapere tramite la ricerca e lo sviluppo, i rapporti con università e scuole. Questo è un settore in piena trasformazione e l’intesa pubblico- privata deve fare la sua parte, perchè sta cambiando il paradigma e tutta la capacità del saper fare sa di poter cambiare in meglio», ha spiegato. «Per questo ci vuole coraggio in questo momento in cui il Sud rappresenta la chiave di volta: se ben rappresentato può attrarre capitali internazionali, dove c’è la disponibilità di luoghi pronti perché non più utilizzati, senza aggressioni di suolo. Ho proposto in Campania un albo dei siti industriali dismessi per la Brexit a disposizione di imprenditori, insieme ad aree con crisi complesse. ». Scudieri ha ringraziato Ciriaco De Mita: «Ci vogliono politici illuminati e una classe dirigente all’altezza, come con De Mita con cui lavoriamo da 4 anni al borgo 4.0 per realizzare il nuovo umanesimo. Faremo qui la sperimentazione dell’auto senza pilota, oltre a costruire la relazione fra imprese, ricerca e università, start up israeliane, competenze assolute, catene cortissime». Scudieri ha chiarito che il tempo dei marchi nobili e soli è finito. «Le imprese italiane devono però crescere di dimensione e diventare multinazionali con interessi internazionali, per esprimere il made in Italy ad un livello adeguato. Piccolo era bello, ora deve diventare grande. È il momento di acquisire, non di essere acquisiti, le istituzioni sono al nostro fianco, da Invitalia a Sace e a Cassa Depositi e Prestiti».


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