Covid-19, De Luca: la Campania ha dato l’allarme all’Italia sui rientri. Ora tamponi a tappeto in Sardegna

"L'APPELLO AI GIOVANI: DIFENDETE CON UN TAMPONE PREVENTIVO I VOSTRI CARI". Il Governatore della Campania lancia un appello alla responsabilità di fronte all'escalation del contagio in queste ore

“La Campania ha dato l’allarme all’Italia sui rientri, limitando il Covid-19 di ritorno. Ora il Ministero imponga tamponi a tappeto in Sardegna”. Così Vincenzo De Luca, commentando l’impennata dei contagi in Campania e in Italia.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca in conferenza stampa

“Il dato conseguente ai controlli di oggi – 138 positivi – conferma l’importanza e l’efficacia della decisione presa dalla Campania, prima regione in Italia, di fare controlli obbligatori a chi rientra da fuori regione”, ha dichiarato il Governatore. “A questo numero rilevante corrispondono, tuttavia, pochissimi ricoveri ospedalieri. La ragione di questo apparente paradosso – come spiegano i dirigenti del Cotugno – sta nel fatto che i positivi individuati sono in larghissima maggioranza ragazzi o giovani asintomatici”. Infatti, sui 138 di oggi, 133 sono risultati senza sintomi, segnala De Luca. “Dobbiamo dunque continuare con assoluto rigore in questo lavoro di ricerca e isolamento dei positivi, finchè non si esaurirà l’onda dei rientri, anche se questo comporta un enorme lavoro aggiuntivo – con rientri anticipati del personale – a carico del nostro sistema sanitario”. Secondo De Luca, senza l’attuale lavoro di tracciamento dei casi, l’impatto della nuova ondata sarebbe stata molto più devastante. “Immaginiamo quello che sarebbe successo, in termini di diffusione del contagio, se decine di giovani del tutto privi di sintomi, avessero potuto rientrare liberamente e circolare senza controllo sul nostro territorio”. Per questo, “rinnovo l’appello alla responsabilità massima, e a segnalarsi alle Asl in caso di rientro da fuori regione”. Infine, chiede l’aiuto del Governo. “Rinnovo l’appello al Ministero della Salute perché si avvii ad horas un programma nazionale di screening prima che i nostri concittadini rientrino dalla Sardegna”.

La sede che ospita il Ministero della Salute a Roma nel quartiere Eur

“IL COVID-19 È TORNATO, ORA UNA STRATEGIA DI CONTENIMENTO”. Il messaggio allarmato del Governatore Vincenzo De Luca a Governo e Regioni è chiaro: si deve correre ai ripari. In Italia un mese fa la situazione era ampiamente sotto controllo in tutte le regioni, ma non è più così. L’escalation in Europa è rimasta fuori dai confini fino a quando i turisti di ritorno l’hanno involontariamente riportata su un territorio dove nel frattempo si era ritrovata una relativa normalità. Ma i sacrifici fatti dagli italiani, dai campani, rischia dei venire vanificata. Solo nel Lazio in queste ore l’Unità di crisi capitolina ha annunciato 215 casi in un giorno, numeri mai raggiunti nemmeno durante il lockdown. Di qui l’allarme del Governatore Vincenzo De Luca, che invita i cittadini a sottoporsi al tampone.

«RIVEDERE LA MOBILITÀ TRA REGIONI». Nei giorni scorsi il Governatore è intervenuto preannunciando misure estreme. «A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità intraregionale», ha annunciato la scorsa settimana il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, commentando l’evoluzione del contagio in Italia e in Europa.

L’APPELLO AI GIOVANI: IL COVID-19 È TORNATO, DIFENDETE CON UN TAMPONE PREVENTIVO I VOSTRI CARI. A questo proposito Vincenzo De Luca lancia un messaggio di responsabilità ai giovani. «Rivolgo un appello pressante, in particolare ai giovani e a quanti hanno frequentato destinazioni a rischio, a evitare, al loro rientro, contatti diretti con familiari anziani, e a segnalarsi all’Asl di appartenenza».

Tamponi per la diagnosi del coronavirus

SCUOLA, ATTIVARE TERMOSCANNER ALL’INGRESSO. Il timore a breve riguarda l’impatto che potrà avere la ripresa della scuola. «Stiamo verificando inoltre con l’Unità di Crisi e con i responsabili della Pubblica Istruzione, di prevedere in vista della riapertura delle scuole, il controllo della temperatura corporea all’interno degli stessi istituti, ritenendo irrealistica la previsione nazionale del monitoraggio effettuato a casa. E’ in corso quindi un monitoraggio delle tipologie di classi e degli stessi istituti, sapendo che un alunno con febbre potrebbe avere un effetto a catena difficilmente gestibile». Per queste ragioni, ha concluso, «questa mattina ho avuto un colloquio con il commissario Arcuri relativo all’obiettivo di poter arrivare a breve, con le dotazioni necessarie, fino a diecimila tamponi al giorno».


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