Un Pd unito in Irpinia e Campania per il nuovo Mezzogiorno

La riflessione di Teresa Mele, componente della 'Conferenza delle Donne Democratiche della Campania', già assessore al Comune di Avellino, espressione di Area Dem ad Avellino e a Napoli. Intervento a poche ore dalla Direzione Regionale del Pd. E avverte: «Gli occhi degli cittadini e degli elettori sono su di voi»

Chiede «un Pd unito in Irpinia e Campania per costruire il Mezzogiorno dopo il covid» Teresa Mele in questa riflessione politica in vista della Direzione Regionale del suo partito. Componente della ‘Conferenza delle Donne Democratiche della Campania’, già assessore al Comune di Avellino, espressione di Area Dem ad Avellino e a Napoli, Teresa Mele auspica la scelta di candidati che «dovranno contribuire a scrivere con la fatica e le idee, soprattutto con la buona volontà e le proprie capacità il futuro della Campania dopo la pandemia», si legge nella sua riflessione. «Occorre scegliere uomini e donne coraggiosi, consapevoli delle responsabilità storiche e del gravoso compito che li attende». E avverte: «L’intero Partito Democratico in Campania con le sue scelte sarà giudicato dai suoi elettori, dai suoi amministratori locali, dagli iscritti». Di seguito il testo integrale.


Un Pd unito in Irpinia e Campania al fianco del governatore De Luca

di Teresa Mele | Pd – Conferenza Donne Democratiche della Campania – Già assessore al Comune di Avellino – Componente regionale di Area Democratica

Teresa Mele

La politica in questi mesi impone più che mai buona volontà, spirito di sacrificio e apertura al dialogo, visti i tempi che stiamo vivendo. La pandemia ha paralizzato le economie ovunque, peggiorando e condizioni di vita senza distinguere tra confini e latitudini, ma certo ha aggravato diseguaglianze, ha fatto crescere il divario, ha sottratto con il lavoro e i consumi anche tanti diritti. In questo scenario nel nostro Paese è il Mezzogiorno a pagare il prezzo più alto. Di fronte a difficoltà epocali e senza precedenti per le nostre generazioni, la responsabilità della politica a tutti i livelli, da Roma a Napoli ad Avellino, non ha precedenti se non si ritorna con la mente alla ricostruzione post bellica. La politica è chiamata a dare soluzioni e sarà giudicata dall’elettorato per ciò che saprà risolvere. Oggi candidarsi a qualunque carica pubblica richiede prima di ogni altra cosa coraggio, proprio per queste ragioni. Mettersi in gioco è in primo luogo un atto di generosità, ma impone competenze e la disponibilità a lavorare senza sosta per risollevare i territori dalla condizione profondamente recessiva in cui il virus ha precipitato tutti. C’è da individuare un modello di rilancio, ma per attuarlo occorrerà riscoprire il significato originario della nostra democrazia, quella che i Costituenti hanno ci hanno lasciato con tutto il portato di innovazione e lungimiranza tuttora evidenti alla prova dei fatti. 

Il Consiglio regionale della Campania

Non c’è futuro senza democrazia, perché dalle difficoltà non potrà uscire solo qualcuno, non potranno salvarsi in pochi. Siamo tutti noi cittadini a dovercela fare con i nostri figli e nipoti, con le generazioni che nasceranno nei prossimi mesi e anni. Personalmente, mi riconosco in un partito che questa responsabilità ce l’ha nel suo dna politico, il Partito Democratico. E come militante al suo interno di Area Democratica, ritengo inderogabile da sempre salvaguardare intatto il patrimonio degli originari valori costituzionali nel partito e nella società italiana, rinnovandolo come matrice del nostro futuro. Non mi è difficile ribadire che oggi il valore dell’unità e della cooperazione, del dialogo nella coesione, non ha prezzo. L’occasione della scadenza elettorale ci chiama ad una prova di responsabilità di fronte a queste importanti premesse. Dobbiamo scegliere tra noi le risorse migliori, sostenerle in un lavoro corale al quale dobbiamo contribuire tutti, sapendo che dovremo agire come una comunità, per costruire un Mezzogiorno all’altezza delle sue possibilità, moderno e dinamico, equo e innovativo, forte per l’Italia che deve diventare riferimento nell’Europa nel XXI secolo. 

Il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca. Sullo sfondo la Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio

In queste ore a Napoli la Direzione Regionale dovrà legittimare i candidati tra i quali l’elettorato sceglierà i suoi rappresentanti nel prossimo consiglio regionale. A Napoli si individueranno le nostre migliori risorse per la XI Legislatura Regionale, sotto la guida del Governatore rieletto Vincenzo De Luca. Dovranno contribuire a scrivere con la fatica e le idee, soprattutto con la buona volontà e le proprie capacità il futuro della Campania dopo la pandemia. Occorre scegliere uomini e donne coraggiosi, consapevoli delle responsabilità storiche e del gravoso compito che li attende. L’intero Partito Democratico in Campania con le sue scelte sarà giudicato dai suoi elettori, dai suoi amministratori locali, dagli iscritti. Ci sono attese importanti dopo i lunghi mesi di sofferenza imposti dalla pandemia all’intera società civile campana. In questo scenario, i candidati dovranno garantire all’elettorato etica della responsabilità, integrità e capacità, ma soprattutto la propria credibilità. Coerenza e appartenenza ad una storia e a un percorso sono requisiti imprescindibili. Il prossimo consiglio regionale dovrà lavorare per dare soluzioni e non per fare politica politicante, non per guadagnare una stelletta sul petto. In un Pd unito in Irpinia e Campania occorre un gruppo dirigente scevrò da ogni ambiguità, capace di poter rappresentare con la propria storia un percorso di continuità e coerenza nei valori democratici del nostro partito, sintesi della tradizione che nel ‘900 ha scritto con le regole la rinascita italiana dopo la guerra.


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