“Dal biodigestore di Chianche compost gratuito alle aziende”, Tropeano: sarà un’opportunità

Il presidente dell'Ente d'Ambito di Collina Liguorini replica alle accuse dei comitati di protesta e argomenta sulle criticità sollevate, invitando le cantine vinicole a cogliere l'opportunità di migliorare la qualità della coltivazione con un compost 100% biologico

Il Presidente dell'Ato Rifiuti, Valentino Tropeano, durante uno dei suoi incontri territoriali con i sindaci

“Dal biodigestore di Chianche compost gratuito alle aziende: sarà un valore aggiunto per cantine e vigneti”. La scelta di Chianche viene valutata come la migliore possibile dal presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, che considera l’impianto un’opportunità per l’intera provincia. Fornirà compost gratis a tutte le aziende agricole che conferiranno rifiuto organico, abbattendo i costi della tassazione e mettendo sul mercato il 100 per cento delle produzioni biologiche. Il presidente Valentino Tropeano invita piccoli produttori e grandi cantine a rivedere le posizioni e a valutare l’impatto positivo. “Grazie al conferimento nell’impianto, sarà prodotto compostaggio al 100% naturale che aiutera la filiera vitivinicola e ortofrutticola, qualificando le colture” ha spiegato Tropeano. “Così si eviterà di trasferire il compostaggio a Padova ma anche di acquistare fertilizzanti: il biodigestore è un valore aggiunto per cantine e vigneti” puntualizza.

Il rendering del biodigestore di Chianche

Tropeano contesta le criticità sollevate dai comitati, che da mesi tentano di bloccare la ubicazione dell’impianto di compostaggio a Chianche, nell’areale del Greco di Tufo Docg. “Si era messa in discussione la viabilità che collega Chianche attraverso Tufo, mentre ora è stata individuata la Statale 88 come via d’accesso. Ma anche la strada che conduce a Benevento ora viene contestata dal coordinatore del Comitato “no al biodigestore”, che sottolinea la presenza dei ciclisti. Chi protesta usa molti argomenti, dall’economia allo sviluppo, dall’ambiente al ciclo integrato dei rifiuti e dell’acqua”, osserva. “Si obietta che presso lo Stretto di Barba cadono le pietre, ma le argomentazioni non reggono”, afferma il presidente. “L’ubicazione dell’impianto è prevista a 170 metri dal fiume, al confine con l’area Pip; a oltre 70 metri dalla ferrovia e in un’area in abbandono e sequestrata, quindi, compatibile con i parametri indicati dalla legge regionale”. Inoltre, “il Comune di Chianche è ai margini dell’areale del Greco di Tufo, non tra i vigneti. E perchè si punta il dito contro ‘l’atto monocratico’ del sindaco Grillo quando è risaputo che nei Comuni inferiori a mille abitanti il sindaco non deve convocare la giunta?”. Per Valentino Tropeano, quindi, il progetto può proseguire.

Vigneti di Tufo

Tropeano contesta anche le accuse rivolte all’operato della commissione di valutazione. “L’Ato Rifiuti ha discusso della questione in tre sedute consiliari e la commissione di valutazione ha svolto il ruolo affidatogli adottando un metodo scientifico, non opinabile”. Alla manifestazione di interesse pubblicata dalla Regione Campania hanno risposto ben 6 Comuni della provincia; oltre a Chianche hanno presentato candidatura Torrioni, Montella, Sant’Andrea di Conza, Cairano e Savignano Irpino. “Perchè i produttori di vino non considerano la presenza di nuclei industriali nella vicina Altavilla e Tufo? Il biodigestore non può essere demonizzato senza una motivazione reale e tutte le preoccupazioni sollevate sono state superate. La produzione vinicola è un grande patrimonio, ma va migliorata. Chi teme che il biodigestore possa lavorare scarti diversi dallo sfalcio dei produttori, avrà la garanzia del controllo analogo sull’impianto, che avrà a sua volta un sistema anaerobico di fermentazione, con una colonnina di metano per l’alimentazione dei mezzi. Tutta la lavorazione avverrà in depressione e sarà affiancata da un laboratorio che ne analizzerà il compost da distribuire alle aziende. Parliamo di un impianto di compostaggio, non di un inceneritore” conclude. Dal biodigestore di Chianche compost gratuito alle aziende, dunque, nessun impatto negativo sui vigneti, compatibilità con il sistema viario, sono i punti su cui è arrivato il parere favorevole dell’Ato Rifiuti, per il quale la decisione è ormai presa.


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