La gestione rifiuti ad Avellino e Irpiniambiente saranno i due temi al centro del confronto convocato in queste ore dall’Ato dei Rifiuti, presieduto da Valentino Tropeano, Sindaco di Montefredane. Sono state chiamate le rappresentanze sindacali, il Presidente dell’ente Provincia, Domenico Biancardi, l’Amministratore Unico di Irpiniambiente Matteo Sperandeo, per affrontare nel merito due questioni.
La prima riguarda il riassetto del ciclo integrato ambientale in provincia di Avellino, alla luce e in attuazione della legge 14.2016. L’Ato Rifiuti avrebbe da tempo dovuto individuare il nuovo gestore, sulla base di un piano industriale e di una riprogrammazione dell’ambito, dopo la fase di transizione iniziata nel 2010 in attuazione della legge votata dal Parlamento nazionale alla fine del 2009. Si tratta di un capitolo delicatissimo a livello economico, sociale e industriale in Irpinia, per numero di addetti coinvolti, per l’impatto tariffario e finanziario: vale circa 70 milioni di euro la gestione ambientale in Irpinia. La seconda, ma particolarmente urgente alla luce di quanto sta accadendo, la crisi di Irpiniambiente, contestata dai dipendenti per il mancato pagamento degli stipendi e poi della quattordicesima, alle prese con difficoltà finanziarie spiegate dall’azienda per il mancato gettito da parte di alcuni Comuni definiti ‘morosi’. A complicare il quadro, la rescissione contrattuale subita dalla società interamente partecipata dall’ente di Palazzo Caracciolo, con pronunciamenti del Tar Campania e del Consiglio di Stato che hanno sancito la possibilità dei Comuni di affidare liberamente il servizio di igiene urbana, in attesa del riassetto gestionale da parte dell’Ato.
IL SINDACATO: CONTRO I COMUNI ‘MOROSI’, PRONTE AZIONI LEGALI DA IRPINIAMBIENTE. Gestione rifiuti ad Avellino e Irpiniambiente sono stati al centro della conferenza stampa tenuta il 17 luglio scorso presso la sede provinciale della Uil Avellino/Benevento, con la partecipazione di Micheie Caso (Uil Trasporti), Francesco Codella (CISL Trasporti), Cristiano Lanni e Nunzio Marotta (Ugl Trasporti), quindi Vincenzo Mango (Fiadel). I rappresentanti delle diverse sigle hanno parlato di un clima di ostilità diffuso contro l’azienda pubblica dei rifiuti e hanno riferito di azioni legali di Irpiniambiente per recuperare i crediti presso le amministrazioni comunali risultanti inadempienti. Il sindacato ha paventato l’ipotesi di una denuncia dell’azienda presso la Procura regionale della Corte dei Conti. Tra i temi toccati, quello del ricorso allo straordinario, imposto dalla carenza di personale pari a 70 unità. Il vero momento chiave per questa intricata vicenda arriverà all’Ato Rifiuti, dove finalmente si conosceranno le intenzioni dell’autorità responsabile a norma di legge di regolamentare il ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino. Il sindacato propende per un riaffidamento ad Irpiniambiente della gestione, ma l’Ato è composto dai 118 Comuni, tra i quali chi figura sia chi ha rescisso il contratto, sia chi oggi viene considerato moroso, sia chi sta valutando scelte alternative.
BIODIGESTORE A CHIANCHE. Sullo sfondo resta il tema del Biodigestore di Chianche, dopo il via libera a maggioranza venuto dal Consiglio dell’Ato, rispetto al quale si è registrata l’ennesima levata di scudi da parte del Comitato per il Greco di Tufo. Ormai incardinato verso la realizzazione, il progetto ha fatto capolino nella campagna elettorale per le regionali, dopo l’iniziativa a Chianche del Movimento Cinque Stelle di Valeria Ciarambino.
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