Camera di Commercio Irpinia Sannio, via libera dalla Consulta

La Corte Costituzionale ha stabilito la legittimità della norma alla base del DM 26 febbraio 2018 consentendo al decreto regionale del 30 dicembre 2019 di essere reso operativo con la nomina di consiglio e presidente

La Camera di Commercio Irpinia Sannio si farà. La Corte costituzionale si è pronunciata sulla questione di legittimità solevata dal Tar Lazio nel merito delle norme concernenti l’accorpamento delle Camere di commercio «in funzione della riduzione del relativo numero e delle sedi operative».

Interno della Camera di Commercio di Avellino in piazza Duomo

In sostanza, i giudici dell’Alta Corte hanno stabilito che la norma alla base del DM 26 febbraio 2018 è costituzionale. La prima udienza pubblica fissata per il giorno 8 aprile 2020 era stata aggiornata a causa dell’emergenza sanitaria che ha investito il Paese.  Il pronunciamento della Consulta ora consente alla Regione Campania di procedere con il decreto con cui autorizzare la fusione degli enti di Avellino e Benevento. Il Presidente della Giunta Regionale della Campania con (Decreto Presidente Giunta n. 194 del 31.12.2019) aveva sospeso a distanza di 24 ore il provvedimento n. 193 del 30.12.2019 con cui si autorizzava la fusione degli enti di Avellino e Benevento, proprio nell’attesa dell’esame della legge programmato innanzi ai giudici costituzionali.

Il Palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale della Repubblica italiana e fino agli anni ’30 del ministero delle Colonie, progettato dall’architetto fiorentino Ferdinando Fuga (1732). Piazza del Quirinale, Roma.

Con la fusione si creerà un consiglio risultante dai due enti camerali attuali articolati su 33 componenti, che nella prima seduta di insediamento dovranno poi eleggere un presidente.

Il Governatore della Campania De Luca

Il decreto emanato da Vincenzo De Luca il 30 dicembre congelato fino a ieri, ridisegnava il Consiglio della Camera di Commercio Irpinia-Sannio. La nuova assemblea, salvo ulteriori modifiche, sarà composta per 6 seggi dal settore Agricoltura; per 6 seggi dal Commercio; per 5 seggi dall’Industria; per 3 dall’Artigianato; per 2 dal Turismo. Un seggio ciascuno alle categorie: Trasporti e Credito/Assicurazioni; Cooperative e Comparti diversi. Infine, altri 4 seggi ai Servizi alle Imprese e 3 ripartiti tra Sindacati, Professionisti e Consumatori. Di seguito i documenti riepilogativi scaricabili


Dossier

Scarica i documenti allegati al Decreto: SEGGI | SETTORI | PICCOLE IMPRESE | SINDACATI ASSOCIAZIONI


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