“Ariano fuori dal Decreto Rilancio”, Filomena Gambacorta: beffata la città

L'ex assessore e consigliere comunale Filomena Gambacorta contesta l'esclusione della sua città dai provvedimenti di aiuti economici e fiscali varati dal Governo e dalla Regione e rilancia l'urgenza di interventi immediati sull'economia locale

Ariano Irpino

“Ariano fuori del Decreto Rilancio e dalle misure ad hoc della Regione è una beffa”, osserva l’ex assessore omunale Filomena Gambacorta. “Non rientrando nell’elenco dei Comuni in emergenza per la zona rossa,  non so come il Ministero dello Sviluppo Economico possa concedere la zona franca urbana al nostro Comune”. Così Filomena Gambacorta, che rivendica l’attenzione anche da parte della Regione Campania dopo i 40 giorni di chiusura dei confini cittadini. Ad oggi, alla vigilia delle riaperture delle attività commerciali e in pieno screening sanitario della popolazione arianese, esercenti e imprenditori non sono riusciti ad ottenere uno sgravio sulla tassazione comunale, nè hanno incassato i fondi garantiti dal Governo. “Non ci sono proroghe sulle scadenze previste per Ariano, che essendo stata dichiarata zona rossa dalla Regione, avrebbe avuto diritto ad una corsia preferenziale o ad una politica di aiuti differente” continua.

Filomena Gambacorta

Il Decreto Rilancio del Governo non contempla Ariano nell’articolo 121, nè la città è stata segnalata dalla Regione Campania. “Il Governatore ha previsto misure di sostegno per le filiere e per le attività maggiormente danneggiate, ma non ha tenuto conto della zona rossa di Ariano. Capisco che è stata data la precedenza alle zone più popolose, ma noi non possiamo attendere il pronunciamento del Mise rispetto alla zona franca urbana, che prevede tempi molto lunghi”. L’ex consigliera comunale segnala una posizione di svantaggio economico nel contesto delle Aree Interne già palese prima dello scoppio della pandemia, che non può essere sfuggita ai vari livelli istituzionali. “La Regione non ha stanziato nemmeno 1 euro per Ariano, che dopo 40 giorni di isolamento si trova a fronteggiare una gravissima crisi economica e sociale, oltre che la gestione dei casi positivi sul territorio” denuncia Gambacorta. “Oggi possiamo affermare che l’emergenza sanitaria è sotto controllo, anche se non conosciamo ancora i termini dell’indagine epidemiologica predisposta dalla Regione. L’esito dei tamponi in alcuni casi è stato comunicato con netto ritardo agli interessati, mentre il test sierologico con prelievo del sangue dovrebbe accertare l’immunità di gregge, ma non sappiamo se è su base volontaria oppure no. Intanto in vista delle riaperture delle attività commerciali, molti rinunciano a rialzare le saracinesche: per gli affitti il credito del 60% sarà utilizzabile solo per il prossimo anno, i contributi si dovranno pagare regolarmente e la burocrazia ha paralizzato anche le procedure avviate dai cittadini per richiedere gli aiuti previsti, perchè gli uffici sono stati chiusi”. Tutt’altro percorso è quello seguito dal Commissario prefettizio Silvana D’Agostino, che ha formalizzato la richiesta di attivazione della zona franca urbana per Ariano. “Si tratta di una procedura complessa, che nei casi precedenti ha richiesto fino a 4 anni per l’approvazione. E’ chiaro che rappresenta una prospettiva più che positiva per la città, con lo sgravio totale di tutti i contributi e dei costi per le attività professionali e produttive, e che potrebbe garantire la svolta, ma resto scettica rispetto ai tempi. Fra 4 anni molti negozi avranno già chiuso. Gli operai attendono la cassa integrazione e molti imprenditori non sono riusciti ad ottenere il fondo da 25 mila euro garantito alle imprese. Gli unici sostegni di cui hanno beneficiato i cittadini sono stati i buoni spesa alle famiglie, ma si faccia presto perchè serve liquidità” conclude.


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