Domani 15 maggio si presenta l’indagine della Cgil sul Lavoro smart in italia. Titolo dell’iniziativa è, appunto, «Quando lavorare da casa è…Smart». Il sindacato nazionale ha elaborato un primo approfondimento sullo smart working in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio. Sarà presentata domani in una conferenza stampa a cui parteciperanno il segretario generale Maurizio Landini, l’Area Politiche di genere della Cgil con la sua responsabile Susanna Camusso ed Esmeralda Rizzi, con Simona Marchi della Fondazione Di Vittorio.

L’appuntamento alle ore 13 sarà trasmesso in diretta sulla nuova piattaforma della Cgil, Collettiva. L’indagine, prima nel panorama nazionale a raccontare lo smart working dal punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici, è stata realizzata attraverso un questionario diffuso online che durante i giorni del lockdown ha sondato modalità, condizioni, percezioni dell’improvviso accesso al lavoro da remoto. Si tratta di «un’occasione per approfondire una tematica diventata, nostro malgrado, di stringente attualità a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus», spiega Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino. «Il lavoro smart in Italia, lo smart working, quando possibile è uno strumento a servizio dei lavoratori che consente di svolgere le mansioni in sicurezza».

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