Soldi a lavoratori e famiglie dallo Stato: indennità a maggio

BENEFICIARI AUTONOMI, COCOCO, STAGIONALI ALBERGHIERI, LAVORATORI AGRICOLI, PROFESSIONISTI. Il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto Rilancio da 55 miliardi, di cui 26,5 destinato a chi lavora. Tutte le misure

Palazzo Chigi, sede del Governo Italiano

Stanziati 25,6 miliardi di euro per far arrivare soldi a lavoratori e famiglie dallo Stato attraverso bonus, indennità e reddito di emergenza a maggio. Per professionisti, autonomi e altre categorie arriverà anche la mensilità di aprile, in prosecuzione dei 600 euro percepiti a marzo, come vedremo più avanti.

Il Premier Giuseppe Conte. Conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri che ha dato via libera al Decreto Rilancio

DECRETO DA 55 MILIARDI, 25,6 PER DARE SOLDI A LAVORATORI E FAMIGLIE DALLO STATO. Il «Decreto Rilancio» approvato dal Consiglio dei Ministri per un importo di 55 miliardi destinati a famiglie e imprese, concentra 25,6 miliardi per i lavoratori, 15 per le aziende, 3,25 miliardi alla Sanità, 1,4 miliardi all’Università e alla Ricerca, 2 miliardi per il Turismo, con un taglio pari a 4 miliardi sulle tasse. Stabilisce il blocco dei licenziamenti per 5 mesi e introduce il REM, Reddito di Emergenza, velocizzando il pagamento della Cig con primo assegno direttamente dall’Inps. Sono previsti bonus vacanze fino a 500 euro per le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Alberghi e stabilimenti balneari non pagheranno la prima rata dell’Imu, mentre ristoranti e bar saranno esentati dalla Tosap occupando il suolo pubblico all’esterno con i tavolini.

BONUS, INDENNITÀ E REDDITO DI EMERGENZA. Soldi a lavoratori e famiglie dallo Stato attraverso indennità, reddito di emergenza e i nuovi bonus ad autonomi e professionisti iscritti alle gestioni separate Inps. Arriveranno automaticamente a chi ne ha già beneficiato. Ma ci sono altri lavoratori che prenderanno assegni e indennità per la prima volta. Di seguito tutti i diversi tipi di indennità di sostegno al reddito ricompresi nel Decreto Rilancio, compreso il Reddito di Emergenza.


Liberi professionisti

Ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020. Ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro.


Cococo

Ai lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, aventi specifici requisiti, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro.


Autonomi

Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell’indennità pari a 600 euro viene erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020.


Stagionali

Ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell’indennità pari a 600 euro viene erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020. La medesima indennità è riconosciuta ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nei medesimi settori a determinate condizioni.


Settore agricolo

Ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità di cui all’articolo 30 del decreto-legge 18 marzo del 2020, n. 18, pari a 600 euro, è erogata per il mese di aprile 2020 un’indennità di importo pari a 500 euro.


Dipendenti

È riconosciuta un’indennità per i mesi di aprile e maggio, pari a 600 euro per ciascun mese, a individuati lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, sempre che non siano titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente e non siano titolari di pensione.


Spettacolo

Ai lavoratori iscritti al FPLS (Fondo lavoratori dello spettacolo) aventi determinati requisiti è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020, sempre che non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della norma.

Tutte le indennità descritte in precedenza non concorrono alla formazione del reddito e sono erogate dall’INPS in unica soluzione, rispettando un determinato limite di spesa complessivo.


Professionisti

Si riconosce anche per i mesi di aprile e maggio 2020 l’indennità di 600 euro riconosciuta nel mese di marzo per il sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria;


Reddito Emergenza

Per il mese di maggio si introduce il “reddito di emergenza”, destinato al sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, individuati secondo specifici requisiti di compatibilità e incompatibilità. Il Rem sarà erogato dall’INPS in due quote ciascuna pari all’ammontare di 400 euro. Le domande per il Rem devono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020Possono accedere al reddito di emergenza i nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della domanda, dei seguenti requisiti: residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio; un valore del reddito familiare, nel mese precedente la richiesta del beneficio e in ciascuna mensilità che precede le erogazioni successive, inferiore ad una soglia pari all’ammontare del beneficio del Rem stesso; valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000; valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore ad euro 15.000INCOMPATIBILITÀ. Il reddito di emergenza non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito il bonus di 600 euro previsto dal D.L. n. 18/2020 (cd. “Decreto Cura Italia”), ovvero del “reddito di ultima istanza” per i professionisti. Per i soggetti percettori del Reddito di Cittadinanza, il Rem può essere richiesto ad integrazione della somma goduta per un importo tale per cui il cumulo dei due benefici sia pari al Reddito emergenza stesso. Il Rem, inoltre, non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano al momento della domanda in una delle seguenti condizioni ovvero essere: titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità; titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore al reddito di emergenza stesso; percettori di reddito di cittadinanza. Non solo soldi a lavoratori e famiglie dallo Stato, ma anche a chi si ritrova al di fuori del mondo del lavoro e non percepisce sussidi.


Lavoratori sportivi

Per i mesi di aprile e maggio 2020, si introduce un’indennità pari a 600 euro in favore dei lavoratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione, riconosciuta dalla società Sport e Salute S.p.a., nel limite massimo di 200 milioni di euro per l’anno 2020. L’indennità non concorre alla formazione del reddito e non è riconosciuto ai percettori di altro reddito da lavoro e del reddito di cittadinanza. Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell’indennità ex articolo 96 del decreto-legge n. 18 del 2020, la medesima indennità pari a 600 euro è erogata, senza necessità di ulteriore domanda, anche per i mesi di aprile e maggio 2020. E’ stabilita poi la possibilità, per i lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti con retribuzione annua lorda non superiore a 50.000, di accedere al trattamento di integrazione salariale di cui all’articolo 22 del decreto-legge n. 18 del 2020, limitatamente ad un periodo massimo di 9 settimane;


Lavoratori domestici

Si riconosce un’indennità, pari a 500 euro mensili, per i mesi di aprile e maggio 2020, in favore dei lavoratori domestici che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, a condizione che non siano conviventi col datore di lavoro. L’indennità non è cumulabile con altre riconosciute per COVID-19 e non spetta ai percettori del reddito di emergenza (REM) o ai percettori del reddito di cittadinanza a determinate condizioni, ai titolari di pensione, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e ai titolari di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico.



DECRETO RILANCIO: LA CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI DOPO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI. A Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri dopo l’approvazione del #DecretoRilancio. Con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte hanno partecipato e sono intervenuti i Ministri: Roberto Gualtieri (Economia e Finanze), Roberto Speranza (Salute), Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico), Teresa Bellanova (Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Di soldi a lavoratori e famiglie dallo Stato si è parlato diffusamente nel corso dell’incontro con i giornalisti.


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