“Sbloccare infrastrutture e banda larga al Sud”, Iapicca: vitale per l’Italia

IL MEZZOGIORNO DOPO IL COVID-19, INTERVISTA AL RAPPRESENTANTE DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE DI CONFINDUSTRIA. L'imprenditore anticipa il tema che affronterà intervenendo a distanza alla lectio di Fabrizio Barca, coordinatore del Forum "Disuguaglianze e diversità" su "Le aree marginalizzate nella costruzione di un paese meno diseguale", promossa dal Master Arìnt del Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli

“Sbloccare infrastrutture e banda larga”. Spingere sul completamento delle infrastrutture viarie e digitali per creare occasioni di sviluppo e valorizzazione delle risorse, tali da trattenere giovani e famiglie ma anche attrarre nuovi residenti nelle aree interne. Questo il paradigma preannunciato dal rappresentante delle Piccole e medie Imprese dell’Unione degli Industriali di Avellino Massimo Iapicca, che questa mattina interverrà alla lectio di Fabrizio Barca, ospite del Master Arìnt della Federico II di Napoli. “Le aree marginalizzate nella costruzione di un paese meno diseguale” è il tema che sarà affrontato da uno dei padri della Strategia Nazionale per le Aree Interne, che torna a confrontarsi con l’Irpinia e con la Campania interna in qualità di coordinatore nazionale del Forum “Disuguaglianze e diversità“. All’incontro, promosso dal Master Architettura e Progetto per le Aree Interne e per i Piccoli Paesi in condivisione con il Dottorato di Ricerca in Architettura del DiARC, parteciperanno esponenti accademici del progetto, fra cui Carlo Gasparini, Adelina Picone, Fabio Mangone, Michelangelo Russo e Francesco Escalona, ma anche la presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio, il presidente del forum regionale dei giovani Giuseppe Caruso, il delegato regionale per le Aree Interne Francesco Todisco e il rappresentante delle Piccole e Medie Imprese di Confindustria Avellino, l’imprenditore Iapicca.

App e Industria 4.0
La digitalizzazione dei processi industriali appare inarrestabile in ogni settore, dalla fabbrica alla pubblica amministrazione

“La forte contrapposizione fra le aree urbane e le aree interne è segnata da un progressivo abbandono dei piccoli paesi, e su questo che bisogna ragionare per adottare politiche in grado di ribaltare gli andamenti” ha sottolineato l’imprenditore. “Le aree interne se ben organizzate possono davvero rappresentare una guida e un traino per le aree urbane e la ri-costruzione del tessuto imprenditoriale ma anche urbanistica, giocano un ruolo importante. E’ necessario ripensare gli spazi creando le condizioni per valorizzare il patrimonio naturale, culturale e artistico e in questi mesi di lockdown sono emersi i limiti reali e drammatici con cui si scontra la nostra posizione geografica di marginalità: gli studenti sono stati penalizzati nello studio o hanno dovuto moltiplicare gli sforzi perchè la banda ultralarga non è una infrastruttura consolidata” argomenta Iapicca.

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Le infrastrutture viarie in cantiere si presentano determinanti per accorciare le distanze e abbattere i muri dell’isolamento. Dalla Lioni- Grottaminarda all’alta capacità ferroviaria Napoli- Bari, Massimo Iapicca spinge sul completamento delle grandi opere, deputate a costruire in provincia di Avellino uno snodo di traffici commerciali tanto trasversale sui due mari, come trampolino di lancio alla piattaforma del Mediterraneo; quanto sulla traiettoria verticale, che guarda al Corridoio ottavo e al cuore dell’Europa. “Non dobbiamo inventarci niente: bisogna solo spingere sul completamento delle opere, dove prioritaria sarà la stazione Hirpinia che consentirà una crescita complessiva del tessuto economico e produttivo. La possibilità di accelerare e movimentare il circolo delle merci offerta dalle infrastrutture viarie deve essere accompagnato necessariamente da quel processo di ammodernamento richiesto proprio dal protocollo di Industria 4.0, che introduce l’alta tecnologia fra le specializzazioni dei macchinari e necessita della banda ultra larga. Per rilanciare gli investimenti ci servono strade e internet veloci” conclude.


Il forum

Obiettivo del Forum Disuguaglianze e Diversità è disegnare politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze, aumentino la giustizia sociale e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona (diversità), e costruire consenso e impegno su di esse.
Grazie all’alleanza fra cittadini organizzati e ricerca (un think tank assolutamente originale), ragioni e sentimenti presenti in una moltitudine di pratiche possono aiutare a trasformare paura e rabbia nell’avanzamento verso una società più giusta.


Fabrizio Barca
il profilo

Fabrizio Barca, statistico ed economista, è oggi coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità. E’ stato dirigente di ricerca in Banca d’Italia, responsabile delle previsioni macroeconomiche, di indagini sulle imprese e di progetti di studio sugli assetti proprietari delle imprese e Capo Dipartimento della politica pubblica per lo sviluppo nel Ministero Economia e Finanze. Come presidente del Comitato OCSE per le politiche territoriali e advisor della Commissione Europea, ha coordinato amministratori pubblici e studiosi nel disegno di un metodo nuovo di intervento per i territori in ritardo di sviluppo: il “place-based approach”. Questa esperienza lo ha condotto a diventare Ministro per la Coesione territoriale nel Governo Monti di emergenza nazionale 2011-2013. Ha avanzato una proposta di riforma dell’organizzazione dei partiti: “Luoghi ideali”. Ha insegnato in Università italiane e francesi ed è autore di molti saggi e volumi fra cui: Some Views on US Corporate Governance, Columbia Business Law Review, 1998; Il Capitalismo italiano. Storia di un compromesso senza riforme, Donzelli, 1999; The Case for Regional Development Intervention. Place-Based versus Place-Neutral Approaches, Journal of Regional Science, 2012 (con P. McCann e A. Rodriguez-Pose); La Traversata. Una nuova idea di partito e di governo, Feltrinelli, 2013; Cambiare rotta. Più giustizia sociale per il rilancio dell’Italia (Laterza 2019).


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