«Includere le nuove partite Iva nei contributi regionali», appello da Avellino

L'appello di un giovane professionista attivo dal 23 febbraio: «Ho investito con fondi miei nell'attività, ma ora non ho la possibilità di un aiuto»

«Includere le nuove partite Iva ne contributi regionali». L’appello arriva da Avellino ed firmato da P.V., un lavoratore autonomo di 23 anni. «Il presidente De Luca esclude dal piano le nuove partite iva, quelle che si sono iscritte di recente, che ad inizio anno hanno investito per poter avviare un’attività o una professione», scrive un giovane professionista ai media locali avellinesi.

Gli uffici della Regione Campania ad Avellino

«Non sarebbe stato più consono abbassare di qualche migliaio di euro la soglia di ingresso e far rientrare le partite iva attive alla data del 23 febbraio come ha fatto il governo?». E spiega: «Una nuova partita iva, istituita prima dell’avvento del Covid-19, anche se ha investito dei soldi per poter aprire e cominciare da 0, oggi non ha diritto ai 2000/1000€ garantiti agli altri. La mia testimonianza è quella di un ragazzo di 23 anni, che a inizio gennaio, si è dovuto far prestare dei soldi per poter aprire uno studio tecnico. Il prestito non avrei potuto farlo, perché garanzie non ne avevo». Di qui l’appello: includere le nuove partite Iva nei contributi. «Oggi mi ritrovo con migliaia di euro spesi, uno studio che a causa del virus non mi ha portato profitti, e già dopo 4 mesi dall’apertura della partita iva, non so se sarò in grado di riaprire, visto i danni e gli aiuti inesistenti. Forse sarebbe stato meglio restare a casa e richiedere il reddito di cittadinanza no? Come faccio a richiedere un prestito, seppur con garanzie dello stato, se tra 15 giorni non so se potrò lavorare e se potrò pagarlo?».


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