“Unire l’Irpinia per la Fase 2”, De Luca: raccordo istituzionale

"REGOLE CONDIVISE E COESIONE PER CONTENERE IL CORONAVIRUS ANCHE CON LA RIAPERTURA DI FABBRICHE E UFFICI". Dall'esponente campano del Pd un monito alla coesione alla vigilia della uscita dal lockdown annunciata per maggio

Enzo De Luca

“Dopo la prima fase calda dell’emergenza è tempo di unire l’Irpinia per la Fase 2, quella della ricostruzione di una società aperta e sicura”. Così Enzo De Luca, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico, alla vigilia della svolta nell’emergenza sanitaria, con l’inizio di una progressiva riapertura delle attività produttive, ad un oltre un mese dal lockdown. “È necessario un  raccordo istituzionale per evitare confusione ed errori drammatici”, spiega. La preoccupazione espressa dall’esponente dei Dem “va oltre lo steccato politico o di partito”, precisa. “Dopo settimane di misure straordinarie per il contenimento del coronavirus, con la chiusura necessaria di fabbriche, uffici, scuole e negozi, non si può rischiare di sprecare i risultati ottenuti con sacrifici per tutti pesantissimi e drammatici, per altri indicibili e tragici”. De Luca entra nel merito della questione. “Si sta ricacciando indietro il virus, non dobbiamo rischiare di farlo tornare, ma per questo c’è bisogno di procedere con unità”, avverte. “In Campania l’epidemia ha colpito famiglie, provocando dolorosi lutti, ma è stata arginata, se guardiamo ai numeri di altre regioni. Determinanti ad evitare conseguenze di proporzioni ben peggiori sono stati il rigore nello stabilire e fare rispettare le regole, l’intervento sul sistema sanitario e ospedaliero, con l’eccellenza del Cotugno riconosciuta come un simbolo di efficienza e impeccabile modello per l’Italia, la capacità di assumere con tempestività anche decisioni difficili, impopolari: ora si entra in una nuova dimensione del contenimento, avendo interrotto la diffusione esponenziale”.

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

“UNIRE L’IRPINIA NELLA FASE 2”. La società campana, come quella d’Irpinia, si preparano ad un cambiamento. “È arrivato il tempo di predisporsi al rientro al lavoro, nelle fabbriche e negli uffici, ma non quello di abbandonare le regole fondamentali per limitare il contagio. Per questo salto di qualità del contenimento, in attesa che il vaccino restituisca a ciascuno lo stile di vita abituale, occorre accompagnare la nuova fase in un contesto di certezze, di sicurezze, stabilendo un clima di fiducia tra la gente”. Per il dirigente del Pd vitale è definire un quadro agibile per il nuovo scenario a partire dal monitoraggio. “Le istituzioni devono incontrarsi, ciascuna con la propria funzione, per aiutare i cittadini a tornare serenamente in comunità sgombrando ik campo da equivoci e dubbi”. Di qui, De Luca avverte un’esigenza di raccordo. “La Regione Campania attraverso le Asl sta promuovendo una vasta potenziata attività di screening integrati con test sierologici e con tamponi nelle diverse fasi di applicazione, implementando la rete dei laboratori, con l’obiettivo di scandagliare il territorio alla ricerca di riserve nascoste, asintomatiche, del Covid-19: a questo obiettivo devono cooperare tutte le istituzioni interessate, convergendo nel disegno di unire le conoscenze con le forze”. Per De Luca “è importante non solo testare e analizzare, ma ricondurre scientificamente i dati nell’alveo di un unico centro di analisi ed elaborazione statistica”. Il momento richiede responsabilità, sottolinea, “ma anche appropriatezza, adoperando un termine fondamentale nel campo medico e sanitario”. Per questo, “sindaci, medici, operatori e rappresentanze delle categorie, tutti finora protagonisti nel dare un contributo prezioso per le popolazioni provate dall’emergenza, possono fare molto, per consentire all’autorità sanitaria di stabilire le condizioni di agibilità e sicurezza per una ripresa economica e produttiva, in un territorio dove troppi soffrono per le conseguenze sociali del virus”. In questo quadro, aggiunge, “va adeguatamente sostenuto da tutte le istituzioni lo sforzo di Prefetture e parti sociali nel concordare le regole per la sicurezza di chi tornerà nei luoghi di lavoro”, a tutela della vita e della salute dei lavoratori, delle famiglie e dell’intera comunità”.

Robero Speranza, Ministro della Salute

TEST SIEROLOGICI, ARRIVA IL PROTOCOLLO NAZIONALE: “FONDAMENTALE UNITARIETÀ DEI DATI”. In conclusione, per Enzo De Luca è arrivato il momento di stabilire sul territorio una sinergia tra istituzioni, enti locali, parti sociali, rappresentanze di ogni categoria ed enti locali, alla vigilia del “Piano Nazionale per i test sierologici da realizzare nelle strutture della sanità pubblica”, atteso a giorni dal Ministero. “Mentre la Regione Campania ha già fatto sapere che si raccorderà a questo Piano, è importante che tutti facciano lo stesso, contribuendo a determinare nella semplificazione la massima efficacia alle attività di monitoraggio e controllo”.


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