Salgono i prezzi per l’emergenza coronavirus, appello per un osservatorio

Lettera aperta di quattro giovani irpini. Ernesto Di Mauro, Luigi Petruzzo, Nicholas Ferrante e Stefano Carluccio scrivono ai vertici della Regione Campania, della Provincia e del Comune di Avellino anche per la istituzione di bonus a copertura dell'affitto degli studenti fuori sede ora costretti a casa

La spesa delle famiglie durante l'emergenza coronavirus garantita nei limiti delle norme sul distanziamento sociale

Salgono i prezzi per l’emergenza coronavirus in Irpinia, in Campania e nel Paese. Il fenomeno non riguarda tutte le reti di distribuzione o tutti i singoli esercenti, ma viene denunciato da più parti. Secondo quattro giovani del territorio, Ernesto Di Mauro, Luigi Petruzzo, Nicholas Ferrante e Stefano Carluccio, occorre istituire un osservatorio pubblico dei prezzi di tutti i beni oggi posti in commercio. Se è vero che valgono le leggi di mercato, osservano, è anche vero che oggi chi continua a restare aperto lo fa in deroga alle norme che impongono la chiusura a tutti, quindi al di fuoco di un contesto di mercato. «Chiediamo l’Istituzione di un Osservatorio regionale per vigilare e controllare tempestivamente il fenomeno del caroprezzi, che negli ultimi giorni è esploso rendendo ancora più difficile la vita di moltissime famiglie», si legge in una lettera aperta rivolta al Governatore della Campania, al Presidente della Provincia e al Sindaco di Avellino, Domenico Biancardi e Gianluca Festa. «Lo chiediamo consapevoli del suo impegno e della sua vicinanza a favore della parte più fragile della popolazione, quella che durante questa emergenza soffrirà di più». Secondo i quattro firmatari, «alleviare il bilancio familiare con una misura del genere permetterà alle famiglie di avere più liquidità e di poter resistere più a lungo ad una crisi che non si prospetta passeggera».

Salgono i prezzi per l’emergenza coronavirus, appello per un osservatorio

STUDENTI FUORI SEDE, IL PROBLEMA DEL FITTO. «In questi giorni di grave emergenza per l’Irpinia e per l’Italia tutta, in cui si aspetta con un misto di ansia e di speranza il bollettino della Protezione Civile delle 18, non possiamo preoccuparci solamente dei morti e dei contagi in crescita mentre c’è un Paese che rischia la bancarotta», scrivono. «All’interno di un contesto economico sempre più drammatico per il nostro Paese il Decreto Cura Italia non risolve tutti i problemi ma rimanda solamente di qualche settimana la loro soluzione». I quattro segnalano che «molte, tra l’altro, sono state le fasce di popolazione dimenticate e le questioni che non sono state affrontate». Tra queste segnalano il problema degli studenti che pagano gli affitti per frequentare l’università. «Molti, infatti, sono i giovani irpini fuorisede, in Campania o nel resto d’Italia». Per questo, «considerando la situazione attuale e vista l’impossibilità di recarsi presso il domicilio abitato durante l’anno accademico, chiediamo al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al Presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, e al Sindaco di Avellino, Gianluca Festa, di istituire un bonus che consenta di coprire i canoni di locazione agli studenti universitari campani, fuori regione e non, che sono dovuti rientrare nei comuni di residenza».

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