Medici di base in prima linea ad Ariano contro il Covid-19. Cardinale: tra la gente e senza protezione

«LA NOSTRA MISSIONE POSSIBILE: IN CAMPO H24 PER CONTENERE IL CORONAVIRUS». I medici di medicina generale quantificano in 370 il numero dei possibili contagi. "Abbiamo l'obbligo di rispondere a tutti, ma il nostro ruolo di "filtro" non è secondario in questa partita e non abbiamo strumenti di supporto come laboratori analisi e diagnostica, ma facciamo riferimento al buon senso, alle conoscenze e all'esperienza"

I medici di base in prima linea ad Ariano. “Esposti e senza protezione. Siamo il primo punto di riferimento per l’utenza, ma ancora oggi non abbiamo i presidi medici per svolgere al meglio e in sicurezza il nostro lavoro”. Così Fulvio Cardinale, medico di base di Ariano e Savignano Irpino, impegnato in prima linea per fronteggiare le innumerevoli richieste di consulto che arrivano dai suoi pazienti, e in un clima di grandissima tensione. Le disposizioni imposte dalla Regione Campania e dal Governatore De Luca che blindano la città di Ariano Irpino per frenare l’impennata di contagi da Coronavirus hanno esposto i medici di base, impegnati a moltiplicare gli forzi per garantire l’isolamento dei cittadini e rispondere alle richieste dei pazienti ordinari e quindi dell’ordinaria attività portata avanti.

Fulvio Cardinale medico di base ad Ariano Irpino e Savignano Irpino

«UN LAVORO TRA LA GENTE CHE SOFFRE, LONTANO DAI RIFLETTORI». “Portiamo avanti il nostro impegno con zelo, professionalità e dedizione assoluta” spiega il dottor Cardinale: siamo impegnati in maniera oscura perchè il nostro ruolo non è alla ribalta ma è determinante, perchè siamo in prima linea con la popolazione. Il nostro contatto diretto non è solo di natura verbale ed epistolare, ma anche fisica. Siamo stati a contatto anche con persone che si sono ammalate perchè non potevamo esimerci dal verificare i casi e fare diagnosi. Alcuni medici si sono ammalati e questo ha penalizzato l’intera classe medica, che ha redistribuito il carico di lavoro: in questo momento lavoriamo su prenotazioni e grazie alla tecnologia, con consultazioni telefoniche a distanza”. Mentre il telefono continua a squillare, il dottor Cardinale confessa di avere ampliato gli orari di lavoro, garantendo flessibilità e disponibilità a tutti i pazienti, sia presso lo studio di Ariano che quello di Savignano Irpino.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, il dr. Franco Sellitto

«FUORI DALL’OSPEDALE, MA TRA LA GENTE H24». Il dottor Fulvio Cardinale ricorda che un medico di medicina generale non ha orari nel suo dovere. “Il nostro ruolo non ha avuto lo stesso riconoscimento di quello degli anestesisti e dei medici impegnati in corsia, nè dai cronisti tantomeno dalla classe politica e istituzionale, ma svolgiamo una funzione determinante in questa grave emergenza e siamo costretti a lavorare senza dispositivi” denuncia il medico. “Facciamo riferimento alle farmacie o a metodi artigianali e concordo con il presidente dell’ordine di Avellino Francesco Sellitto che sottolinea la necessità di salvaguardare prima se stessi per poter essere utile agli altri. Noi assorbiamo la nevrosi della gente, leggiamo la paura sul volto delle persone, e quando è stato chiuso il pronto soccorso ad Ariano abbiamo dovuto fronteggiare il peggio. Senza contare che anche da parte nostra subentra la stanchezza e lo stress: i messaggi ripetitivi e senza sosta sono diventati una zavorra”.

Medici di base in prima linea ad Ariano contro il Covid-19. Cardinale: tra la gente e senza protezione

La positività dei tamponi registrati su alcuni operatori ha indebolito il fronte della difesa, e la squadra dei medici di base è costretta in queste ore a farsi carico di tutto, dalla gestione delle ‘ordinarie patologie’ alle fragilità del territorio. “Siamo costretti a ricorrere alla videochiamata per tutelare i pazienti in primo luogo, e scontiamo anche noi l’incertezza degli interrogativi sul futuro, che derivano dal fatto che non abbiamo riferimenti scientifici sul virus, ancora del tutto sconosciuto e non sappiamo per quanto lo sarà ancora”. Per questo, prosegue, “dobbiamo ragionare in modo completamente differente rispetto al passato. Molti non hanno avuto la capacità di adattarsi alla situazione e, tornando al Sud, hanno portato il virus con sè: il Coronavirus cammina sulle gambe delle persone e ad Ariano scontiamo questo comportamento irrazionale”.

Ariano Irpino, uno scorcio della cattedrale

MEDICI IN TRINCEA PER IL CONTENIMENTO DEL CORONAVIRUS. Quella che descrive Fulvio Cardinale è una battaglia contro il tempo. “Abbiamo 370 probabili contagi e spero vivamente che con la disposizione del Governatore De Luca riusciremo a sedare l’emergenza. Abbiamo l’obbligo di rispondere a tutti, ma vorrei sottolineare che il nostro ruolo di ‘filtro’ non è secondario in questa partita e non abbiamo strumenti di supporto come laboratori analisi e diagnostica, ma facciamo riferimento al buon senso, alle conoscenze e all’esperienza”.


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