Teora ricorda la Serva di Dio Alma Ferrara Sacco

In occasione del terzo anniversario dell'Editto, presso la pinacoteca comunale dalle ore 16 si terrà il convegno «Le comunicazioni in opera d'oro - Colloqui con il Padre»

Teora ricorda la Serva di Dio Alma Ferrara Sacco questo pomeriggio, 31 gennaio. In occasione del terzo anniversario dell’Editto con cui veniva dichiarata Serva di Dio Alma Ferrara Sacco, presso la pinacoteca comunale di Teora si terrà il convegno «Le comunicazioni in opera d’oro – Colloqui con il Padre». Il 31 gennaio 2017 «veniva pubblicato dal Tribunale Diocesano, Vicariato di Roma, l’Editto sulla Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Alma Ferrara, laica e madre di famiglia», ricordano gli organizzatori.

Alma Ferrara

IL CONVEGNO DEDICATO AD ALMA. Alma nacque a Teora il 10 giugno 1914 e morì a Roma il 4 maggio del 2000. A tre anni esatti da quell’Editto il Movimento Per l’Amore Gioioso del Padre, da lei stessa fondato, ha indetto un convegno che mira a far conoscere le Comunicazioni dettate ad Alma da Dio Padre e contenute in Opera d’oro- colloqui con il Padre. Il convegno si terrà alle ore 16,00 presso la Pinacoteca del suo paese natio ed ha come tema: “Le Comunicazioni in Opera d’Oro – Colloqui con il Padre”. Dopo i saluti di Stefano Farina – Sindaco di Teora relazioneranno: padre Davide Perdonò, neo parroco di Teora; Simone Dell’Erba – presidente del “Movimento per l’Amore Gioioso del Padre” nonchè nipote di Alma Ferrara, che relazionerà sulle Comunicazioni in “Opera d’oro- colloqui con il Padre”; il giornalista Romolo Sardellini parlerà di Un intervento straordinario del Padre; il postulatore Nicola Giampaolo illustrerà l’evoluzione del Processo di Beatificazione della “Serva di Dio”. Le Conclusioni sono state affidate a S.E. Arcivescovo Mons. Pasquale Cascio. Modererà Paolo Ciccone, redattore del periodico Altirpinia.

Alma Ferrara Sacco

L’OPERA D’ORO. Opera d’oro- colloqui con il Padre è una collana di tre grossi volumi di complessive mille e cinquecento pagine. Sono scritti realizzati “sotto dettatura” dalla Serva di Dio Alma Ferrara. “Questo lavoro, – afferma Alma – diviso in più volumi (tre), è la raccolta di comunicazioni dal buon Dio fatte, a partire dal 26 Aprile 1984, direttamente ad una persona come me, che, attraverso errori, peccati, e atroci pentimenti, sperimentata la vanità dei beni terreni, ha teso la sua anima a Dio, unica vera fonte di Bene, unico vero Amore.” I tre libri sono formati da una parte di “rivelazioni” da parte del Padre, seguite da una breve spiegazione o note composte dall’autrice. “La differenza fra queste due parti – si legge nelle note di presentazione dell’opera – è notevole fino al punto di poter affermare che non sono della stessa mano, tale è la diversità dello stile. Nella parte delle note si riconosce nella chiarezza dello scritto, una donna dallo stile fluente, che tenta di interpretare alcuni messaggi senza sempre riuscirvi. Il testo, invece, delle ammonizioni, in cui la donna si limita a trascrivere ciò che la “voce” gli chiede di scrivere, è un testo di difficile lettura, non tanto e non solo per i contenuti, ma quanto per la forma scandita in modo inusitato per la forma italiana.  Sta di fatto che la diversità dei due linguaggi salta agli occhi e ci si domanda come mai la stessa persona possa essere capace di esprimersi contemporaneamente in due modi tanto diversi. A meno che non si pensi che la “voce” sia qualcosa o meglio Qualcuno che comunica dall’interno il messaggio che vuole sia recepito”. P. Domenico Marcucci aggiunge che “non sappiamo come si evolveranno gli avvenimenti circa l’Opera d’Oro. Nella presentazione del III volume – se riceverà una qualche forma di approvazione o se non ne riceverà; se i messaggi avranno molta o poca diffusione; se le reazioni saranno improntate alla “sufficienza” con cui di solito vengono trattati argomenti simili o no; non sappiamo neanche quali reazioni ci saranno alle difficoltà oggettive che certi messaggi suscitano dal punto di vista teologico.   I problemi non mancano, ma pensiamo che anche già il fatto che in questi volumi Dio si presenti come “Padre”, un padre letteralmente assetato dell’amore dei suoi figli, già questo è un dono immenso per la Chiesa, per cui il contributo dell’Opera d’Oro è veramente prezioso e da prendere in seria considerazione”. Intanto, con questo convegno, i relatori nell’invitare a leggere l’opera useranno la stessa attenzione e la stessa consapevolezza che viene suggerita con uno dei primi “messaggi”: “Vero è, vero è, vero. Lettore non solo tuo atto di fede deve amare, ma deve ardentemente sentirsi dentro la tua vita, perché valore ha universale. Vero è, vero è, vero”.


Teora ricorda la Serva di Dio Alma Ferrara Sacco nel terzo anniversario dell’editto. La locandina

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