Commissione per il Biodigestore in Irpinia, Annarosa Barbati presidente

Il Consiglio d'ambito ha attribuito a due associazioni ambientaliste, all'università e all'Arpa Campania il diritto di indicare propri rappresentanti nel gruppo di lavoro, che fornirà un parere sull'ubicazione dell'impianto

Ato Rifiuti. La sede dell'ente d'ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

La Commissione per il Biodigestore in Irpinia sarà presieduta dal Direttore Generale dell’Ato Rifiuti Avellino, Annarosa Barbati. Lo ha stabilito il Consiglio dell’Ente d’Ambito, riunitosi in giornata. Il gruppo di lavoro ha il compito di approfondire nel merito le candidature pervenute da alcuni Comuni, pronti ad ospitare la realizzazione dell’impianto di trattamento della frazione organica. Accanto a Chianche, pronto a mandare in gara il progetto dell’impianto, si sono residui disponibili con manifestazioni di interesse anche Montella, Domicella e Savignano Irpino.

Il Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, Valentino Tropeano che è Sindaco di Montefredane

Nei prossimi giorni saranno designati i sei componenti in rappresentanza dell’Arpa Campania, delle associazioni ambientaliste e del mondo accademico cui spetterà valutare la soluzione migliore per Commissione per il Biodigestore in Irpinia. Per ora sono state stabilite le quote. Accanto al Direttore generale dell’ente Annarosa Barbati, la Commissione tecnica si comporrà dei designati indicati secondo lo schema che segue: uno dell’Arpa Campania; due delle associazioni Legambiente e Fare Verde; tre delle università, specializzati rispettivamente in ingegneria, geologia ed economia. Gli incarichi sono a titolo gratuito, salvo rimborso spese. La commissione dovrà effettuare una valutazione in merito rispetto alle ipotesi di ubicazione dell’impianto denominato biodigestore formulate per Chianche, Domicella, Montella e Savignano Irpino, fornendo al Consiglio d’ambito uno strumento tecnico scientifico su cui basare la scelta finale. «Avremmo già potuto deliberare una decisione», ha osservato il presidente dell’Ato Rifiuti, Valentino Tropeano. «Tuttavia, vogliamo arrivare a scelte sempre trasparenti e condivisibili, nell’unico interesse che ci poniamo che è quello dei cittadini del 114 comuni dell’ambito».

Biodigestore in Irpinia, rendering dell’impianto proposto a Chianche.

LA NOTA. «Il Consiglio d’ambito dell’Ato rifiuti ha deliberato la nomina della commissione che dovrà fornire un’indicazione di carattere tecnico scientifico rispetto alle manifestazioni di interesse presentate per ospitare un impianto per il trattamento della frazione umida», si legge in una nota diffusa dall’Ato, presieduto da Giovanni Tropeano. «L’assise – con il voto favorevole di dieci degli undici consiglieri presenti alla seduta – ha concordato la formazione di una commissione – presieduta dal direttore generale dell’ente Annarosa Barbati – con la presenza di un componente nominato dall’Arpac, uno da Legambiente, uno da Fare Verde e tre universitari delle facoltà di ingegneria, geologia ed economia». Nello spazio di pochi giorni, si legge ancora, perverranno le indicazioni per completare la nomina del gruppo di lavoro, che «dovrà assicurare un parere rispetto alle manifestazioni di interesse presentate».

LA RISERVA. Tra i componenti, solo Giovanni D’Ercole ha espresso parere negativo rispetto all’ipotesi votata dal Consiglio perché ritiene utile «l’inserimento nella commissione di ulteriori portatori di interesse quali Irpiniambiente e l’Unione degli Industriali».


LEGGI ANCHE: 

Biodigestore in Irpinia, Ato: Teora fuori gioco, 4 siti in corsa

ARTICOLI CORRELATI