Assumere gli idonei assistenti giudiziari per processi rapidi. L’emendamento

Mentre prosegue il dibattito sulla prescrizione, monito dei candidati non reclutati per mancanza di posti. Propongono un emendamento alle forze parlamentari e al governo per integrare il personale amministrativo attingendo alle posizioni soprannumerarie

Assumere gli idonei assistenti giudiziari per accelerare i processi, attingendo alle graduatorie concorsuali. Monito a Governo e Parlamento del gruppo di candidati non compresi dopo il concorso per mancanza di posti. L'emendamento

Scorrere la graduatoria degli idonei assistenti giudiziari è un primo decisivo passo verso la velocizzazione dei processi in Italia. Lo afferma il “Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari”, sorto spontaneamente nel dicembre 2018 sulla piattaforma Facebook. Conta circa 650 iscritti appartenenti alla graduatoria per «Assistenti giudiziari» del Ministero della Giustizia, idonei e non ancora assunti. L’obiettivo del gruppo è, attraverso azioni di proposizione e di sensibilizzazione, quello di ottenere lo scorrimento totale della graduatoria in tempi brevi e certi. Rivolgono con il comunicato che segue un monito al Ministero della Giustizia e alle istituzioni per l’assunzione di nuovo personale amministrativo proprio mentre il dibattito sui tempi della prescrizione ruota appunto sui problemi che le carenze di organico. Offrono alle forze parlamentari e di governo un emendamento «da presentare in occasione della conversione del decreto ‘Milleproroghe’ o della riforma del processo breve, volto ad assumere in soprannumero gli idonei assistenti giudiziari rimasti in graduatoria, nel tentativo di porre un freno», si legge nel comunicato, «all’emorragia che si avrà nei prossimi mesi per effetto delle cessazioni in tutto il dipartimento, laddove l’amministrazione non potrà provvedere ad assunzioni ad esito dei concorsi banditi o da bandire prima del prossimo autunno e la suddetta graduatoria rimane l’unico strumento fino a quella data». Di seguito il comunicato, il testo dell’emendamento e un riepilogo sullo stato delle assunzioni.


Per rilanciare l’efficienza della Giustizia italiana colmare i vuoti in organico con gli idonei assistenti giudiziari

Documento del Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari

In questi giorni di acceso dibattito sul tema della prescrizione e della riforma della Giustizia, dove il principale problema della lentezza dei processi è indubbiamente legato alla cronica carenza di personale amministrativo negli uffici giudiziari, il Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari stigmatizza con forza la situazione di grave e paradossale lentezza che sta caratterizzando il piano assunzionale “mai visto prima” promosso dal guardasigilli On. Alfonso Bonafede volto a mitigare con 8000 nuovi ingressi – da implementarsi nel triennio a venire – la gravissima carenza di personale amministrativo (circa 9000 ammanchi ad oggi), che il comparto giustizia vive dopo anni di tagli lineari, blocco del turnover e dei concorsi, che hanno fatto precipitare il comparto giustizia a posizioni di marginalità assoluta in Europa, con lapalissiane ricadute distruttive su investimenti, sulla domanda di giustizia dei cittadini, sulla qualità tout court della prassi democratica e sulla credibilità del paese nel suo complesso.

La Camera dei Deputati, l’Aula di Montecitorio

Nello specifico si vuol qui denunciare come lo scorrimento totale della nostra graduatoria – scaturita a seguito del concorso, il primo dopo venti anni, bandito nel 2016 dal Ministero della Giustizia per 800 posti per il profilo di Assistente Giudiziario e costato ai contribuenti italiani ben 4 milioni e mezzo di Euro – pur essendo stato integralmente finanziato, procede incredibilmente a rilento. Ciò a seguito della volontà politica di seguire il principio di assumere secondo il concetto della dotazione organica, ormai in verità superato dalla c.d. “riforma Madia” che introduce il criterio del fabbisogno: sarebbe sufficiente procedere alle rimodulazioni delle piante organiche in base al fabbisogno degli uffici giudiziari ed in coerenza con il Piano Triennale di Fabbisogno del Personale 2019 – 2021 aumentando così il numero di unità dei profili strategici, come appunto quello dell’assistente giudiziario – che può affiancare il giudice in udienza ed è qualificato alla gestione delle procedure informatizzate di nuova generazione, come ad esempio il Processo Civile Telematico. Non ci risulta purtroppo che l’Amministrazione stia operando in questo senso, anzi, stando alle ultime dichiarazioni del Ministro Alfonso Bonafede, rilasciate in audizione presso le commissioni giustizia di Camera e Senato, l’intenzione è quella di fare del mero turnover per il profilo andando a coprire cioè le cessazioni che ci saranno in futuro nel profilo di assistente giudiziario, questo mentre il ministero punta su un piano assunzioni e bandi concorsuali che non daranno frutti prima del prossimo autunno, frutti che in sostanza si faranno attendere, mentre quella che si andrà a creare nei prossimi mesi negli uffici giudiziari sarà una vera e propria emorragia, laddove le carenze già gravi aumenteranno di alcune migliaia anche per effetto della “quota 100”.

Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

Abbiamo assistito in data 11/12/2019, in diretta nazionale su Rai3 alle ore 15:00, dopo mesi di totale stallo, all’annuncio, in sede di interrogazione a risposta immediata alla Camera ad opera del ministro Bonafede e dei deputati 5 stelle Devis Dori ed Elisa Scutellà, di un prossimo scorrimento di sole 489 unità tacendo sul destino dei restanti 838 idonei, numeri che riteniamo non sufficienti: nel Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2019-2021 regolarmente adottato infatti erano previste, oltre a queste unità annunciate, altre 600 unità di assistenti giudiziari da assumere entro il 2019, assunzioni inspiegabilmente non effettuate e sul quale grava assoluto silenzio. In altri termini, mentre il paese combatte la sua battaglia per la “giustizia giusta”, mentre si continua a morire per “mala giustizia”- si veda la tragedia di Torino ed altre che silenziosamente si compiono quotidianamente sotto gli occhi di noi cittadini inermi – vi sono degli idonei in graduatoria che tardano ad essere chiamati: riteniamo francamente oramai improcrastinabile il dover fornire alla Giustizia strumenti adeguati per essere in grado, da subito, di smaltire gli arretrati ed affrontare le prossime riforme. Lanciamo pertanto un appello ai gruppi parlamentari ed alle forze politiche tutte affinché si facciano promotori di un emendamento, già redatto, da presentare in occasione della conversione del decreto “Milleproroghe” o della riforma del processo breve, volto ad assumere in soprannumero gli idonei assistenti giudiziari rimasti in graduatoria, nel tentativo di porre un freno, come già spiegato, all’emorragia che si avrà nei prossimi mesi per effetto delle cessazioni in tutto il dipartimento, laddove l’amministrazione non potrà provvedere ad assunzioni ad esito dei concorsi banditi o da bandire prima del prossimo autunno e la suddetta graduatoria rimane l’unico strumento fino a quella data.

Il Governo Conte bis al Senato durante il dibattito sulla fiducia

Registriamo inoltre come la Legge di Bilancio 2020 appena approvata alla Camera, recante al suo interno proroghe per le graduatorie pubbliche, vada a penalizzare inspiegabilmente le graduatorie approvate nell’ultimo triennio 2017 riducendone illegittimamente la validità al di sotto del triennio. La graduatoria in oggetto rischierebbe così di scadere anzitempo, il 30 settembre 2020 con il pericolo di lasciare, a seguito delle politiche assunzionali in programma, paradossalmente fuori idonei non assunti; ciò in spregio della precedente proroga fissata al 31 marzo 2021 operata dal precedente Governo in occasione della Legge di Bilancio 2019. Chiediamo che ci diate voce affinché possa emergere questa ulteriore condizione di svantaggio nella speranza che il Governo permetta l’inserimento normativo delle nostre immediate assunzioni in soprannumero e ripristini, per la nostra graduatoria, la scadenza al 31 marzo 2021 affinché non si arrechi nocumento a questi idonei, la cui graduatoria è stata approvata nel novembre del 2017, i quali avevano precedentemente beneficiato di quella proroga a titolo di recupero temporale di validità a seguito del blocco del turnover imposto nel 2019 fino al 15 novembre dello stesso anno. Lo scenario che si prospetta in conclusione, qualora l’amministrazione non provveda alla rimodulazione delle piante organiche, qualora non si assuma la parte restante della graduatoria in soprannumero, qualora dovesse cadere il Governo ed alla luce dell’incredibile riduzione di validità della graduatoria, è uno scenario catastrofico dove la graduatoria degli Idonei Assistenti Giudiziari rischia di scadere lasciando fuori centinaia di giovani meritevoli, qualificati, nativi digitali e risultati idonei a servire il Paese in un contesto dove la Giustizia con la G maiuscola annaspa e chiede personale per poter sopravvivere.

LA PROPOSTA EMENDAMENTO (Interventi inerenti le gravi carenze di personale amministrativo negli uffici giudiziari). “Al fine di fronteggiare la grave carenza di personale amministrativo in cui versano gli uffici giudiziari e la relativa urgenza di immettere tempestivamente personale, considerato che é presente una graduatoria ministeriale in corso di validità relativa al profilo di “assistente giudiziario” creatasi all’esito del Concorso pubblico a 800 posti a tempo indeterminato, area funzionale II, fascia economica F2, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia di cui al bando 18 novembre 2016, il Ministero della giustizia per l’anno 2020 provvede entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore della presente norma ad effettuare, anche in soprannumero, le assunzioni ordinarie relative al profilo di “assistente giudiziario” già autorizzate di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 art 14 comma 10-sexies convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, individuate in 600 unità nel Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2019-2021 regolarmente adottato, nonché delle altre 297 unità di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 giugno 2019 recante autorizzazione ad assumere per varie PA come da Tabella 7 ivi allegata, per un totale di 837 unità residue con assorbimento in relazione alle cessazioni del personale di ruolo”.

STATO DELLE ASSUNZIONI DEGLI IDONEI ASSISTENTI GIUDIZIARI. IL CONTESTO (a cura di Cinzia Rubino capogruppo GSGIAG)L’anno 2019 è stato un anno decisivo per le sorti della graduatoria degli idonei assistenti giudiziari, in quanto si è provveduto nel suo corso ad autorizzare e finanziare completamente il suo esaurimento. Ciò nonostante, alla luce di una recente previsione introdotta in Legge di Bilancio 2020, la graduatoria corre il rischio di scadere anzitempo lasciando a casa parte degli idonei, in quanto, riducendone, illegittimamente, la validità ad un tempo inferiore al triennio, non permetterebbe all’amministrazione di operare per tempo al turnover nel profilo di “assistente giudiziario”, unica modalità di cui dispone attualmente l’amministrazione data la saturazione, dichiarata dall’On. Min. Alfonso Bonafede, nelle piante organiche degli uffici giudiziari. Ma, a fronte di una saturazione del profilo di “assistente giudiziario”, nel Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria vi sono oltre 9000 carenze distribuite su diversi profili professionali, per la copertura dei quali, il ministero ha approvato un imponente piano assunzioni, piano che necessita di passare attraverso l’avviamento di procedure concorsuali e che non sarà pertanto in grado di fornire personale prima del prossimo autunno. Nelle more dell’espletamento di tali procedure il dipartimento continuerà a svuotarsi per effetto delle cessazioni in tutti i profili professionali trovandosi impossibilitato ad immettere prontamente personale dall’unica graduatoria attualmente vigente e disponibile in seno al ministero relativa ad un profilo duttile quale quello dell’assistente giudiziario, nelle cui mansioni è previsto sia lavoro di cancelleria/segreteria sia l’assistenza del giudice in udienza, unico profilo, assieme a quello del cancelliere esperto, a svolgere tale mansione. Con l’emendamento che qui si propone si offre uno strumento normativo che permette all’amministrazione di svincolarsi dal preventivo verificarsi delle cessazioni nel profilo professionale, assumendo subito la parte restante in graduatoria con assorbimento delle posizioni soprannumerarie per effetto delle cessazioni a venire. STATO DELLE ASSUNZIONI DEGLI IDONEI ASSISTENTI GIUDIZIARI a cura di Cinzia Rubino | Scarica il file integrale in pdf


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