La nuova Dogana di Avellino riavrà le antiche statue. Sarà la Casa dell’Arte e dei giovani, una galleria urbana prestigiosa per la sua storia, ma anche per la nuova forma architettonica. Sta proprio in questo la sfida che Francesco Venezia ha lanciato oggi nell’ufficio del sindaco in piazza del Popolo, presentando la sua idea progetto. Il restauro conservativo della facciata dovrà combinarsi con una ricostruzione ex novo dell’intero edificio che dovrà poter reggere il confronto con coerenza e autorevolezza rispetto a ciò che resta del capolavoro del Fanzago.

La statua di Carlo II d’Asburgo, detto Carlucciello, l’originale un tempo in piazza Amendola, da tempo custodito a Villa Amendola

Accanto al Sindaco Gianluca Festa, erano presenti ad ascoltare Venezia anche gli assessori Laura Nargi, Emma Buondonno e Stefano Luongo. L’architetto non ha nascosto il proprio entusiasmo per un progetto che poche volte capita nel percorso professionale ad un tecnico, completare nel presente ciò che è stato iniziato secoli prima. Questa è l’idea che Venezia ha voluto dare agli amministratori avellinesi della La nuova Dogana di Avellino. Sul piano architettonico il progetto prevede la riproposizione delle statue e degli elementi di pregio messi al riparo dal degrado di ciò che restava nel monumentale edificio di piazza Amendola. I fregi, le anfore e tutte le sculture dovranno ritrovare il proprio posto in una facciata che dovrà fagocitare la parte nuova di progetto. Si tratta di un patrimonio non ancora disponibile, la cui negoziazione sarà affrontata in sede di cantiere aperto. Certo, non potrà duplicarsi sugli altri ciò che è rimasto sul lato superstite, ma l’architetto trarrà da un elemento il motivo per unire il passato e il presente. Le funzioni che questo edificio dovrà contenere sono quelle date dal committente, quindi la galleria d’arte, spazi espositivi, ma anche un luogo in grado di ospitare attività giovanili. Il progetto presentato a livello architettonico diverrà definitivo a breve, è stato assicurato. Particolarmente affascinante lo spazio espositivo disegnato dalla luce, che dall’alto aiuterà il visitatore a coglie i particolari e i dettagli delle grandi opere d’arte che vi troveranno dimora, grazie a prestiti (museali) e donazioni. I 3 milioni e mezzo disponibili per restauro della facciata e ricostruzione (finanziati dal Pics) basteranno per avere la nuova Dogana di Avellino, ma non per acquistare quadri e sculture da esporre. Questo non frena però un progetto che dovrà essere completato dalla parte gestionale. Una Casa dell’Arte come quella prospettata da Francesco Venezia sarà una fabbrica di cultura e, come tale, richiederà una professionalità in grado di amministrarle le potenzialità a vantaggio della città di Avellino e del Mezzogiorno.

Francesco Venezia, architetto originario di Lauro. (foto dal sito dell’Accademia Nazionale di San Luca)

FRANCESCO VENEZIA, IL PROFILO DELL’ARCHITETTO. (Scheda dell’Accademia di San Luca) – Francesco Venezia nasce nel 1944 a Lauro. Nel 1970 si laurea in Architettura a Napoli. Nel 1971 inizia la propria attività professionale e didattica con C. Cocchia. Dal 1987 insegna Composizione Architettonica a Genova e dal 1993 a Venezia. Nel 1988 è visiting professor alla Graduate School of Design della Harvard University, nel 1989 Professeur Invité alla École Polytechnique Fédérale di Losanna. È Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica “ai benemeriti della cultura”. Tra le realizzazioni: Museo a Gibellina (1981-87); Piccolo giardino a Gibellina (1984-87); Restauro urbano a San Pietro a Patierno, Napoli (1988-99); Biblioteca Universitaria e Polo Universitario Giuridico ed Economico ad Amiens, Francia (1993-97); Laboratorio Prove Materiali dello IUAV a Mestre (1995-2002); Allestimento della Mostra “Gli Etruschi” a Palazzo Grassi, Venezia (2000). Tra le principali mostre: “La presenza del passato” alla Biennale di Venezia (1980); “Belice: laboratori di progettazione” alla Triennale di Milano (1982); “Le città immaginate. Un viaggio in Italia. Nove progetti per nove città” alla Triennale di Milano (1987); “Francesco Venezia. Progetti e realizzazioni 1973-1992” alla AAM Architettura Arte Moderna (Roma, 1992). Una sua personale itinerante del Colegio Oficial de Arquitectos de Madrid dal 1989 viene presentata nelle principali città spagnole ed europee (Catalogo: Francesco Venezia, ed. COAM, 1989). È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1998.


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