FCA di Avellino. Nella foto lo stabilimento della Fca a Pratola Serra

Due nuovi motori in produzione alla Fca di Avellino nello stabilimento di Pratola Serra, con un investimento annunciato dal Gruppo torinese di 50 milioni di euro. L’investimento servirà alla riorganizzazione per costruire il nuovo motore «Final». Oltre che per le forniture destinate a Cassino, Turchia, Melfi e l’America Latina, i lavoratori dell’Fma di Pratola Serra produrranno il motore diesel per il Ducato. L’annuncio è stato dato dall’Azienda nel corso di un confronto promosso presso il Ministero del Lavoro, dove Fiat Chrysler Automobiles ha chiesto la proroga del contratto di solidarietà per i 1.793 lavoratori dello stabilimento. Il Gruppo torinese investe nell’ammodernamento delle linee di Pratola Serra, puntando sul Diesel commerciale e sul Diesel ecologico per auto, mentre a Melfi lancia la sfida su ibrido ed elettrico. Con questa mossa punta a garantire la continuità occupazionale della Fca di Avellino.

Alla Fca di Pratola Serra si produrranno i motori per il Ducato della linea Fiat Professional
Giuseppe Zaolino, Segretario della Fismic di Avellino

FISMIC CONFSAL: «BUONA NOTIZIA PER LA FCA DI AVELLINO, LO STABILIMENTO DI PRATOLA SERRA ESCE FINALMENTE DA DIECI ANNI DI CRISI». «Il piano industriale presentato al Ministero del Lavoro, punta decisamente sul ‘Diesel pulito’ e per questo sono previsti nel 2020 il lancio di 2 nuovi motori», commenta in un comunicato il segretario Giuseppe Zaolino, che sottolinea la portata dell’accordo: «Con la sottoscrizione del contratto di solidarietà in deroga per i prossimi 12 mesi al Ministero del Lavoro, la FCA di Pratola Serra si avvia a superare la lunga crisi iniziata nel giugno del 2008». L’intesa al Ministero del Lavoro garantisce tutti i 1.793 lavoratori dello stabilimento nel prossimo anno. La Fismic- Confsal, «era presente a Roma al gran completo», con Franco Mosca, Arturo Fiorillo, Ida Bianco, Pellegrino Capolongo, Gianni Colicchio e Angelo Usai è stata guidata dal Segretario Provinciale Giuseppe Zaolino, affiancato dal Segretario Nazionale Marco Roselli, si legge nella nota. «A noi che abbiamo lottato controcorrente e creduto nel rilancio della FCA la soddisfazione di aver vinto una battaglia per il lavoro e creato le condizioni  per il ritorno alla normalità per i 1.793 dipendenti di Pratola Serra». Nella nota il segretario Giuseppe Zaolino conclude definendo quella di Roma «una buona notizia per l’Irpinia», pur non nascondendo che insidie sul futuro non mancheranno».

Il referente avellinese della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa

FIOM: «CONTINUARE IL CONFRONTO CON L’AZIENDA SOTTO L’EGIDA DEL GOVERNO». Anche la Fiom Cgil ritiene importante «l’investimento per l’allestimento del nuovo motore diesel utile ad assicurare volumi e la proroga della cassa integrazione», scrivono in un comunicato Michele De Palma della Fiom nazionale e Giuseppe Morsa della Fiom Avellino. Tuttavia, «è chiaro che l’attuale organico non sarà saturato con la fine del contratto di solidarietà in un anno». La Fiom ritiene che «l’allineamento tra occupazione e volumi anche con il lancio del nuovo motore dovrà fare i conti con il calo di mercato del diesel in Europa e la prospettiva dello scioglimento dell’accordo su Sevel tra Fca e Psa». Per Fiom, quindi, è «fondamentale continuare il confronto con l’azienda sulla futura missione produttiva dello stabilimento di Pratola Serra, perché è necessario usare il tempo a disposizione per avviare una transizione industriale anche con il contributo del Governo». Nel corso dell’incontro la Fiom ha chiesto che «la gestione dell’ammortizzatore sociale sia equa a parità di mansione e che sia assicurata una rotazione e la formazione necessaria alla possibilità di impiego dei lavoratori nelle diverse aree di lavoro». L’accordo siglato, infine, per Fiom «garantisce il mantenimento dell’occupazione, ma la garanzia produttiva e occupazionale è negli investimenti nella transizione su cui chiediamo un ruolo attivo dell’azienda e del governo».


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