Il Tribunale di Avellino è alle prese da oltre vent’anni con il problema di una possibile nuova sede. Nel 1998 ottenne dal Ministero della Giustizia gli ultimi fondi per intervenire sull’adeguamento dell’edificio che ospita il tribunale, in piazza D’Armi-piazzale De Marsico. Da allora il dibattito sulla possibilità di individuare una nuova ubicazione per il Palazzo di Giustizia non ha avuto sbocchi positivi. Quattro sindaci e due commissari prefettizi non sono riusciti ad individuare una soluzione fino ad oggi. Nel frattempo, complice la riforma della geografia giudiziaria approvata nel 2012, la cosiddetta Legge Severino, dal 2013 la situazione è ulteriormente peggiorata per la chiusura di una sede distaccata del Tribunale (a Cervinara) e la chiusura degli uffici giudiziaria di Sant’Angelo dei Lombardi (per accorpamento con Avellino). Il risultato: l’aumento di faldoni e materiale di archivio, oltre che il carico delle attività delocalizzate da Valle Caudina e Alta Irpinia. Alla vigilia dell’audizione a Roma degli amministratori locali, convocati dalla Commissione interparlamentare presieduta dalla deputata pentastellata Elisa Scutellà per valutare l’opportunità di riaprire alcune sedi giudiziarie soppresse per accorpamento, il Presidente del Tribunale di Avellino ha promosso per il 25 ottobre una iniziativa sulla situazione amministrativa della giustizia nel capoluogo irpino. Presso il Circolo della Stampa, a partire dalle ore 10, il Presidente Vincenzo Beatrice fornirà i dati relativi all’andamento della giustizia, con riferimento allo smaltimento e agli arretrati. I tempi e l’agibilità della giustizia è il tema di questo appuntamento, si potrebbe dire, in perfetta armonia con il dibattito che proprio in questi giorni attraversa tutti i Paesi europei. Lo dimostra la riunione dei ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa, che lunedì scorso, 14 ottobre, si sono riuniti a Strasburgo per discutere dell’«accesso al diritto e alla giustizia nell’era digitale e dell’impatto che il digitale esercita sulla giustizia penale». La scelta del 25 ottobre, cioé il giorno in cui si celebra la Giornata europea della giustizia, non è evidentemente casuale.

Il 25 ottobre è la Giornata europea della giustizia

ISTITUITA IL 5 GIUGNO 2003, LA FESTA DELLA GIUSTIZIA SI CELEBRA IL 25 OTTOBRE DI OGNI ANNO. Il 5 giugno 2003, i delegati dei ministri del Consiglio d’Europa hanno deciso di lanciare, congiuntamente con la Commissione europea, la ”Giornata europea della giustizia civile”. Celebrata il 25 ottobre di ogni anno dagli Stati europei tramite l’organizzazione di una serie di eventi, tale manifestazione mira a mettere la giustizia civile alla portata dei cittadini, offrendo loro l’occasione di informarsi sui propri diritti attraverso simulazioni di procedure, sessioni informative aperte agli studenti, ai professionisti della giustizia e al grande pubblico e ancora tramite eventi quali le giornate porte aperte ai tribunali. Il Consiglio d’Europa e la Commissione europea invitano i propri Stati membri a comunicare qualsiasi evento organizzato in quest’ambito. I cittadini europei possono consultare gli eventi una volta che questi ultimi saranno comunicati al Segretariato.


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