Avellino, arrestati 4 corrieri della droga. Da Napoli rifornivano la Valle Caudina

SMANTELLATA UN'ORGANIZZAZIONE CHE CEDEVA DOSI ANCHE A MINORENNI UTILIZZANDO SMS E SOCIAL MEDIA. I Carabinieri della Compagnia del capoluogo hanno eseguito nella notte le misure cautelari emesse dal Gip di Avellino. Conferenza stampa in mattinata sull'operazione giunta al culmine di una indagine avviata all'inizio del 2018

Operazione dei Carabinieri di Avellino, che hanno arrestato 4 corrieri della droga. Rifornivano la Valle Caudina da Napoli. Questa notte i Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno dato esecuzione a quattro misure coercitive, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Avellino su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa al Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino.

Il Comando provinciale dei Carabinieri ad Avellino

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino e sviluppata dai Carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina congiuntamente a quelli in borghese della Sezione Operativa, ha la sua genesi da un’attività di osservazione e perquisizione compiuta nel maggio del 2018, svolta a carico di uno dei destinatari del provvedimento, 33enne di San Martino Valle Caudina, che veniva trovato in possesso di tre dosi di cocaina e 450 euro in contanti. Le successive indagini hanno permesso di individuare il fornitore, un 35enne di Napoli, che si serviva di un 26enne ed un 31enne, entrambi del capoluogo partenopeo, come corrieri per far arrivare la droga nella Valle Caudina. Gli indagati sono accusati di aver utilizzato WhatsApp e SMS per smistare la sostanza stupefacente, che veniva ceduta anche a minorenni.

I Carabinieri di San Martino Valle Caudina

L’INCHIESTA. Gli accertamenti sono proseguiti con attività tecniche, acquisizione di riscontri oggettivi mediante servizi di osservazione, pedinamento e controllo, sequestro di sostanza stupefacente oggetto di cessioni e, in molti casi, l’assunzione di informazioni da parte degli acquirenti successivamente individuati, i quali, escussi, hanno reso articolate dichiarazioni in ordine agli spacciatori, fornendo altresì ampie indicazioni circa il loro modus operandi del pusher che, in modo continuo e costante, svolgeva una proficua attività di spaccio nei comuni della Valle Caudina. «Dalle intercettazioni è emerso il linguaggio criptico utilizzato per celare l’illecita attività di spaccio, che avveniva generalmente per strada», hanno spiegato i Carabinieri nel corso della conferenza stampa e in una nota diffusa successivamente. «L’attività condotta dai Carabinieri ha permesso di dimostrare che le condotte criminose dei quattro indagati non possono essere considerate occasionali (trattandosi al contrario di un evidente mezzo di sostentamento o, comunque, di finanziamento) che hanno denotato una spiccata capacità a delinquere, in considerazione dell’elevato numero di “clienti”, della pluralità di tipologie di stupefacente ceduto (principalmente cocaina), dell’utilizzo di un linguaggio convenzionale nelle conversazioni intercettate, del quantitativo ingente ceduto e della possibilità di rifornirsi sistematicamente e con continuità nel tempo».

Il Palazzo di Giustizia di Avellino in piazza D’Armi

TRA I DESTINATARI DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI ANCHE MINORI. Nel corso della conferenza stampa si è sottolineato come il traffico di droga aveva tra i destinatari minori. «I militari hanno proceduto a segnalare alla competente Autorità amministrativa una decina di giovani trovati in possesso di modiche quantità di stupefacenti appena acquistata». L’operazione, è stato spiegato, «costituisce ulteriore prova della forte attenzione che i Carabinieri di Avellino prestano al contrasto dell’attività di spaccio e consumo delle sostanze stupefacenti, come peraltro è emerso anche dai rilevanti risultati conseguiti di recente e, in particolare, dai sequestri di droga operati negli ultimi mesi».

 

 

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