Irpiniambiente gestisce la filiera impiantistica ambientale in provincia di Avellino

A Teora l’impianto per la frazione organica si farà a breve. Dalla Regione sono stati confermati i fondi con cui si potrà dare il via alla gara. Sul Piano Rifiuti in Campania la Regione accelera, annunciando che si amplia l’impianto di compostaggio a Teora. Questa mattina la Giunta Regionale presieduta da Vincenzo De Luca ha disposto il finanziamento per gli impianti di trattamento della frazione organica da realizzarsi a Napoli (per un importo di 23,6 milioni), e Teora (stanziati 7 milioni di euro). Inoltre, è stato riideterminato il finanziamento destinato alla realizzazione degli impianti di trattamento della frazione organica nel Comune di Pontecagnano (importo di 20,5 milioni di euro). Per Teora si tratta di un ampliamento, che rientra in una programmazione nota da tempo, giunta ora alla soglia del cantiere. I tempi di costruzione richiedono un anno. Presumibilmente sarà inaugurato entro l’inizio del 2021.

L’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, Vice presidente della Giunta della Campania

Il potenziamento dell’attuale impianto (con una capacità suppletiva di 12mila tonnellate più  4) porterà il sito a trattare fino a 20 mila tonnellate di rifiuto umido (organico) l’anno. Attualmente è autorizzato per una potenzialità di 6mila. Riceve la frazione organica derivante dagli sfalci e dalle potature da raccolta differenziata di 15 Comuni confinanti. Stando a quanto dichiarato dal Governatore nel febbraio scorso, Teora (come Pomigliano d’Arco, dove a regime si tratteranno 330mila tonnellate l’anno) è giunta alla fase di verifica del progetto definitivo e può correre verso l’esecutivo cantierabile, essendo già esistente perchè non richiede una Valutazione di Impatto Ambientale. Il bando di gara attendeva solo il via libera sulle coperture finanziarie. Il programma della Regione Campania prevede le procedure per l’assegnazione dell’appalto entro la fine del 2019. Con l’ampliamento di Teora la provincia di Avellino raggiunge un livello di autonomia soddisfacente, data la forte ostilità registrata sul territorio di fronte all’esigenza di nuovi impianti, ma non potra fare a meno di un secondo sito. In primo luogo perchè a regime le 30mila tonnellate di Teora non copriranno per intero il fabbisogno interno, destinato a crescere con il raggiungimento della soglia minima del 65 per cento di raccolta differenziata. In secondo luogo, perchè, economie di scala e sulle spese di trasporto a parte, l’Irpinia dovrà sempre poter contare su un’alternativa in caso di avaria o manutenzione dell’impianto principale, che resta Teora. Stante l’opposizione su Chianche, occorrerà valutare se individuare un altro sito.

Stefano Farina, sindaco di Teora, sede dell’unico impianto di compostaggio pubblico operativo in provincia di Avellino, e Nicola Boccalone, amministratore delegato della società Irpiniambiente

DALLO SCORSO LUGLIO 2018 PRONTO IL PROGETTO DEFINITIVO. Redatto dall’Ufficio tecnico di Irpiniambiente, è stati approvato il progetto definitivo di “Ammodernamento Funzionale dell’Impianto di Compostaggio frazione umida a Teora nel luglio 2018. Ora l’intervento, che prevede un investimento con fondi europei (già previsti ma finora non erogati) per 7 milioni di euro, prosegue il suo iter verso una rapida realizzazione, che comporta tempi relativamente brevi. L’impianto prevede un tempo di costruzione di circa un anno, trattandosi di sezioni prefabbricate e linee di impianti da montare con marginali interventi di tipo edilizio.


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La facciata di Palazzo Caracciolo, sede della della Provincia

A TEORA L’IMPIANTO RIENTRA NEL PIANO REGIONALE RIFIUTI 2020. MA RESTA IL REBUS DI CHIANCHE PER IL SECONDO SITO. De Luca aveva già indicato gli impianti che entro il 2020 costituiranno la filiera del compostaggio. Tra questi non c’è Chianche, dove per un anno si è combattuta una battaglia politica e legale, tuttora aperta. Nell’elenco di 15 impianti su cui punta il governo della Campania, con Pomigliano e Teora figurano nel deliberato della Giunta regionale Napoli Est (a Ponticelli); Battipaglia, in provincia di Salerno e Tufino, dove è prevista la riconversione dell’ex Stir. Su Chianche, recentemente resa cantierabile da un parere della struttura tecnica della Regione Campania, c’è la ferma opposizione di comitati locali, ma soprattutto dei viticoltori.

La marcia dei trattori contro il Biodigestore

NEL FEBBRAIO SCORSO L’ALLARME DELLA CORTE DEI CONTI SUI RITARDI IN CAMPANIA. Il procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania Michele Oricchio ha parlato all’inizio dell’anno di ritardi nella costruzione degli impianti di compostaggio in Campania. Il Governatore De Luca ha indicato nella protesta preconcetta la ragione dei ritardi, rassicurando l’opinione pubblica che si tratta di impianti “a freddo”, quindi “tra i più ecologici d’Italia”.


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