I Viticoltori del Greco di Tufo si mobilitano contro il biodigestore

L'Assemblea del «Consorzio viticoltori degli otto comuni del Greco di Tufo», riunita venerdì 13 settembre, ha deliberato una iniziativa simultanea dei soci imprenditori sul territorio che coincide con l'areale del pregiato vitigno irpino. L'obiettivo è contrastare la costruzione a Chianche dell'impianto di compostaggio per ora programmato all'interno del distretto

La marcia dei viticoltori con i trattori contro il Biodigestore previsto a Chianche (settembre 2018)

Greco di Tufo, i Viticoltori si mobilitano si contro il biodigestore. è quanto è emerso dalla ’Assemblea del «Consorzio viticoltori degli otto comuni del Greco di Tufo», riunita venerdì scorso venerdì 13 settembre, per discutere e deliberare, tra gli altri punti all’ordine del giorno, sulla questione inerente la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici a Chianche, in pieno areale delle pregiate uve che danno vita al rinomato vino irpino. Sulla questione gli imprenditori del vino hanno ascoltato la relazione del Rappresentante del Coordinamento «NO al biodigestore, Si al Greco di Tufo», invitato a partecipare all’affollato incontro. «Ranieri Popoli ha aggiornato i presenti circa le future iniziative di mobilitazione di tutti i soggetti della filiera vitivinicola,  nonché delle altre forze sociali, istituzionali e associative del territorio», si legge in una nota diffusa dal Consorzio.

L’impianto di compostaggio altrimenti definito biodigestore la cui costruzione è prevista sul territorio di Chianche

«Il Presidente Sebastiano Cennerazzo ha rivolto un sentito appello a tutti i viticoltori perché in ogni Comune facciano opera informativa presso la popolazione e invitino i Sindaci dei Consigli comunali a promuovere al più presto delle manifestazioni pubbliche di sostegno alla battaglia per impedire la costruzione del biodigestore, che si sta conducendo nell’interesse generale di tutti i territori a vocazione di pregio della provincia», si legge nella nota. «L’Assemblea dei soci ha inoltre discusso dell’avvio di sperimentazioni di tecniche e di  buone pratiche che si orientano sempre più verso la bioagricoltura e l’economia circolare nonché della definizione dei prezzi di mercato dell’uva in modo da salvaguardare il lavoro e il ruolo nel settore  dei viticoltori». Il Greco di Tufo è un DocG, denominazione di origine controllata e garantita. Il marchio italiano indica al consumatore l’origine geografica di un vino. In questo caso, l’origine geografica di questi vino è composta dai territori dei Comuni di Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Prata di Principato Ultra, Torre le Nocelle, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni. In questo contesto i viticoltori annunciano le proprie iniziative.


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