«Autismo, obbligatorio a scuola l’assistente ABA», Angsa: sentenza storica del Tar Salerno

L'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici: «Riconosciuto che il trattamento educativo ed abilitativo non si estrinseca solo attraverso alcune ore di prestazione sanitaria, ma conforme alla legge 104 /92 e alla legge 134/2015, in un progetto unitario»

«Autismo, obbligatorio a scuola l'assistente ABA», Angsa: sentenza storica del Tar Salerno

Per i bambini affetti da autismo è obbligatorio il supporto a scuola dell’assistente specialistico formato ABA. Lo riferisce l’ANGSA Campania, presieduta da Claudia Nicchiniello, citando la sentenza, definita storica, del Tar di Salerno. A scuola il bambino deve essere affiancato da un professionista «in grado di fornire un concreto apporto al minore, sulla base del piano educativo individualizzato PEI». L’associazione Angsa, che «affianca i genitori per battaglie legali che servano di aiuto e di principio a tutte le famiglie sul territorio nazionale», rivendica il risultato e spiega le ragioni della sua soddisfazione per la decisione dei giudici campani. «In un contesto di spinta al deupaperamento dei due principali pilastri del sostegno costituzionale alle famiglie dei soggetti con autismo, la sanità e la scuola, ANGSA Campania ribadisce che l’uniformità di trattamento educativo ed abilitativo non si estrinseca solo attraverso alcune ore di prestazione sanitaria, ma conforme alla legge 104 /92 e alla legge 134/2015, in un progetto unitario». Quindi, si segnala, «l’Equipe ASL che preveda un trattamento ABA, non può che integrarsi con il PEI scolastico».

Il logo della ANGSA Campania, la sezione regionale della Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici

IL CASO DISCUSSO AL TAR. L’Agsa ricorda il caso su cui sono stati chiamati a pronunciarsi i giudici. «Un alunno irpino di scuola primaria, affetto da una gravissima forma di autismo era assistito per diverso tempo dai volontari del servizio civile. La famiglia si è rivolta al giudice per avere un assistentato specialistico che sostenesse e proseguisse la metodologia psicoeducativa sui comportmaneti del bambino, a sostegno delle attività accademiche svolte dalle insegnanti di classe». Di qui il giudizio fondato sui princìpi costituzionali. «Il collegio salernitano, nel confermare l’ordinanza cautelare dello scorso aprile, ha richiamato i principi enunciati in materia dal Consiglio di Stato ( sent. 2023/2017) e dalla Corte Costituzionale (sent. 275/16), sottolineando che la posizione di assistente alla comunicazione deve essere ricoperta da personale qualificato», si legge. In caso contrario, viene citato un passo della sentenza, «vi sarebbe un diretto vulnus ai valori costituzionali poiché le prestazioni da rendere a favore degli alunni disabili sarebbero meramente apparenti». Su tale assunto, quindi, ai sensi dell’art.139 del d.lgs 112/1998, il TAR ha dichiarato l’obbligo del Comune di assegnare l’assistente specialistico formato ABA, «in grado di fornire un concreto apporto al minore, sulla base del piano educativo individualizzato PEI».

La targa del Tar Campania sezione di Salerno all’ingres

LA PORTATA DELLA SENTENZA. Secondo l’ANGSA, «la sentenza è importante anche perché riconosce all’ABA una valenza educativa oltre che ri-abilitativa e potrà essere di aiuto a non pochi bambini che sistematicamente si vedono negare un diritto costituzionalmente garantito, qual è il diritto allo studio, mancando loro l’aiuto necessario da parte di operatori scolastici appositamente formati».


PER INFORMAZIONI: Angsa | Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici


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