Provincia di Avellino. La sede di Palazzo Caracciolo

Rivoluzione alla Provincia di Avellino, dove prende forma concreta la riorganizzazione dell’ente disegnata dal Presidente Domenico Biancardi all’inizio dell’anno. All’ordine del giorno del Consiglio provinciale convocato in seduta straordinaria per oggi, infatti, figura il varo di una vera e propria piattaforma per Centrale appalti, Finanziamenti e Cultura, il Settore 2. Novità assoluta nell’organizzazione disegnata dal Presidente della Provincia Domenico Biancardi è rappresentata dal Settore 2 – “Programmazione strategica e Progettazione per il Territorio”, pensato per supportare Comuni e territorio nella gestione degli appalti, nel reperimento, pianificazione e gestione dei fondi europei, quindi, nelle politiche di sviluppo in ambito culturale e turistico. Il Settore 2 allestisce una struttura interna pensata per garantire agli enti locali due obiettivi, dunque: da un lato un aiuto nella semplificazione procedurale delle gare e, soprattutto, nel reperimento delle risorse finanziarie; dall’altro, servizi e una fondazione per sviluppare politiche di sviluppo culturale e turistico. Altro elemento di novità, il Settore 2 apre la progettualità della Provincia al contributo di professionalità esterne, con modalità diverse dal passato, come vedremo. Di seguito le diverse articolazioni in cui opera il Settore 2.


Macrostruttura della Provincia di Avellino. Lo schema organizzativo della Provincia dal primo gennaio 2019

STAZIONE UNICA APPALTANTE E FINANZIAMENTI, ECCO L’ASSETTO (APERTO AL PERSONALE MNINISTERIALE). Per quello che riguarda l’attività di supporto in materia di appalti e finanziamenti, il Settore 2 della Provincia sviluppa una struttura stabile, composta da personale dipendente della Provincia (dedicata all’assistenza e supporto tecnico-amministrativo ai Comuni del territorio), in primo luogo per offrire ai Comuni una Stazione Unica Appaltante (SUA) con funzioni di Centrale di Committenza Provinciale, comprendente una Unità operativa di supporto ai Comuni nella “Progettazione di Opere Pubbliche”. In questo ambito, la Provincia intende attuare lo schema introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 all’art. 166 (la cosiddetta Struttura di Missione), che consente opportunità di impiego, all’interno della Struttura provinciale, di personale reclutato a livello centrale dagli uffici ministeriali.

Il Presidente della Provincia, Domenico Biancardi

NASCE L’UNITÀ “SVILUPPO IRPINIA” DELLA PROVINCIA DI AVELLINO. Nel Settore 2 viene allestita, inoltre, una Unità operativa classificata “Sviluppo Irpinia”, che sarà di supporto ai Comuni nella intercettazione delle “opportunità di finanziamento” pubblico e privato, in ambito regionale, nazionale ed europeo, e nella “presentazione di candidature e progettualità”. L’Unità organizzativa dovrà fungere da “incubatore” di idee progettuali ed accompagnare i Comuni, dalla fase di acquisizione dei finanziamenti fino alla fase realizzativa dell’idea progettuale. A tal fine, già quest’anno, la Provincia «dovrà costruire una consistente ‘rete di partenariato’ con i maggiori ‘player istituzionali’ già impegnati, con successo, in tali ambiti di attività, con il fine di orientare e massimizzare i benefici per i Comuni e le Comunità amministrate», si legge nel provvedimento. «Specifiche “Unita di Progetto” (UDP), consentiranno di impiegare gruppi di lavoro composti da personale dipendente e da professionalità esterne». Per realizzare questi obiettivi, «la Provincia intende reclutare con la formula dell’appalto di servizi (ex D.lgs. n. 50/2016) figure professionali con il compito di ‘progettare i nuovi Servizi, procedimenti e processi’, e pianificare la fase di ‘messa a regime’ delle Strutture operative». Tutte «queste Unità di Progetto rappresentano», in questa organizzazione data, «lo strumento prioritario per la realizzazione del programma di mandato». Nel provvedimento si definiscono «sub ripartizioni della struttura organizzativa, trasversali alla linea gerarchico-funzionale, create per la realizzazione di specifici interventi strategici».

La corte interna alla Camera di Commercio di Avellino in piazza Duomo

BENI CULTURALI, TURISTICI E LA FONDAZIONE IRPINIA. Il secondo pilastro del Settore 2 riguarda il supporto degli enti locali e del territorio per le politiche di sviluppo culturale, di valorizzazione dei beni ambientali, storici e architettonici. Soprattutto il Presidente della Provincia Domenico Biancardi mira a creare una struttura per il turismo. L’organizzazione prevede la creazione dell’Unità di Progetto ‘Sistema Irpinia’, finalizzata «alla realizzazione di interventi strategici d’intesa con i Comuni del Territorio, ai sensi dell’art. 11 dello Statuto della Provincia». Gli obiettivi sono: la realizzazione della piattaforma digitale per la messa in rete delle risorse del patrimonio museale e bibliotecario, mediante accordo strategico con l’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) in attuazione del Codice della PA digitale ex D.lgs. n. 82/2005; la valorizzazione delle risorse del patrimonio museale e bibliotecario provinciale attraverso la costituzione di accordi di partenariato pubblico-privato finalizzati alla realizzazione di grandi interventi di investimento; la costituzione di una “Fondazione di Partecipazione” a cui affidare la creazione di una visione identitaria e sistemica di “offerta territoriale” in grado di competere sul mercato interno e internazionale, oltre che la generazione e sviluppo, quantitativo e qualitativo, della “domanda interna ed esterna”, attraverso gli strumenti di promozione e valorizzazione del patrimonio di risorse della Provincia di Avellino. A questo proposito, Biancardi ha portato all’esame del Consiglio provinciale lo statuto della Fondazione Irpinia per la definitiva operazione. Il suo obiettivo è costituirla davanti al notaio entro l’estate, per poi renderla operativa entro l’anno, aprendola al contributo delle organizzazioni di categoria. Per fare in modo che possa effettivamente assumere una funzione di raccordo, lo statuto prevede l’ingresso staturiamente stabilito come diritto, dei rappresentanti della Camera di commercio e di tre organizzazioni che la Provincia ritiene, evidentemente, utili ad affermare la Fondazione sul territorio: l’Unpli (Unione delle Pro Loco), Confcommercio e Confindustria. Viene auspicato il concorso delle Università, delle Associazioni, delle istituzioni culturali, ma non vengono riconosciuti a questi interlocutori posti di diritto tra i soci. Nella sostanza, la Fondazione ruota intorno ad una piattaforma digitale, presumibilmente on line, per la gestione dei flussi informativi e delle richieste di prenotazione di servizi tradizionali legati al turismo e alla fruizione dei beni culturali.

Unione Europea

IL CONSORZIO UNIVERSITARIO RIORGANIZZATO PER IL SUPPORTO AI COMUNI.  In questo quadro, si punta a riorganizzare le funzioni del Consorzio Universitario, il Cirpu. Si propone di attuare una revisione dello scopo statutario. Dovrà erogare servizi di “supporto strategico ed operativo” agli enti consorziati, aiutandoli nella realizzazione di programmi e progetti di investimento in “asset materiali e immateriali”.

IN CONSIGLIO PROVINCIALE LE DISPOSIZIONI ATTUATIVE. In vista della attuazione di questi indirizzi, già maturati all’inizio dell’anno, il «Provvedimento Presidenziale (n. 47 del 25.06.2019) con cui Biancardi ha stabilito le «Disposizioni
attuative degli indirizzi strategici enucleati dall’amministrazione Provinciale
nel Documento Unico di Programmazione 2019/2021», è stato sottoposto questa mattina (24 luglio) al vaglio del Consiglio provinciale, inserito al secondo punto dell’ordine del giorno, che prevede anche l’assestamento degli equilibri di bilancio.


LEGGI ANCHE: 

Rivoluzione alla Provincia, via al riassetto organizzativo da oggi

 

 

ARTICOLI CORRELATI