Universiade in Irpinia è stata la prova generale per uno Stadio Partenio degli eventi. I numeri della partecipazione all’evento sportivo dell’anno, i Giochi Universitari voluti su scala regionale dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca, hanno dimostrato il potenziale che gli impianti sportivi di Avellino e Ariano Irpino hanno come sedi di grandi eventi. Il messaggio è arrivato dalla conferenza stampa organizzata per tracciare un bilancio della 30esima Summer Universiade. Con il Sindaco di Avellino hanno partecipato Gianluca Basile, Commissario straordinario di Napoli 2019, e Bruno Iovino dell’Area Sport Agenzia Regionale Universiadi. L’incontro è servito ad illustrare i dati e l’impatto della Universiade in Irpinia su Avellino e provincia, «a partire dalle venue che hanno ospitato le gare dei tornei di pallacanestro, pallavolo e tiro con l’arco», ma anche a sottolineare le potenzialità dell’Irpinia come sedi di grandi eventi dello sport e non solo. Il basket ha attirato in pochi giorni10mila spettatori, 3mila dei quali soltanto nella partita conclusiva, la finale. Basile ha rimarcato il lavoro fatto sugli impianti, un fiore all’occhiello in tutta la Campania, con i complimenti del Premier Giuseppe Conte. Il ruolo delle amministrazioni comunali è stato sottolineato da Bruno Iovino, mentre l’Assessore allo sport Giuseppe Giacobbe ha avanzato la richiesta di poter impiegare le economie di gara sui lavori di ristrutturazione e adeguamento per intervenire su altri impianti sportivi della città di Avellino. Grande soddisfazione è stata espressa dal Delegato del Coni, Giuseppe Saviano, reduce dal successo degli SportDays. Saviano ha osservato che la qualità dell’organizzazione dimostrata ad Avellino rappresenta un punto di partenza in termini di credibilità per rendere Avellino e la sua provincia il luogo giusto per grandi avvenimenti sportivi, culturali e di richiamo anche internazionale.

La tribuna Montevergine dello Stadio Partenio di Avellino

DA STADIO AD ARENA PER I GRANDI EVENTI DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO. Costruito nel 1971 dal compianto imprenditore ascolano Costantino Rozzi, che poi lo ampliò a metà degli anni ‘80 con la nuova curva Nord (raddoppiando l’anello), lo stadio Partenio, poi dedicato alla memoria della bandiera biancoverde Adriano Lombardi, rappresenta l’emblema degli impianti sportivi italiani. Pur avendo ospitato incontri internazionali, da una finale della Coppa Uefa tra Juventus e Fiorentina alla famosa partita della nazionale di calcio contro la Germania Ovest nel 1986, raccogliendo oltre quarantamila spettatori, è finito in una condizione di degrado. Per effetto delle nuove norme di sicurezza, lo stadio così com’è non può sperare di tornare agli antichi fasti, se non attraverso una ristrutturazione radicale o una ricostruzione ex novo. In linea con le opportunità che oggi il mercato offre, da vent’anni viene proposto come il cuore di un nuovo quartiere sportivo una città dell’intrattenimento e del benessere. Nel 2016 un’ipotesi in questo senso fu avanzata dall’allora patron del Calcio Avellino, Walter Taccone. Proponendo la realizzazione di una vera e propria cittadella sportiva, con servizi alberghieri e commerciali, ipotizzava addirittura pacchetti di servizi da offrire ai tour operator, promuovendo al contempo le bellezze naturalistiche ed architettoniche del territorio, insieme alle prelibatezze enogastronomiche che l’Irpinia vanta. Ma anche da diverse rappresentanze istituzionali e politiche sono venute fuori idee coerenti con quella impostazione. L’ultima in ordine di tempo, quella di Luca Cipriano, che ha proposto il “Villaggio dello Sport” durante la campagna elettorale comunale poche settimane fa. Per l’attuale Sindaco Gianluca Festa è aperto un dossier per la valorizzazione dell’intero patrimonio a disposizione del Comune di Avellino, dai grandi contenitori culturali (Villa Amendola, il Teatro Carlo Gesualdo, l’ex Eliseo, il Parco Santo Spirito, la Casina del Principe, tra gli altri) alle strutture sportive, cioé il centro polisportivo della piscina, il Palasport Del Mauro e lo Stadio Partenio Lombardi, per il quale si impongono ritocchi in vista della ripresa dell’attività agonistica dell’Us Avellino in Lega Pro.


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