IIA, De Palma (Fiom): non cediamo all’Asi suoli a Flumeri

Il segretario nazionale Fiom Cgil rifiuta l'ipotesi di cedere i terreni eccedenti dell'ex Irisbus all'Asi come suggerito dal sindaco di Flumeri Angelo Lanza, e rilancia sulle aspettative per l'incontro del 18 luglio a Roma: "Ci aspettiamo che venga licenziato il piano industriale del polo degli autobus italiani, con un cronoprogramma dettagliato dei passi da compiere"

Crede in un rilancio della IIA De Palma (Fiom): “Non cediamo all’Asi terreni funzionali al polo industriale dei pullman a Flumeri”. Per il dirigente sindacale nazionale “l’attuale perimetro occupato dallo stabilimento di Industria Italiana Autobus a Flumeri non va toccato, servirà al progetto complessivo di rilancio: non possiamo immaginare di cedere al Consorzio Asi dei suoli per fare spazio ad un supermercato”. Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil, replica alla richiesta che viene dal territorio. Dice no lo scorporo di una porzione dei suoli su cui si sviluppa l’ex Irisbus. Si tratta di quei terreni mai utilizzati nemmeno ai tempi in cui a Valle Ufita c’era la Fiat, dieci anni fa finiti al centro di una battaglia popolare contro l’ipotesi di una centrale energetica. La Fiom nutre speranze sul vertice convocato dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

Michele Di Palma, Segretario della Fiom Cgil

“Non possiamo immaginare di parcellizzare il terreno dell’azienda in questo momento, in cui al contrario dobbiamo verificare tra pochi giorni l’idea progettuale che è stata annunciata dal Governo. Cedere il terreno ad Asi significa rinunciare alla costruzione del polo italiano degli autobus e indebolire la capacità del sito produttivo. Questa ipotesi ad oggi si esclude: guardiamo al 18 luglio con fiducia” continua.

SEGNALI POSITIVI, IL SINDACATO VUOL VEDERE LE CARTE DEL GOVERNO. Stavolta le aspettative sul vertice convocato a Roma sono alte. Già in occasione dell’incontro di Flumeri con le rappresentanze sindacali nazionali, è stata ribadita la ferma volontà di andare avanti e ottenere la concreta possibilità di realizzare quanto finora è stato solo illustrato. Se da un lato si attende con una certa ansia di conoscere il nome dell’imprenditore che dovrà investire la quota parte di capitale utile a chiudere il cerchio del piano industriale, dall’altra De Palma sottolinea la presenza stabile nel progetto di Leonardo, Invitalia e Karsan. I nomi dei possibili nuovi vertici circolati all’ultima assemblea fanno pensare ad un consolidamento della presenza di Leonardo e Invitalia, spiega Le maestranze così come le sigle sindacali locali attendono garanzie sulla quota dei 9 milioni di euro: però se le quote del 30 per cento non assegnate fossero assorbite da chi è già della partita, il problema sarebbe chiuso. Da Roma si attende lo sblocco dell’Accordo di Programma con Regione Campania e Invitalia per la riconversione e l’ammodernamento degli stabilimenti di Flumeri e siglato fra Regione Campania e Invitalia pari ad un investimento di 18 milioni di euro, in cui si prevedeva anche la costruzione di pullman ibridi o elettrici.

La sede del Ministero dello Sviluppo Economico

“Ci aspettiamo che il 18 luglio al Ministero venga proposto un piano industriale che rilanci gli stabilimenti di Flumeri e Bologna, e che preveda dunque la riqualificazione della struttura, l’ammodernamento delle linee di produzione e la regolarizzazione lavorativa di tutte le maestranze, per far decollare finalmente la produzione” conclude De Palma.

L’ingresso alla sede di Invitalia

L’ACCORDO DI PROGRAMMA DEVE PARTIRE SUBITO. Fiom e le altre sigle sindacali sono convinte che solo l’eventuale sblocco dell’accordo di programna darà credibilità ad Industria Italiana Autobus. Si attende da anni l’avvio dell’intervento per far tornare produttivo il sito di Valle Ufita. L’Accordo di Programma tra il Ministero dello sviluppo economico e la Regione Campania, finalizzato al sostegno del contratto di sviluppo presentato dalla società Industria Italiana Autobus S.p.A. finanzia la riattivazione dell’ex Irisbus, di Flumeri, per iniziare la realizzazione di veicoli a motorizzazione anteriore e posteriore appartenenti al segmento dei mini-midibus. Finora il programma è rimasto fermo, perchè subordinato alla positiva valutazione del nuovo piano industriale dell’impresa, da parte di Invitalia. Il sindacato confida che il 18 luglio al tavolo del Mise arriveranno le risposte sul definitivo assetto societario, condizione indispensabile a rendere il piano industriale presentato nell’inverno scorso credibile, consentendo ad Invitalia di procedere con lo sblocco degli investimenti a Flumeri. La sottoscrizione dell’Accordo di Programma consentirà l’attivazione delle procedure finalizzate alla partecipazione al capitale di rischio della società Industria Italiana Autobus S.p.A. da parte di Invitalia, con la conferma della messa a disposizione da parte del Ministero dello sviluppo economico delle risorse. I 18 milioni serviranno sia al recupero e alla riqualificazione dello stabilimento ex Irisbus, che alla salvaguardia occupazionale. “Il programma di investimento prevede il progressivo riassorbimento dalla CIGS, di circa 300 unità impiegate presso il sito di Flumeri e la conservazione, da parte della Industria Italiana Autobus S.p.A., di uno stratificato e localizzato know how nella produzione di autobus”, si legge nella nota con cui il Mise prese atto del piano industriale presentato dalla IIA, richiedendo la conferma degli ammortizzatori sociali.


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