Operai ex Irisbus: assemblea di Flumeri inutile, è buio sulla IIA

«VERGOGNA!». I lavoratori in forza alla Industria Italiana Autobus in un documento definiscono «inutile e inconcludente» l'assemblea aziendale. Esprimono la propria indignazione per un futuro che ormai non vedono più per la loro fabbrica, a due settimane dal prossimo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 18 luglio

Gli operai ex Irisbus in un documento definiscono «inutile e inconcludente» l’assemblea aziendale di Flumeri, esprimendo la propria indignazione per un futuro che ormai non vedono più per la IIA. «Gli operai di industria italiana autobus dopo l’assemblea del primo luglio hanno solo due parole da dire: semplicemente vergogna!», scrivono nella lettera aperta, integralmente riportata a seguire. In attesa della riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in programma il 18 luglio, si pongono un dubbio: «Una buona volta qualcuno dovrebbe rispondere ad una semplice domanda: ma l’Italia li vuole costruire gli autobus o li vuole comprare all’estero? Tra i punti maggiormente criticati della riunione le posizioni espresse sui prepensionamenti. Secondo gli operai non si puntar un turno over, ma ad una riduzione progressiva degli organici di Flumeri e Bologna. Insomma, temono che si voglia portare la fabbrica alla chiusura in punta di piedi.


IIA, vergogna!

Documento dei Lavoratori ex Irisbus

Gli operai di industria italiana autobus dopo l’assemblea del primo luglio hanno solo due parole da dire: semplicemente vergogna!

Ieri ( lunedì primo luglio) c’ e’ stata una nuova assemblea in fabbrica. Si sarebbe dovuto parlare di fatti concreti, di azioni da intraprendere per dare una scossa al Mise in previsione delle imminenti scadenze che ci preoccupano ( se non si trova il terzo socio entro questo mese sembra che tutto possa saltare?!). Purtroppo però come sempre accade, anche quella di ieri é stata un’ assemblea che non è servita a niente: deludente, inconcludente, misera e con tanta vuota retorica! I sindacati nazionali ancora non hanno una visione e una proposta chiara e per questo non tracciano un percorso per contrastare le chiacchiere della politica. Basti pensare che l’ unica proposta più chiara proferita dalle loro bocche é stato auspicio dell’uscita dei lavoratori con quota 100! Ragionamenti, questi, che secondo noi non stanno né in cielo ne in terra perché al contrario noi chiediamo che l’azienda venga riaperta con lo stesso livello occupazionale: eravamo più di 700 lavoratori e almeno tanti ne vorremmo ritornare! Questa terra ha bisogno di lavoro!
Siamo stanchi di dover sentire discorsi vuoti di chi apre la bocca tanto per parlare, siamo stanchi di essere presi in giro da tutti (istituzioni e  sindacato)
Abbiamo bisogno di verità!

Una buona volta bisognerebbe mettere fine a questa triste storia; una buona volta bisognerebbe ridare la dignità perduta a tante persone (è una vergogna che dopo 8 anni si parli ancora di cassa integrazione!) una buona volta ognuno dovrebbe avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità.
Una buona volta qualcuno dovrebbe rispondere ad una semplice domanda : “ma l’Italia li vuole costruire gli autobus o li vuole comprare all’estero?”
NOI DICIAMO BASTA

Povera Italia


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