Vertenza Whirlpool al Mise l’11 luglio. Irpinia in attesa

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato il tavolo di crisi per discutere «la situazione occupazionale e produttiva dell'azienda», come comunica il Ministero dello Sviluppo Economico in una nota. Da Montoro, Sant'Angelo dei Lombardi e Forino si attendono lumi sulla continuità produttiva. In 150 sperano nella fumata bianca

Vertenza Whirlpool di nuovo al Mise l’11 luglio sul piano industriale. Irpinia in attesa, mentre la Fiom Cgil annuncia battaglia a oltranza. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato il tavolo di crisi per la società Whirlpool per il prossimo 11 luglio alle ore 11. Al centro dell’incontro, già preannunciato ma non programmato, «la situazione occupazionale e produttiva dell’azienda», come comunica il Ministero dello Sviluppo Economico in una nota. Il confronto servirà ad approfondire il Piano industriale relativo allo stabilimento di Napoli, fermo restando il mantenimento dei 420 posti di lavoro attuali. Dalla provincia di Avellino si è in attesa di notizie in particolare per quello che riguarda la produzione. Come è noto, sono tre le aziende operative a Montoro, Sant’Angelo dei Lombardi e Forino (Cellublock, Pasell, Scame Mediterranea), inserite nell’indotto della multinazionale che a Napoli produce lavatrici. Nei giorni scorsi sull’argomento si è espresso anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. La Regione Campania farà la sua parte, ha affermato, «se ci sarà un piano industriale serio, che tutela i 420 posti di lavoro con la permanenza di Whirlpool a Napoli». De Luca ha polemizzato a distanza con il governo, che ha accusato di aver prolungato i tempi di un confronto serrato al tavolo ministeriale con l’azienda solo per far passare la parentesi elettorale.

Tavolo di crisi Whirlpool al Mise

VERTENZA WHIRLPOOL, IL CONFRONTO SI SPOSTA AL TAVOLO TECNICO. All’ultima riunione al Mise, presenti il Ministero dello Sviluppo Economico il Vice Premier Luigi Di Maio da un lato e i vertici dell’Emea Whirlpool, l’Ad Luigi la Morgia e il presidente Gilles Morel, dall’altro, si era soltanto acquisito il dato della volontà convergente di tenere aperta l’azienda a Napoli. Come farlo, quindi a quali condizioni industriali procedere, è il tema della riunione convocata per l’11 luglio. Al tavolo era stata fatta una disamina tecnica dell’attuale situazione degli stabilimenti Whirlpool in Italia, affrontando anche il nodo cruciale degli stabilimenti di Comunanza e Napoli. La riunione del 25 giugno aveva segnato l’apertura del tavolo negoziale, con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa che garantisca i livelli occupazionali e la continuità industriale. Il successivo comunicato del Ministero era stato rassicurante: «Nessuna chiusura, nessun disimpegno e la piena occupazione dei lavoratori coinvolti in questa vicenda: questi sono i capisaldi che abbiamo ottenuto e sui quali possiamo ricostruire». Così si era espresso Luigi Di Maio. «Oggi abbiamo avuto delle conferme importanti che fanno segnare uno step decisivo per la situazione del sito di Napoli. Era fondamentale averle direttamente dalle figure apicali della multinazionale con cui, da oggi in avanti, seguirà un dialogo – che coinvolga tutte le parti sociali – per garantire un futuro certo ai lavoratori». Il tavolo dell’11 luglio servirà a trovare le garanzie per i lavoratori.

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GIORNATE DI MOBILITAZIONE, OGGI STRISCIONE ALLA INAUGURAZIONE DELLA XXX UNIVERSIADE ESTIVA DI NAPOLI. Nel frattempo non si ferma la protesta dei lavoratori per la vertenza Whirlpool. Due ore di sciopero e blocco stradale in via Argine nella giornata di oggi per chiedere un incontro al Mise sul destino dello stabilimento partenopeo. Nel pomeriggio la risposta del Mise con la riconvocazione del tavolo. Ma domani è in programma anche un’altra iniziativa. Allo Stadio San Paolo di Napoli gli operai saranno presenti per assistere alla Cerimonia di apertura della 30esima Summer Universiade con i delegati della Whirlpool che esporranno lo striscione: «Napoli non molla, Naples won’t give up». Lo fa sapere la Fiom Cgil con una nota di Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil. «Ringraziamo, a nome delle lavoratrici e dei lavoratori, gli organizzatori, le istituzioni locali e il Questore per l’opportunità di poter partecipare all’evento e dare voce ad una vertenza simbolo del nostro Paese che rappresenta il concreto pericolo di desertificazione industriale del Sud», si legge. «La mobilitazione è proseguita anche oggi con lo sciopero di due ore e l’esposizione di uno striscione da palazzo San Giacomo sede del Comune di Napoli per chiedere che venga al più presto fissata la data per un nuovo incontro al Mise». Ed ha concluso: «Il Governo deve continuare a pretendere il rispetto del piano che è stato firmato a ottobre. Whirlpool è una vicenda che dimostra come in Italia manchi un’autorevolezza e un’idea di politiche industriali. La Whirlpool deve restare a Napoli a produrre e a garantire la tenuta dell’occupazione».


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