Scuola di cucina, ragazzi con disabilità scoprono la tradizione irpina

UNA RACCOLTA DI RICETTE CHE FA LA STORIA DEL GUSTO SOLOFRANO E MONTORESE. Per due settimane a Palazzo Macchiarelli gli ospiti dei Centri Socio-educativi dei Comuni di Solofra (Centro Melina Martella) e Montoro accompagnati dalle loro educatrici hanno compiuto un viaggio alla scoperta delle prelibatezze culinarie locali guidati dall'esperienza dì nonna Regina, la cuoca di un noto ristorante della zona

Scuola di cucina locale, progetto per i ragazzi con disabilità de “L’Isola che non c’è” sviluppato per due settimane a Montoro. Un luogo bellissimo nel verde della campagna montorese e un gruppo di uomini e donne con disabilità hanno reso possibile il progetto “Aggiungi un posto a tavola” iniziativa della Cooperativa sociale “L’Isola che c’è” di Solofra. Per due settimane le sale affrescate di Palazzo Macchiarelli sono rimaste aperte agli incontri degli ospiti dei Centri Socio-educativi dei Comuni di Solofra (Centro Melina Martella) e Montoro accompagnati dalle loro educatrici in un viaggio alla scoperta delle antiche ricette del posto: ad aiutare nella redazione di quella che sarà la memoria storica di un lavoro certosino compiuto con pazienza, le mani e l’esperienza dì nonna Regina, la cuoca di un noto ristorante della zona.

Nonna Regina, la cuoca di un noto ristorante del montorese trasmette i segreti della cucina più antica della tradizione locale agli ospiti dei Centri Socio-educativi dei Comuni di Solofra, “Centro Melina Martella” e Montoro

A SCUOLA DI CUCINA LOCALE. Loro sono Rosa, Antonella, Rita, Giulia, Alessando, Alfonso, Massimo, parte di un gruppo che si è trasformato in provetti chef e cappello e grembiule hanno prima raccolto nelle loro famiglie la storia della tradizione culinaria locale, poi hanno messo in pratica le indicazioni di nonna Regina. Due i piatti realizzati: l’antica ricetta della torta di gallette con crema e gli gnocchi della nonna. Acqua e farina e via con l’impasto a mano fino a dare forma agli gnocchi ognuno secondo il proprio estro creativo. Due settimane di incontri si sono trasformate in un lungo momento di spensieratezza pensato per favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale: il progetto “Aggiungi un posto a Tavola”, che per la prima colta ha portato gli ospiti dei due centri per disabili fuori dei locali delle strutture gestite dalla Cooperativa L’Isola che c’è, è stata una importante occasione per sviluppare e migliorare le capacità relazionali e i legami con la comunità locale.

Nonna Regina e gli apprendisti chef del progetto promosso dalla Cooperativa di Solofra “L’isola che non c’é”

UNA RACCOLTA DI RICETTE CHE FA LA STORIA DEL GUSTO SOLOFRANO E MONTORESE. I risultati del progetto sono contenuti in una raccolta di ricette, una guida agli antichi sapori della tradizione culinaria montorese e solofrana, compilata dai provetti chef, e resterà a far parte della mediateca di Palazzo Macchiarelli “Abbiamo lavorato alla migliore realizzazione di un progetto innovativo come questo- ha detto la presidente della Cooperativa L’Isola che c’è, Speranza Marangelo- e grazie alla professionalità delle educatrici abbiamo raggiunto l’obiettivo che si prefigge la nostra attività nei Centri socio-educativi di Solofra e Montoro: coniugare i momenti di incontro e confronto con le famiglie e i momenti di gruppo per favorire l’ inserimento degli utenti nel contesto territoriale. Un risultato reso possibile dall’ospitalità dei locali di Palazzo Macchiarelli che grazie al progetto Itinera si conferma luogo di rinascita e valorizzazione della storia e delle tradizioni locali per una intera comunità”. La Cooperativa L’Isola che c’è coniuga quotidianamente gli ingredienti giusti per dare risposte alla richiesta dell’utenza: la preparazione del management, la professionalità degli operatori impiegati e la passione nel mettere in pratica le attività, fanno della realtà presieduta da Speranza Marangelo un sicuro punto di riferimento nel panorama irpino del terzo settore.


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