Assunzioni alla Terminio Cervialto: 110 posti con corso concorso, già arrivate 530 domande

L'assessore dell'ente montano e sindaco di Calabritto, Gelsomino Centanni si difende dalle accuse lanciate dai suoi oppositori circa la pubblicazione del bando, e critica aspramente la presunta affermazione della Lega in paese: "C'è un disagio crescente derivante dalla mancanza di lavoro. Salvini dia le risposte che questo Paese si aspetta"

Sono 530 le domande pervenute da tutti i comuni del comprensorio che hanno risposto all’avviso pubblico della Comunità Montana Terminio Cervialto riguardante l’ammissione a titolo gratuito di 110 persone ad un corso di formazione organizzato dalla En.Bi. La. I.F., il cui attestato di partecipazione viene considerato condizione legittimante o titolo preferenziale per le future assunzioni all’ente montano.

Nell’illustrare i numeri registrati al protocollo della montana che ha sede a Montella, il sindaco di Calabritto replica alle accuse lanciate dai suoi oppositori sulla mancata pubblicazione del bando, e spiega nel contempo il primato registrato dalla Lega a Calabritto alle europee. Non solo. L’esito del voto di domenica scorsa ha alterato i preesistenti equilibri all’interno dell’ente montano altirpino, attualmente monco della presidenza e in procinto di sostituire i componenti del consiglio con i nuovi eletti.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, accanto al Sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni e alla Presidente del Consiglio Regionale, a Quaglietta (repertorio)

“Il bando del corso concorso era sul portale della Comunità Montana e i singoli comuni non sono obbligati a darne pubblicità” tuona Centanni per rispondere ai consiglieri di minoranza che hanno lanciato l’accusa di avere “omesso” la pubblicazione del bando sull’albo pretorio del Comune di Calabritto. “Risultano 530 domande pervenute da tutti i comuni della provincia: da Lioni, Ariano, e addirittura da Avellino. Questo significa che le persone sono attente e chiunque avesse intercettato il bando avrebbe dovuto diffonderlo come poteva, evitando polemiche strumentali” ribatte.

“Si tratta di cittadinanza attiva e di buon senso. Se il bando non è stato trasmesso al Comune, non c’era obbligatorietà da parte dell’Ente di ricercalo e renderlo pubblico. Il sindaco di Calabritto non tira la volata a parenti diretti, come è accaduto invece in passato e per altre situazioni in paese” ironizza. “Mi sto impegnando sul fronte della progettazione: sono stati appaltati 5 lavori da 13 milioni di euro, e non posso tollerare l’accusa di non lavorare per i cittadini da parte di chi è stato eletto con me. La moralità è stata abbandonata”.

Oltre alle diatribe interne, Centanni riconosce la necessità di convocare subito il consiglio della Comunità Montana a Montella, e ottemperare al vuoto rappresentativo dovuto al ricambio decretato domenica dalle urne. “Bisognerà aprire una discussione in seno al nuovo consiglio, in quanto abbiamo l’onore di accogliere nuovi consiglieri, rappresentativi dei comuni di Salza Irpina, a cui era stata affidata la presidenza, Castelevetere sul Calore, Santa Lucia di Serino e Montella”.

L’apertura del corso- concorso intanto, preannuncia nuove assunzioni all’ente montano, che potrebbe trovare una sua rinnovata funzione sul territorio se il contenitore fosse nuovamente “riempito di contenuti”. Al momento, per Centanni non è prevista nessuna convergenza con il progetto pilota altirpino e con l’Azienda Forestale: “L’ente si occupa di verde e rimboschimento, e della sistemazione delle strade rurali, non incrocia in nessun modo il progetto pilota. Magari in futuro” chiarisce.

Altro nodo al pettine del sindaco Centanni, esponente del Partito Democratico, l’affermazione della Lega a Calabritto, annoverato come uno dei tanti comuni finito sotto la lente di ingrandimento dell’analisi del voto delle europee. Non una anomalia nel contesto irpino, dove il Carroccio ha registrato buone percentuali di sostenitori, superando quella che lo stesso Centanni definisce “la febbre del Movimento 5 Stelle” salita con le elezioni politiche del 2018. “Calabritto rispecchia l’andamento nazionale, ma ci tengo a sottolineare che si è recato alle urne per le europee solo il 30 per cento della popolazione e la Lega ha incassato 260 voti” puntualizza il sindaco, per sottolineare un esito derivante da un disagio sociale che esula dall’essere megafono di un’opinione politica.

“Calabritto non è un comune leghista e chi afferma il contrario commette un terribile errore. In questo voto alla Lega bisogna considerare il vento del disagio, del cambiamento e dell’insoddisfazione generale” continua. “Lo scorso anno il disagio è stato intercettato dai 5 Stelle, e oggi tocca a Salvini: bisogna ammettere che la sicurezza sia un problema sentito, ma la vera questione è il lavoro. Se le persone non lavorano le città si espongono al rischio sicurezza, ma Salvini non viene da Marte e deve impegnarsi a dare risposte. Sta continuando a fare campagna elettorale, chiedendo risposte ai cittadini, ma così non va” conclude.

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