Avellino merita un welfare locale europeo, Mele: Cipriano sulla strada giusta

Intervista all'ex assessore alle Politiche Sociali e Cultura del Comune capoluogo, alla vigilia del voto per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale

“La priorità ad Avellino è ricostruire il welfare locale, mettendo le persone al centro. C’è bisogno di dare risposte alle tante famiglie, ai giovani e agli anziani, che soffrono. È Luca Cipriano ha mostrato con idee, progetto e contenuti illustrati finora di essere sulla strada giusta”.

Così Teresa Mele, l’avvocato che ha guidato il settore dei Servizi sociali del Comune di Avellino nella fase più difficile, ereditando la stagione di conflitti istituzionali che nel secondo decennio degli anni 2000 hanno caratterizzato le politiche sociali nell’ambito del Piano di zona A4. “Il lavoro, gli investimenti, la riorganizzazione della macchina burocratica, sono certamente al centro dell’attenzione di tutti, destano aspettative. Ma in questi anni a mettere in moto l’antipolitica sono stati il degrado delle periferie economiche delle città e la sofferenza indicibile della gente”, spiega l’ex assessore. “Avellino paga gli anni delle contrapposizioni istituzionali, quando un consiglio comunale diviso non ha permesso all’ente capoluogo di mettere ordine nell’ambito del Piano di Zona”. Oggi Mele vede uno scenario diverso. “Con l’azienda consortile, realtà concretizzata con il decisivo contributo del commissario straordinario del Comune, Giuseppe Priolo, la fattiva partecipazione dei consiglieri regionali, la responsabilità dei Sindaci e la forza dimostrata dall’assessore regionale Lucia Fortini, si concretizza un obiettivo che personalmente avevo sostenuto fin dall’inizio del mio mandato nella Giunta guidata da Paolo Foti”, afferma, spiegando ciò che avvenne durante la sua gestione. “Quando proposi alla giunta e al consiglio comunale questa soluzione mancavano le condizioni oggettive per unire tutti su quella linea”. In quella fase, “quando ho assunto la delega, il Piano di Zona Sociale era un campo di battaglia. La stessa capacità di dare risposte a livello cittadino risentiva di questa condizione di inagibilità e l’obiettivo dato al mio assessorato dal sindaco era uno solo: superare lo stallo causato dallo scontro permanente tra i Comuni. Avellino capofila da un alto, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino, Torrioni, Tufo in ordine sparso dall’altro”. In quel contesto, prosegue Mele, “si doveva trovare una sintesi per far ripartire una programmazione decisiva, consapevoli che si dovevano dare risposte a numerose famiglie in attesa di servizi efficaci, tempestivi e concreti”.

L’assessore Teresa Mele in Consiglio comunale

Si sacrificò la riforma, cioè la costituzione subito della Azienda consortile, ma si gettarono le basi per la svolta maturata nel 2018, spiega Mele. “Il mio mandato in prima battuta riguardava il superamento dei contrasti, garantendo slancio alla attività del Piano di Zona. Sono lieta di esserci riuscita, incassando peraltro i complimenti dell’assessore regionale Lucia Fortini, con il sostegno del Consiglio comunale. Ma c’era la consapevolezza che un’azienda speciale avrebbe potuto fare anche di più”. È le ragioni sono semplici, aggiunge l’ex assessore. “L’azienda speciale consente di responsabilizzare una gestione indipendente dalle amministrazioni comunali, che con il Piano di Zona sono parte dell’assetto. Trattandosi di servizi alla persona, assistenza e prestazioni a ceti deboli, a fasce disagiate o in difficoltà, non è poco: oggi questo importante campo della amministrazione locale è stato rimesso in moto. Per i cittadini è certamente un’ottima notizia, per il Comune si tratta di un obiettivo centrato in pieno”. Nel nuovo scenario, mentre si completa il processo organizzativo della Azienda, recentemente strutturata con il Consiglio d’amministrazione provvisorio, Mele guarda al passo successivo, l’operatività. “L’Azienda ora c’è, farla funxionare dipende dai Comuni e dall’Amministrazione di Avellino, naturalmente. Spetterà a loro mantenere gli impegni assunti, consentendo di giungere effettivamente al traguardo di lungo percorso che ora può consentire una svolta che, senza il mio accordo sulla convenzione per il Piano di Zona, non sarenbe possibile”. In questa cornice Mele attende la nuova amministrazione che uscirà dalle urne. “Molte risorse sono da confermare, altre da ottenere, visto che anche noi abbiamo fatto la nostra parte. La convenzione siglata ha permesso nel corso del 2017 di approvare una programmazione licenziata nel gennaio 2018 che ora genererà i suoi frutti anche con il nuovo soggetto consortile. Ho lasciato un Piano di zona pronto per procedere senza intoppi, con un dibattito aperto sul modello».

L’Assessore alle Politiche Sociali e Pubblica Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini

Per Teresa Mele gli obiettivi indicati al programma di Luca Cipriano fotografano la domanda di politiche sociali che si registra ad Avellino come nel Paese. “Il tema della povertà, il disagio sociale dei giovani e delle famiglie, sono al centro del dibattito pubblico. In attesa di vedere quali nuove misure saranno decise dal Governo e dal Parlamento, ci sono tante opportunità di mettere a profitto le opportunità esistenti. Occorre solo mettere in moto la macchina, superando le sterili polemiche, che alla fine pagano solo i cittadini”.

Famiglia e anziani per Mele costituiscono la base da cui partire. “Già con il mio assessorato, rimodulando orari, organizzazione e investimenti, abbiamo creato altri 23 posti nei nidi, abbiamo riorganizzato il trasporto scolastico riservato ai disabili, abbuamo potenziato con il Servizio Civile l’assistenza alle persone con maggiori difficoltà, implementandola. Grazie al patrocinio dato alla Misericordia, oggi c’è il servizio di collegamento ospedaliero, realizzato con un pulmino acquistato dalla associazione”. Tra i programmi proposti da Cipriano si fa riferimento ad alcuni provvedimenti annunciati dall’Assessorato Mele, ricorda l’avvocato. “Sono lieta che il candidato del Centrosinistra abbia l’intenzione di riprendere e attuare alcune misure che abbiamo proposto e messo agli atti, dalle aree di sosta rosa alla questione dei diritti civili e della parità di genere oltre ogni discriminazione sessuale. Credo che su questi temi di civiltà si debba lavorare con serietà e responsabilità ricordando che va favorita la qualità della vita di ciascuno, a prescindere da aspetti culturali, confessionali o di ogni altra natura”.

Lavoro

In questo ambito Mele ricorda alcune iniziative proposte per la donna, “per migliorare l’occupabilità femminile e l’accesso al mercato del lavoro, ma soprattutto per fornire assistenza alle donne vittime di violenza fisica o anche solo psicologica, grazie al progetto Svolte”.  Inoltre, in tema di diritti civili, ricorda “l’adesione del Comune di Avellino alla ‘Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere’, che consente ad Avellino di allinearsi a quelle amministrazioni locali e regionali che hanno avviato politiche per favorire l’inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, tutelando questi cittadini dalle discriminazioni”. Infine, il problema tra i più sentiti, quello abitativo. “Il settore della casa è stato condizionato a tutti i livelli sia dalla crisi sociale, che dalla riduzione di risorse per gli investimenti. Ad Avellino c’era in più il problema di rifinanziare un programma di sostituzione edilizia reso più complicato dal diritto di molti assegnatari che avevano deciso di esercitare il diritto di riscatto. Oggi ci sono opportunità diverse, grazie ai programmi regionali, ma resta la questione della manutenzione…”.

Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello

Sul piano della cultura, Mele ha apprezzato l’elogio al Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, fatto da Cipriano in occasione della fase iniziale della campagna elettorale. “Il rapporto con la Diocesi di Avellino è importante sul piano istituzionale e morale, certo, considerando l’alta autorità del Vescovo e del suo ministero pastorale, ma per la nostra città rappresenta un prezioso interlocutore sotto il profilo culturale, per l’enorme patrimonio architettonico, storico e artistico che la Chiesa conserva in maniera eccellente sul nostro territorio”. Il riferimento va all’iniziativa concordata nel 2016, “un accordo con la Curia, la Provincia e la Soprintendenza che ha consentito di aprire chiese, luoghi di culto e di sapere alla fruizione dei cittadini, promuovendo libri, musica e convegni, era il Maggio dei Monumenti”. Sul terreno dei beni culturali, Mele coglie con soddisfazione gli impegni assunti da Luca Cipriano su Villa Amendola, “dove abbiamo restituito alla comunità il Museo della Città e la sua affermazione come simbolo di un Capoluogo ritrovato”. È conclude: bene la collaborazione annunciata con Ettore De conciliis, cui demmo la cittadinanza onoraria: l’autore del Murale della Pace, emblema avellinese nel mondo, potrà dare tanto al capoluogo”.

Ettore De Conciliis ad Avellino sul palco del Teatro Carlo Gesualdo alla inaugurazione della stagione 2015-16

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