Cipriano al Cnr: «Avellino capoluogo deve ripartire dalle eccellenze irpine»

«UNA CITTÀ DELLA SCIENZA, DELLA SALUTE E DELLA ALTA FORMAZIONE». La visita nel pomeriggio al Centro di ricerca sede dell'Istituto di Scienze dell'Alimentazione occasione per sottolineare un programma di valorizzazione dei punti di forza del territorio oltre l'area urbana: dalla Città Ospedaliera al Biogem di Ariano Irpino, dal Crom di Mercogliano all'Università del Vino e all'Istituto Agrario De Sanctis, fino al Conservatorio Cimarosa

«Avellino capoluogo deve ripartire dalle eccellenze irpine». Luca Cipriano in queste ore è stato attaccato da quasi tutti i suoi contendenti alla carica di sindaco di Avellino. A pochi giorni dal voto la circostanza non gli fa perdere il buon umore, che esibisce al cospetto dei cronisti in mattinata, quando incontra i giornalisti per un briefing sulla campagna elettorale del Centrosinistra, particolarmente intensa nel week end, dominato dagli impegni nelle periferie, tra San Tommaso sabato e Borgo Ferrovia domenica. L’apprezzamento dimostrato dai consiglieri regionali per il suo programma lo inorgoglisce, spiega. Del resto, fa notare, nessuno si è permesso di commentare la compresenza di parlamentari locali con il Ministro pentastellato nell’ospedale di Avellino domenica scorsa, salvo il Governatore della Campania. Si limita a sottolineare che sul piano politico un asse tra Avellino, Napoli e Bruxelles rappresenta una leva per risollevare le sorti di una città che ha bisogno di spendere bene le risorse, non solo di impiegarle. Occorre valorizzare ogni risorsa disponibile e, spesso, le più importanti non sono acquistabili.

Un vigneto dell’Istituto De Sanctis di Avellino sulle colline dei Cappuccini

In questo quadro il riferimento di Cipriano è al ruolo di capoluogo di Avellino, città che deve guardare ai punti di forza che l’Irpinia offre. Nel pomeriggio la sua visita al Cnr, sede dell’Istituto di Scienze dell’alimentazione, indicata come una delle straordinarie eccellenze che qualificano Avellino nel Mezzogiorno e nel Paese: dal Crom di Ortensio Zecchino, alla Città Ospedaliera guidata da Angelo Percopo, dal Biogem connesso al Pascale di Napoli, al Conservatorio Cimarosa da lui presieduto, fino alla Università del Vino, senza dimenticare l’Istituto Agrario Francesco De Sanctis, sulla strada di una affermazione in grado di unire le Valli dei Vini docG irpini. Cipriano ha rilanciato la partecipazione del Comune di Avellino nell’Asi, il Consorzio che oggi rappresenta l’Irpinia nella cabina di regia delle Zone Economiche Speciali.

Umberto Del Basso De Caro, deputato del Pd, già Sottosegretario alle Infrastrutture nei Governi Renzi e Gentiloni

Sul piano politico la campagna elettorale vive i suoi momenti più concitati, quindi anche quelli dove ognuno gioca il tutto per tutto, ha spiegato Cipriano, per il quale «sono ore di grandi ipocrisia». Stoccate a Umberto Del Basso De Caro e Gianluca Festa, con il primo che gira la faccia al Pd per l’ex Vicesindaco sempre poco apprezzato, spiega, mentre lo stesso Festa ha abbandonato il segretario dei Democratici Giuseppe Di Guglielmo dopo aver fatto parte della sua maggioranza condividendone ogni scelta. Per Cipriano «è il tempo di lavorare», perseguendo con umiltà un disegno di città che avrà bisogno del ruolo attivo dei cittadini, ma anche della interlocuzione di merito con le istituzioni.

Ricercatori nei laboratori del Cnr di Avellino, presso l’istituto di Scienze dell’Alimentazione

AVELLINO ECCELLENZA NELLA RICERCA ALIMENTARE CON IL POLO CNR – ISA. L’Istituto di Scienze dell’Alimentazione di Avellino costituisce un riferimento internazionale nelle ricerche di settore, “finalizzate a valutare la qualità e la sicurezza alimentare e per indagare i rapporti tra alimenti e salute”, fanno sapere dal Centro di via Rubilli. “Il trasferimento tecnologico è una parte rilevante nella missione Cnr-Isa”. Per queste caratteristiche, l’Istituto risulta “peculiare sia nel Cnr che nel contesto Le attività di ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione sono organizzate in tre programmi scientifici: Food, Health e Omics. Nella scheda del Cnr sono così descritte.

L’ingresso all’Istituto di Scienze dell’alimentazione

Food. L’attività di ricerca dell’area ‘Food’ è finalizzata: allo studio della qualità degli alimenti e della biodiversità; allo studio ed alla valorizzazione delle produzioni aventi vocazione territoriale; all’analisi ed al controllo della filiera agro-alimentare; allo sviluppo di metodologie-tecnologiche e biotecnologiche- innovative nei processi di trasformazione e conservazione degli alimenti, anche mediante sistemi di packaging di tipo attivo, smart o sostenibile, al fine di migliorarne la qualità e la sicurezza d’uso; alla valutazione delle proprietà tecnologiche e degli effetti biologici degli alimenti e dei microrganismi di interesse agroalimentare e salutistico; allo sviluppo di nuovi prodotti ed ingredienti funzionali, nutraceutici, di alimenti fortificati e di novel food. L’ampio spettro sia di metodologie applicate (chimiche, biochimiche, immunochimiche, immunologiche, microbiologiche, di analisi sensoriale, di biologia cellulare e molecolare, e di microtecnologia), che di modelli di studio utilizzati (cellulare in vitro ed in vivo), consentono lo svolgimento di attività a elevato impatto nel contesto scientifico nazionale ed internazionale.

Health. Questo programma ha come scopo lo studio delle relazioni tra nutrizione, salute e patologie. Queste attività sono uniche nel CNR-DISBA. Le principali aree di ricerca sono: 1. epidemiologia e genetica delle popolazioni (determinanti nutrizionali e genetici/epigenetici dell’obesità e di patologie correlate); 2. nutrizione e metabolismo (effetti metabolici della dieta Mediterranea); 3. meccanismi chemo-preventivi di composti fitochimici; 4. nutraceutici e cibi funzionali: approcci pre-clinici e clinici; 5. immunomorfologia. Il programma include gruppi di ricerca interessati a patologie degenerative croniche (cancro, patologie cardiovascolari), malattie metaboliche (obesità, diabete), intolleranze alimentari. I risultati ottenuti mediante approcci innovativi e multidisciplinari contribuiscono ad incrementare la nostra conoscenza sulle proprietà salutistiche di alcuni alimenti e fattori dietetici, una conoscenza rilevante per il benessere della popolazione umana nelle sue diverse età.

Omics. Il programma di attività ‘Omics’ svolge un ruolo trasversale ai temi di ricerca dell’Istituto e offre una avanzata piattaforma analitica aperta a collaborazioni nazionali ed internazionali, con istituzioni accademiche, organismi di ricerca e industrie. I ricercatori di questa area hanno consolidate expertise che includono: I. Sviluppo e applicazione di metodologie analitiche basate sulla spettrometria di massa per studi proteomici e metabolomici, per la caratterizzazione strutturale di proteine, peptidi, antiossidanti, lipidi, molecole volatili e altre classi di biomolecole. II. Informatica, bioinformatica, biologia computazionale, analisi e gestione dei dati, modelling e docking molecolare. III. Sviluppo di biochip ottici per la rilevazione specifica anche di tracce di sostanze di interesse per la sicurezza alimentare, la salute e la sicurezza ambientale. L’attività di ricerca del programma è orientata allo studio di problematiche di importanza strategica nel campo delle scienze dell’alimentazione quali le relazioni tra composizione degli alimenti e salute dell’uomo, trasformazioni e destino metabolico degli alimenti, caratterizzazione di componenti con attività biologica benefica o avversa, controllo dell’autenticità e salubrità di prodotti alimentari, e aspetti di sicurezza alimentare ed ambientale mediante avanzate metodologie analitiche. Cnr | Istituto di Scienze dell’Alimentazione


LEGGI ANCHE:

Pd: Avellino capoluogo delle Aree Interne in 5 anni. Cipriano: patto con la Regione da 270 milioni

 

ARTICOLI CORRELATI