Il Vicepremier Matteo Salvini stamane ad Avellino lancia la sfida della Lega al Pd in una delle sue roccaforti della Campania, dominio incontrastato per decenni della Democrazia Cristiana e poi del Centrosinistra. Il leader della nuova Destra italiana muoverà il suo assalto ai Democratici nella città dove il laboratorio del dialogo tra Dc e Pci fu inaugurato nel 1970 da Ciriaco De Mita, tre anni prima che il Compromesso storico fosse proposto da Enrico Berlinguer. Salvini parlerà a poche centinaia di metri da dove l’alleato rivale Luigi Di Maio è nato, a poche decine di chilometri da una Napoli assediata dall’emergenza criminalità nelle strade, a poche ore dall’altro nel Consiglio dei Ministri della discussione sul cosiddetto caso del sottosegretario Siri. Sono tanti gli spunti che evidentemente fornisce la prima visita del leader leghista ad Avellino, in apertura della seconda settimana di campagna elettorale per le amministrative. Ad Avellino per lanciare la candidatura di Biancamaria D’Agostino, l’avvocato che punta a diventare il primo sindaco donna della storia cittadina, il leader del Carroccio potrebbe lanciare segnali anche all’attuake alleato di governo.
Salvini interverrà alle ore 11 sul palco allestito in via Verdi, atteso dal presidio allestito in piazza Libertà (tra le ore 10 e le 13) dalla Cgil, in collaborazione con ANPI, ARCI, UDS Campania, Soma e Comunità Accogliente. “La Cgil vuole manifestare il proprio dissenso politico contro le “politiche discriminatorie che il segretario della Lega ‘Nord’ in qualità di Ministro dell’Interno sta attuando sulla gestione della Sicurezza privata, dell’immigrazione e sull’attacco alle politiche di accoglienza e integrazione che nei secoli hanno fatto dell’Italia una nazione bellissima”, scrive il segretario generale della Cgil Avellino Franco Fiordellisi. Nel mirino del sindacato anche “l’Autonomia Differenziata Regionale che, combinata con la FlatTax, metterebbe a repentaglio la tenuta del sistema di welfare universalistico del nostro Paese con danni irrimediabili per le Aree Interne”. “ln Irpinia, nella fattispecie, si accentuerebbero sia le criticità, già oggi esistenti, per l’efficacia dei servizi pubblici e per l’esigibilità di diritti sociali fondamentali sia dei rischi che il percorso di attuazione dell’art. 116 terzo comma, può comportare ai presidi sociosanitari, asili, scuole, università, centri smaltimento rifiuti, infrastrutture, reti idriche, reti di trasporto, musei, ambiente, dissesto idrogeologico, vista l’assenza di norme attuative, adeguate, a livello nazionale.
NEL POMERIGGIO LA RISPOSTA DI LUCA CIPRIANO E DEI DEMOCRATICI. Alle parole che pronuncerà il Ministro in mattinata replicherà il Partito Democratico con i suoi dirigenti alle 18:30 presso l’ex carcere Borbonico, dove si presenterà la lista del per le amministrative di Avellino. Parteciperanno il candidato sindaco Luca Cipriano, i 32 candidati della Lista Pd e i dirigenti del Partito democratico.
Con Cipriano ci saranno la Presidente del Consiglio Regionale, Rosetta D’Amelio, le rappresentanze istituzionali e politiche, a cominciare da Enzo De Luca, componente della Assemblea nazionale del Pd e dal Segretario provinciale Giuseppe De Guglielmo. Sarà un momento politicamente significativo per una sfida elettorale che torna ad essere bipolare, con forti riflessi nazionali e regionali, ad un anno dalle prossime elezioni in Campania.
I VENTI DI CRISI SUL GOVERNO CONTE. C’è attesa per l’intervento del Ministro Salvini, che in queste ore ha messo in guardia l’alleato pentastellato. “Tappatevi la bocca”, ha esortato i 5s il leader del Carroccio, spiegando che se “dall’opposizione insulti e critiche sono ovvie, da chi dovrebbe essere alleato no”. Incombe la possibile (ma irrituale e tutta politica) conta nel Consiglio dei Ministri sulla richiesta di dimissioni al Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Armando Siri, indagato per corruzione. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sottoporrà la questione nel Cdm, che si riunirà tra domani e mercoledì. Quello sarà il momento della verità sulla tenuta di un Governo che per il segretario nazionale dei Democratici, Nicola Zingaretti deve presentarsi alle Camere: con i conti fuori controllo, gli italiani devono sapere se qualcuno sta governando”.
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