Autonomia differenziata o secessione, forum della Cgil ad Avellino

Nell'ex carcere borbonico giovedì 11 aprile dalle ore 10 si discuterà il tema: «Autonomia differenziata o secessione». Parteciperanno il segretario regionale della Cgil, Nicola Ricci, e la segretaria confederale Rossana Dettori. «L'attuazione del titolo V della Costituzione deve essere fatta in maniera trasparente, coinvolgendo il Parlamento, ampliando la discussione e l’informazione a tutti i cittadini», ha spiegato Franco Fiordellisi, segretario provinciale ad Avellino della Cgil

Ad Avellino focus regionale della Cgil sul tema del federalismo differenziato. Nell’ex carcere borbonico giovedì 11 aprile dalle ore 10 si discuterà il tema: «Autonomia differenziata o secessione».
Parteciperanno il segretario regionale della Cgil, Nicola Ricci, e la segretaria confederale Rossana Dettori. 
«L’attuazione del titolo V della Costituzione deve essere fatta in maniera trasparente, coinvolgendo il Parlamento, ampliando la discussione e l’informazione a tutti i cittadini», ha spiegato Franco Fiordellisi, segretario provinciale ad Avellino della Cgil.
Franco Fiordellisi, segretario provinciale ad Avellino della Cgil

«Il regionalismo differenziato per come lo stanno immaginando, dalla documentazione visionata, crea fratture insanabili non solo tra regioni diversamente ricche, ma anche all’interno delle stesse regioni tra aree ricche e meno ricche, da noi in Campania si riproporrà in maniera drammatica la frattura tra costa ed aree interne», spiega Fiordellisi.

«La Cgil e le altre sigle sindacali vogliono affrontare e discutere i meccanismi del federalismo fiscale con il federalismo differenziato». Per il segretario della Cgil «colpirà i riparti del Fondo di solidarietà ai Comuni» con conseguenze drammatiche per gli enti locali. «In Irpinia porterà all’impossibilita di far quadrare i bilanci».
E spiega: «Senza equità e chiarezza il regionalismo differenziato, così come richiesto da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna spezza la Coesione e dimezza i già labili diritti sociali di altre aree del paese. Per questo, intendiamo dare informazioni sul tema e con l’iniziativa lanciamo il comitato contro la regionalizzazione della scuola promosso a livello nazionale dalla Flc Cgil, che ha avviato una raccolta firme su tutto il territorio in vista della mobilitazione del prossimo 17 maggio.», conclude Fiordellisi.
Per la segretaria confederale della Cgil nazionale Rossana Dettori, che domani concluderà i lavori, «la sfida che come sindacato, riteniamo debba essere accolta e rilanciata è quella di un percorso di attuazione del Titolo V che, a partire dalla definizione dei Lep, delle leggi quadro e dei fabbisogni standard, sia finalizzato alla riduzione delle insostenibili diseguaglianze esistenti nel Paese, per assicurare in tutte le Regioni l’esigibilità dei diritti sociali fondamentali e l’efficienza dei servizi pubblici».
Per Dettori «l’autonomia per essere positiva, deve raggiungere nei differenti territori standard uniformi, che devono essere definiti, non per alimentare le divaricazioni».

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