L’abbraccio di Avellino ai Vigili del Fuoco nell’80esimo anniversario

IL SOTTOSEGRETARIO CANDIANI: IN IRPINIA OGGI C'È TUTTA L'ITALIA. Gremito il Teatro Carlo Gesualdo per una festa della città con le massime autorità civili e militari presenti. Commosso il saluto di Rosetta D'Amelio, che ha ricordato i giorni tragici del terremoto di quasi 39 anni fa. Il ritorno ad Avellino del Capo di Gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi, originario di Cervinara. Prima tappa del lungo viaggio attraverso le città italiane per la applauditissima Banda Nazionale del Corpo

L’abbraccio di Avellino ai Vigili del Fuoco nell’80esimo anniversario. C’era il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, accanto ai Sottosegretari contitolari al Ministero dell’Interno Stefano Candiani e Carlo Sibilia (mancava solo Luigi Gaetti) per la giornata di festeggiamenti promossa per gli ottanta anni del Corpo.

Il Viminale era presente ai suoi livelli più alti, assente solo il Ministro per altri impegni istituzionali, per onorare il traguardo raggiunto dal Corpo, definita da Piantedosi una eccellenza italiana. Da Avellino parte il tour attraverso le città italiane dove i caschi rossi italiani si sono maggiormente distinti per professionalità, spirito di sacrificio, dedizione, servizio alla comunità e allo Stato.

Riferimento per i cittadini in ogni circostanza, rappresentano nell’esperienza e nella percezione comune la garanzia dell’assistenza sempre e comunque, al di là delle circostanze più o meno gravi. La logistica della sicurezza a tutto tondo, la si potrebbe definire, atteso che i caschi rossi sono impiegati nei teatri delle calamità naturali, degli incendi e dei roghi dolosi, come nella soluzione di problemi anche di piccola portata ma di grande significato per chi riceve un aiuto. In Irpinia i Vigili del Fuoco sono ricordati per le pagine eroiche scritte durante i giorni dell’emergenza seguita al sisma del 1980, quando per settimane e mesi hanno operato per salvare vite prima, per prevenire disastri poi.


I GIORNI DELL’EMERGENZA DOPO IL TERREMOTO DEL 23 NOVEMBRE 1980

Il soccorso prestato dai Vigili del Fuoco alle popolazioni colpite dal sisma del novembre 1980
Teora 1980 rasa a suolo dal sisma
Il soccorso prestato dai Vigili del Fuoco alle popolazioni colpite dal sisma del novembre 1980

Nella suggestiva cornice del Teatro Carlo Gesualdo la Banda musicale del Corpo Nazionale ha reso solenni i festeggiamenti, esibendosi sul palcoscenico del Comunale davanti ad una platea affollatissima di autorità civili e militari, ma anche di studenti. Oltre alle divise e ai mezzi, la giornata avellinese dei caschi rossi è stata scandita dai nomi e dai volti. Da quello di Pino Insegno, ausiliario che ha presentato il concerto della Banda, ai capireparto in quiescenza Pasquale Marinelli e Carmine Addivinola, «che hanno prestato soccorso fin dalle prime ore dopo il sisma, scavando anche a mani nude per cercare di salvare chi era rimasto sotto le macerie», hanno ricordato dal Comando di Avellino. La comandante di Avellino, Rosa d’Eliseo, ha ringraziato in modo particolare i ragazzi delle scuole, che hanno partecipato ai momenti formativi. Per il commissario prefettizio Giuseppe Priolo, intervenuto per portare il saluto della città, «i Vigili del fuoco sono una grande famiglia vivace ma coesa, soprattutto durante le emergenze». Il presidente della Provincia, Domenico Biancardi ha elogiato «l’impegno quotidiano di un Corpo che non si fa notare solo durante le emergenze».


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Commossa la Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, che ha vissuto in prima persona la tragedia del terremoto nel 1980, avvendo l’opportunità di apprezzare direttamente il lavoro incessante e prezioso delle squadre dei Vigili del Fuoco.

Per il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia «quando la terra trema si provoca uno scollamento, una ferita che solo grazie allo sforzo professionale e generoso di chi presta soccorso, come con i Vigili del Fuoco, riesce a rimarginarsi».

I saluti istituzionali si sono conclusi con le parole del sottosegretario all’Interno, con delega ai Vigili del Fuoco, Stefano Candiani. «Oggi l’Italia è idealmente ad Avellino per celebrare un Corpo che non conosce confini, pronto a prestare soccorso in qualsiasi condizione». Il calendario delle celebrazioni nazionali prevede, dopo Avellino, tappe il 3 aprile a L’Aquila, il 30 maggio a Modena, il 27 giugno a Viareggio, Olbia a luglio, agosto a Genova, dove la banda si esibirà sotto il ponte Morandi. Poi ancora Camerino il 26 settembre, Verona a L’Arena e infine Catania.

La locandina per gli 80 anni dei Vigili del Fuoco

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