Gennaro Bellizzi

«Vogliamo provare a costruire una prospettiva nuova per Avellino. Un risultato che è possibile raggiungere soltanto se la politica cambia rotta ed i cittadini fanno la loro parte». E’ quanto sostiene Gennaro Bellizzi, vicepresidente dell’associazione Controvento, che per domani pomeriggio, alle 17, ha convocato un’assemblea pubblica del centrosinistra, presso il centro sociale “Samantha Della Porta”.

Chi avete invitato all’appuntamento?

«Non abbiamo previsto inviti formali, ma diffuso la notizia dell’assemblea in diversi ambienti della cittadinanza attiva. Speriamo che si riesca ad avere il contributo di associazioni, organizzazioni di volontariato, realtà solidali laiche e mondo del cattolicesimo democratico e ad avviare il confronto con i partiti ed i movimenti del centrosinistra, sul futuro della città di Avellino». , per verificare se esistono le condizioni per un percorso di rinnovamento politico ed amministrativo del capoluogo».

Come è nata l’idea dell’iniziativa?

«L’iniziativa risponde alle finalità che ci siamo dati come associazione, ma lo spunto per la convocazione dell’incontro è stato offerto dalla sollecitazione lanciata dal neosegretario regionale del Pd, Leo Annunziata, per l’avvio di un percorso di riaggregazione delle forze progressiste fuori dai consueti rituali della politica. Noi ci siamo dichiarati disponibili a raccogliere l’invito».

Qual è il vostro obiettivo?

«Stimolare il dibattito pubblico e approfondire i problemi della comunità locale, cercando di individuare soluzioni adeguate. Vogliamo dare vita ad un confronto aperto e verificare se esistono le condizioni ragionamento comune, da cui possa nascere un progetto politico ed amministrativo del capoluogo».

In questo percorso che ruolo immaginate di svolgere?

«Non c’è alcuna velleità o ambizione politica. Non stiamo preparando candidature, né liste civiche. Daremo semplicemente il nostro contributo di idee e proposte per la rinascita del capoluogo, fermo restando le prerogative specifiche dei partiti, a cui non intendiamo sottrarre nessun ruolo o incombenza».

Un momento del convegno promosso dall’Associazione Controvento sulle povertà e la questione sociale

Quali proposte porterete al tavolo della discussione?

«Nei mesi scorsi abbiamo individuato quattro temi sui quali indirizzare le nostre attività: la forma della città, i servizi alla persona, la città aperta e le forme della democrazia. Riteniamo, insomma, prioritari problemi come la povertà, il disagio sociale, la vivibilità urbana e l’inquinamento. Ma sicuramente la prossima amministrazione comunale dovrà affrontare nodi come le opere pubbliche incomplete, le difficoltà del commercio e l’esigenza di nuove politiche culturali. Siamo però interessati soprattutto ad ascoltare gli altri e confrontarci nel merito delle questioni». (Leggi l’articolo)

Che cosa vi aspettate dai partiti?

«Che volti pagina, rinnovando metodi e nomi. Ma non è affatto scontato che succeda. Le esperienze politiche ed amministrative degli scorsi anni non sono state positive e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. La città ha compiuto notevoli passi indietro sotto il profilo della qualità della vita. Alle ultime elezioni, i cittadini hanno lanciato un segnale, che non può essere ignorato. Il centrosinistra dovrebbe farne tesoro ed agire di conseguenza».

 

 

 

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