Novolegno, Zinzi: lo stabilimento passi all’Azienda Forestale Alta Irpinia

Il consigliere regionale scrive all'assessore Marchiello e indica l'ipotesi del coinvolgimento degli stabilimenti di Montefredane nella progettazione dell'Azienda Forestale dell'Alta Irpinia, "atteso il massiccio investimento economico che si accinge ad elargire a favore delle aree interne e segnatamente dell’Alta Irpinia, e che potrebbe recuperare l'azienda di Pianodardine nella partecipazione tra i partner privati

Far passare la Novolegno di Pianodardine dal Gruppo Fantoni alla costituenda Azienda Forestale Alta Irpinia. Il consigliere regionale, Gianpiero Zinzi, ha presentato – questa mattina – un’interrogazione all’Assessore Regionale alle Attività produttive e alla Ricerca Scientifica, Antonio Marchiello, per conoscere “se non sia opportuno attivare ogni procedura possibile per inserire all’interno del Progetto Pilota la partecipazione e la valorizzazione del know how della Novolegno S.p.A., ai fini della salvaguardia dei livelli occupazionali, tenuto conto oltretutto della delicatezza degli equilibri economico-occupazionali delle aree interne della Campania”.


IL DOCUMENTO. L’interrogazione depositata da Gianpiero Zinzi

Lo stabilimento Fantoni della Novolegno di Pianodardine

L’intenzione di Zinzi è sollecitare il governo regionale a farsi carico di una vertenza aperta da poche settimane e che potrebbe far accrescere il numero dei disoccupati della provincia di Avellino, qualora non venissero attivate tutte le procedure possibili al fine di sventare i rischi paventati lo scorso 27 febbraio dal C.d.A. della Novolegno Spa che ha dichiarato che «il continuo, purtroppo irreversibile, peggioramento del mercato, rende assolutamente improcrastinabile la chiusura dello stabilimento».

Nelle more, lo scorso 26 febbraio 2019 è nata l’Azienda Forestale Alta Irpinia, con Capofila la Fondazione Montagne Italia, nell’ambito del Progetto Pilota e della Strategia Nazionale delle Zone Interne finanziato dalla Giunta Regionale della Campania con 200 milioni di euro. Tale Azienda che ha come mission quella di realizzare attività di animazione del territorio, coinvolgendo Soggetti pubblici e privati impegnati nella valorizzazione del patrimonio forestale, andrà ad identificare il potenziale della filiera bosco-legno-energia-servizi eco-sistemici del territorio, per analizzare le soluzioni tecniche ed i percorsi amministrativi adeguati al raggiungimento degli obiettivi del progetto, verificando le possibili sinergie.

Pertanto, appare evidente che scopo finale dell’Azienda è quello di creare sviluppo e occupazione, con l’individuazione di idonei modelli e strumenti gestionali del patrimonio forestale Irpino, al fine di rendere detto territorio un laboratorio di attuazione delle più recenti norme di settore: il Decreto legislativo n° 92/2018 (“Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”), la Legge n° 158/2017(“Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni”) e, infine, la Legge 221/2015 (“Collegato ambientale”).

Un impegno che la Regione potrebbe assumere, atteso il massiccio investimento economico che si accinge ad elargire a favore delle aree interne e segnatamente dell’Alta Irpinia, e che potrebbe recuperare la partecipazione tra i partner privati l’Azienda di Montefredane che dà lavoro in via diretta a ben 117 operai e, in via secondaria, grazie all’indotto generato, ad altri 150 operai, impiegati tra cooperative, trasporti e manutenzione.


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