Nasce il Distretto Rurale Irpinia. Chieffo: produrrà lavoro

Il presidente del GAL Irpinia Giovanni Maria Chieffo spiega le ragioni e lo scopo dei bandi dell'Ente. Fondi a disposizione di Enti pubblici e soggetti privati interessati al miglioramento aziendale e alla nascita di nuove realtà imprenditoriali.

Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, entra nel merito dei bandi dell’ente alla luce anche del Regolamento regionale per i Distretti Rurali. Chieffo spiega “chi” e in che misura può accedere ai bandi; a cosa servono e come saranno utilizzati i 10 milioni di euro circa. Cifra “che viene messa a bando – chiarisce – quindi non ci sono azioni dirette, vincono i progetti sulla base di punteggi”.

Presidente, in che misura il Gal e i bandi di programmazione si collegano al Regolamento regionale sui Distretti?

“Il discorso è molto collegato. Era una nostra idea che stavamo perseguendo da tempo. Poi però a causa di una legge regionale di qualche anno fa non erano state fatte norme attuative. Oggi c’è forte interesse da parte della Regione. L’approvazione del Regolamento per la nascita dei Distretti apre un discorso molto importante per le zone interne”

Cioè, concretamente cosa significa?

“Significa puntare sulla filiera gastronomica e rurale e qui si innesca un discorso legato al successivo sviluppo rurale e turistico. Il finanziamento del GAL di 10 milioni di euro rappresenta un’iniziativa che se gestita in modo intelligente può rappresentare un modello da esportare. Sarà una grossa sfida che vogliamo portare avanti”.

Il prossimo passo?

“Per concretizzare vogliamo dare una forma giuridica al Distretto Rurale Irpinia”.

Cos’è nei fatti il Distretto?

“Si tratta di un bacino, di un’area vasta con interessi diversi. L’area è prevalentemente rurale. Si tratta di un contenitore da offrire e vivere in relazioni con le Regioni vicine. Guardi molte persone sono incuriosite dal nostro territorio e noi dobbiamo rivolgerci agli abitanti della nostra Regione innanzitutto. A quanti vivono in città e cercano di ritrovare se stessi in una dimensione lenta e silenziosa. Quindi possono venire e tornare più volte per visitare il nostro territorio”.

Chi può partecipare ai bandi?

“I Comuni possono concorrere per finanziamenti al 100% e i privati al 70-80%. Abbiamo diverse azioni. Tutte convergono verso lo sviluppo rurale, ben strutturato e organizzato secondo criteri moderni e competitivi. Ci auguriamo nascano nuove aziende, perché puntiamo all’occupazione e partiamo dal giusto incanalamento della risorsa rurale, che è quella di cui disponiamo”

Ci sono altre realtà in Italia che già hanno sperimentato la formula del Distretto? 

“Sicuramente l’Italia settentrionale. In Campania ci stiamo provando noi come GAL Irpinia e Salerno”

Qualcuno potrebbe pensare male o dubitare sulla corretta e giusta distribuzione di questi fondi….che sono tanti.

“Questi soldi non possono che essere spesi bene perché vengono messi a bando quindi chi ha bisogno partecipa al bando. Poi c’è un punteggio. Non ci sono azioni dirette. Le linee guida sono dell’Europa e della Regione Campania. E’ tutto molto lineare. Intanto sabato 23 ad Ariano Irpino presentiamo le opportunità di finanziamento”.


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